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I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Joren van Pottelberghe (Bienne – 1 top, 2 flop): A inizio campionato era chiaro a tutti che il portiere fosse il tallone d’Achille del Bienne, che dopo il ritiro di Hiller si ritrovava a scommettere su un van Pottelberghe talentuoso ma anche un po’ acerbo per un ruolo così importante. Inizialmente il 23enne ha incontrato delle difficoltà, ma ultimamente la fiducia ricevuta sta pagando e nelle ultime partite l’ex Davos ha fatto registrare grandi numeri. La sua settimana è iniziata con lo shutout di 32 parate ai Tigers, ed ha poi condotto i seeländer ad altre due vittorie contro di nuovo Langnau e Rapperswil. I numeri parlano per lui di addirittura il 97.73% di parate, e nelle ultime sette uscite solamente in due circostanze è sceso sotto il 96%!

Janis Moser (Bienne – 2 top, 0 flop): Il giovane difensore del Bienne aveva posto l’asticella delle aspettative molto in alto due stagioni fa, quando con la sua partecipazione al Mondiale aveva mostrato delle ottime qualità. Nell’ultimo campionato aveva vissuto tra alti e bassi, ma ora – e non dimentichiamoci che ha solo 20 anni! – sta vivendo una prima parte di stagione strepitosa. Indossare da difensore il casco di top scorer quando si è arrivati a metà regular season è un traguardo importante, ed oltre a 20 punti in 25 partite Moser si sta distinguendo anche a livello difensivo, in impostazione in uscita dal terzo grazie ad un buon primo passaggio, e in generale a tanti stimoli a tutta pista. Ha anche il miglior bilancio della squadra, con un bel +9 ottenuto nelle vesti di giocatore più impiegato.

Livio Stadler (Zugo – 1 top, 0 flop): Finora è un po’ passato al di sotto dei radar, ma grazie a due reti nell’ultima settimana in molti stanno realizzando quanto di buono sta facendo il 22enne difensore dello Zugo, che si sta guadagnando sempre più fiducia dallo staff tecnico. Contro i Lakers ha firmato il game winning goal sfruttando l’ottimo suggerimento di Kovar, mentre alla Corner Arena aveva fulminato dalla media distanza Schlegel chiudendo la sfida. In Schlumpf ha trovato il partner ideale, con cui garantisce equilibrio ed anche una certa solidità difensiva.

Carl Klingberg (Zugo – 1 top, 1 flop): L’inizio stagione dello svedese era stato da incubo, con addirittura le prime 11 partite del campionato passate completamente in bianco senza alcun punto all’attivo. La prima rete era arrivata solamente ad inizio dicembre, ma da quel punto Klingberg ha saputo insistere e crescere, sino a fornire nelle ultime settimane delle prestazioni eccellenti. Vero motore della linea di Albrecht e Zehnder, in settimana ha dispensato quattro assist e la sua dinamicità sembra tornata quella dei tempi migliori.

Enzo Corvi (Davos – 1 top, 1 flop): Sembra tornato ai massimi livelli, il centro dei grigionesi. Certo, domenica ha rimediato un’ingenua penalità che per poco non riportava in partita il Lugano, ma per il resto Corvi sta vivendo il periodo di forma migliore degli ultimi anni. Nell’ultima settimana ha infatti “soffiato” il casco di top scorer ad Ambühl, grazie ad una regolarità di rendimento che lo ha portato a firmare 13 punti nelle ultime dieci partite. Con 1.08 punti a partita è il secondo miglior svizzero del campionato, alle spalle solamente di Malgin e al pari di Hofmann. La sua linea con Turunen e Ambühl è tra le più in forma della lega.

Fabrice Herzog (Davos – 1 top, 0 flop): Si dice che nel suo futuro ci sia il ritorno a Zugo, ma Herzog non si sta sicuramente risparmiando, ed anzi agli ordini di Wohlwend sta crescendo sempre di più. Condivide una certa crescita con l’ex biancoblù Chris Egli – anche lui in una fase molto positiva – e sin da inizio stagione ha mostrato di essere particolarmente in forma. Nel concreto, ha trovato il gol in tutte le partite della scorsa settimana, in cui ha firmato quattro reti e ritrovato così quel feeling con la porta che aveva un po’ perso dopo un mese di dicembre molto ispirato.


I FLOP DI HSHS

Reto Berra (Friborgo – 0 top, 3 flop): In una settimana in cui i portieri si sono generalmente comportati bene, a pagare dazio è nuovamente l’estremo difensore del Friborgo, che sta ancora faticando ad alzare il suo livello per risultare decisivo con costanza. La sua settimana è infatti iniziata in maniera estremamente complicata, con tre gol concessi al Davos in meno di due minuti e l’immediata sostituzione. Nel match successivo gli è poi stato preferito Hughes, mentre nel rientro di domenica ha dovuto incassare la sconfitta al cospetto del Ginevra.

Yannick Blaser (Langnau – 0 top, 1 flop): È stata una settimana decisamente complicata per il difensore dei Tigers, che ben riassume una doppia sfida contro il Bienne avara di soddisfazioni. Basta buttare un occhio alle statistiche per accorgersi che Blaser è uscito dalla settimana con un bilancio di -4, ed in particolare nell’uscita di martedì ha evidenziato diverse sbavature in retrovia. Visto l’alto minutaggio affidato a Blaser, il Langnau avrà sicuramente bisogno di maggiore precisione da parte sua, sia nei disimpegni in uscita dal terzo – piuttosto approssimativi – che nelle battaglie lungo la balaustra e nella copertura dello slot.

Romain Loeffel (Lugano – 0 top, 1 flop): Il difensore romando è uno degli emblemi del momentaccio dei bianconeri, anche se molti suoi errori sono stati spesso “ammorbiditi” dai risultati positivi della squadra. Nonostante il tanto ghiaccio a disposizione, l’ex ginevrino fa una fatica tremenda a trovare spunti offensivi e a dare velocità alla manovra (zero punti in sei partite) tenendo conto che è il secondo difensore più utilizzato in power play. Ma quel che appare ancora più evidente è la quantità di errori clamorosi che il 29enne dissemina per strada ad ogni incontro, errori gravi e banali che in diversi casi sono costati il massimo possibile, ossia reti avversarie. La concorrenza serrata spesso è la miglior medicina per alzare il livello, chissà se comincerà a sentire la pressione dei nuovi ragazzi giunti in rosa? O meglio, chissà se qualcuno prima o poi deciderà di fargli sentire quella pressione?

Stanislav Horansky (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): È una delle tante scommesse dell’Ambrì Piotta, ma sinora la stagione dello slovacco fatica a decollare. In Leventina ha ricevuto ghiaccio ed è stato schierato in linee ideali per poter avere un impatto, ma Horansky ha inanellato diverse prestazioni evanescenti sino ad arrivare alle recenti esclusioni dal lineup. Domenica è tornato in pista a Zugo, ma se da un lato i compagni di linea Kostner e Flynn si sono rimboccati le maniche, lui è rimasto più ai margini del gioco. Le sue caratteristiche restano intriganti, ma un solo gol (e tre assist) in 21 partite sono un bottino molto al di sotto delle speranze che si avevano nei suoi confronti. Avrà altre occasioni per rifarsi, ma ad oggi ha ancora molto ghiaccio da mordere prima di riuscire a convincere.

Mark Arcobello (Lugano – 0 top, 1 flop): Quando il Lugano aveva già passato dei momenti difficili, il topscorer bianconero era riuscito più volte a metterci una pezza e a raddrizzare la barca pericolante, oggi però anche l’ex Berna è in chiara flessione come gran parte della squadra. Durante le partite dà l’impressione di poter sempre tirare fuori il coniglio dal cilindro, ma i suoi propositi restano spesso incompiuti, compensati d’altro canto da diversi errori che normalmente non sono nelle corde dell’americano. Non si discute la volontà del centro bianconero, ma il voler strafare lo porta a volte a favorire i suoi marcatori e anche le statistiche ne risentono pesantemente: zero punti nelle ultime quattro partite, addirittura zero reti da quindici incontri, con l’ultima arrivata al 17 novembre contro il Gottéron.

Steve Moses (Rapperswil – 1 top, 1 flop): Lo statunitense ha ritrovato il gol domenica, ma più che altro per un goffo rimbalzo dopo disco messo in mezzo da Cervenka. L’episodio magari potrà fargli bene, perché ultimamente le sue prestazioni si sono allontanate da quelle promettenti dell’avvio di campionato, tanto che oramai da diverse settimane non viene più impiegato nel top six. La sua volontà di fare bene è evidente – basti andare a vedere la frequenza con cui va al tiro – ma è anche piuttosto arruffone ed il suo gioco ha bisogno di trovare maggior costrutto per essere anche efficace.

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