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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Elvis Merzlikins (Lugano – 1 top, 0 flop): Il portiere bianconero è stato tra i protagonisti dell’ottimo weekend del Lugano, segnato dalle importanti vittorie contro avversari di grande spessore come ZSC Lions e Berna. Contro gli uomini di Walsson, il numero 30 è uscito con una statistica del 97,8% di parate, tenendo in piedi i suoi compagni in quei primi difficili 5’ di partita, subendo la sola rete del compagno di nazionale Kenins e superandosi sugli 8 boxplay giocati contro Pestoni e compagni. Dalla sfida della Postfinance Arena è uscito con un discreto 90,9% (94,3% sulle due partite) nonostante le 4 reti subite, ma anche qui ha fatto moltissimi interventi importanti sia in boxplay che a 5 contro 5 che hanno “protetto” la rimonta bianconera, completando il tutto con i rigori parati su Bodenmann, Ebbett, Pyörälä e Arcobello e che hanno decretato la vittoria.

Robin Grossmann (Zugo – 1 top, 0 flop): Un po’ inaspettatamente, l’arma principale di questo Zugo di inizio stagione si è rivelata essere il rude difensore di Harold Kreis, alla faccia dei vari Viktor Stalberg, Raphael Diaz e Garrett Roe. Il difensore dei Tori si sta distinguendo non solo per il numero delle reti segnate (già 3, primo tra i difensori di tutta la lega) ma soprattutto per la loro importanza. Contro il Losanna ha messo a segno il 4-4 prima che Roe potesse risolverla in favore dei suoi all’overtime, poi nel weekend si è permesso di buttare in fondo al sacco le reti che hanno deciso le sfide contro il Langnau alla Ilfis e in casa contro il Kloten, per un totale di 2 game winning goal che fanno già la metà di quelli segnati in un’intera carriera. Un’arma tanto inaspettata quanto efficace.

Jonas Junland (Losanna – 1 top, 0 flop): Dopo aver chiuso il suo primo campionato in svizzera con il titolo di difensore più produttivo dell’intera lega, lo svedese del Losanna sembra sull’ottima strada per ripetersi. Nella speciale classifica di reparto è infatti già in testa, grazie ad un bottino che nell’ultima settimana lo ha visto ottenere un gol e quattro assist. Il suo contributo va però ben oltre il tabellino, visto il livello di qualità che riesce a garantire con il suo gioco nonostante un minutaggio a partita che sfiora i 25 minuti. Tanta sostanza, un pericolo costante con il tiro sempre pronto, ed un vero leader.

Matt D’Agostini (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): Nemmeno il più positivo dei tifosi biancoblù avrebbe potuto immaginare che dopo cinque partite il canadese avesse già messo a segno cinque gol e un totale di nove punti, sinonimo di titolo di top scorer della lega. Dopo un primo weekend di “cauto ottimismo”, D’Agostini anche nelle tre sfide settimanali è stata la vera anima dell’Ambrì Piotta, e le sue prestazioni fanno davvero credere che la rinascita non sia un’illusione. Purtroppo la sua doppietta a Friborgo non ha portato alcun punto – anche se la seconda rete è tra le più belle della settimana – mentre sabato sera il suo game winning goal ha rappresentato solo la punta dell’iceberg di una prestazione a tutta pista. Lo diciamo? Bentornato Matt!

Julian Sprunger (Friborgo Gotteron – 1 top, 0 flop): Il Friborgo vola, trascinato dal suo capitano. In maniera sorprendente i burgundi sono in vetta alla classifica, e nella settimana appena trascorsa hanno battuto in sequenza Bienne, Ambrì Piotta e ZSC Lions. Sprunger sta sviluppando un’alchimia sempre più letale con Birner e Slater, ma il vero motore della prima linea è sempre lui, con un contributo a tutta pista. Sabato sera ha zittito l’Hallenstadion con una doppietta, ma anche nelle sfide in cui non è finito sul tabellino la sua presenza è stata tangibile ad ogni cambio.

Jani Lajunen (Lugano – 1 top, 0 flop): Tra gli scettici e i delusi Jani Lajunen sta dando ragione a chi ne aveva visto le importanti doti “di sostanza”, e il centro finlandese ha confermato queste sue capacità con prove di grande qualità e quantità. In crescita dopo un inizio in sordina, il numero 24 si sta rivelando centro importantissimo per il primo blocco del Lugano, facendo crescere anche Klasen con il suo apporto, gestendo tantissimi dischi in maniera intelligente e mostrando anche un’ottima tecnica di bastone e velocità di esecuzione. Con 4 punti e un +4 tra le statistiche, ha segnato il rigore decisivo in quel di Berna con un polsino fulmineo e millimetrico, distribuendo pure 3 assist contro i Lions e uno a alla Postfinance Arena.


I FLOP DI HSHS

Sandro Zurkirchen (Losanna – 0 top, 1 flop): L’ex biancoblù sta come previsto dividendo il compito di difendere la porta del Losanna con l’eterno Cristobal Huet, ma sinora il francese ha sembrato fornire più garanzie. Le prime due partite di Zurkirchen tra i pali vodesi lo hanno visto far registrare una vittoria e una sconfitta, ma nove reti sull’arco di due match ed una percentuale di parate dell’85% non possono lasciare soddisfatto lo svittese. Sul suo conto non c’è nessuna vera “papera”, ma una sensazione generale che ogni suo movimento fosse leggermente in ritardo… Per ora è statisticamente il portiere peggiore del campionato, ma conoscendo le sue capacità è chiaro che per lui si tratta solo di trovare il giusto ritmo per tornare ai migliori livelli.

Franco Collenberg (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Sinora è apparso come l’unico elemento che realmente stride nella squadra di Cereda, e non solo per l’erroraccio che ha regalato il gol d’apertura a Scherwey nella sfida di Berna. Le sue leggerezze sembrano più mentali che tecniche, anche se una certa propensione a valutare in maniera errata le situazioni lo inducono a soluzioni avventate e che spesso si trasformano in pericolosi dischi persi. Collenberg rappresenta l’esempio perfetto di tutte quelle “abitudini da cambiare” su cui Cereda sta lavorando con i suoi giocatori da inizio estate, a lui il compito di trasformare il 32enne di Coira in un difensore affidabile.

Niclas Andersén (Kloten – 0 top, 1 flop): Se l’intento dei dirigenti del Kloten era ingaggiare questo roccioso difensore svedese per dare stabilità al reparto arretrato, per ora la missione non sembra avviata al successo. Andersén in queste prime partite di National League ha dimostrato di fare fatica ad adattarsi alla velocità del gioco sulle piste svizzere, facendosi trovare spesso fuori posizione o in ritardo sulle coperture. Uscito in negativo da 4 partite su 5, per ora fa registrare un pesante -6, la statistica peggiore di tutta la lega tra i difensori, meglio solo del -7 dello zurighese Drew Shore.

Tanner Richard (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Uno dei migliori colpi del mercato per quanto riguarda i giocatori dal passaporto rossocrociato attende ancora di vedere i suoi frutti. Tanner Richard, arrivato a Ginevra dopo l’esperienza in Nord America, deve forse riadattarsi al gioco della NL, fatto sta che in questi primi 5 incontri di campionato non ha messo a segno alcun punto, uscendo con un pesante -3 dalla sfida di martedì scorso contro il Davos (schierato nel primo blocco) e perdendo via via minuti di ghiaccio anche nelle situazioni speciali. Le sue qualità non si discutono e lo aveva dimostrato anche in Nazionale agli ultimi mondiali, ma per ora rimane una delle delusioni di queste prime settimane di campionato.

Drew Shore (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Con solo tre assist all’attivo (uno nell’ultima settimana) ed un bilancio complessivo di -7, lo statunitense dello Zurigo non ha certo iniziato la sua seconda stagione in Svizzera come sperava. I Lions hanno vissuto un fine settimana assolutamente da dimenticare, con l’umiliazione della Resega che è stata seguita da una sconfitta casalinga contro il Friborgo che ha fatto davvero male. Con lui in seconda linea anche Pestoni e Wick hanno fatto fatica, e per la partita di sabato Walsson ha deciso di spostarlo nel terzo blocco. Soprattutto con Sjögren indisponibile da lui ci si aspettava qualcosa di più, ma in queste ultime sfide non è stato il caso.

Inti Pestoni (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Inizio di stagione nuovamente difficoltoso per l’ex biancoblù che, specialmente nella serata di venerdì, ha vissuto un brutto weekend con i suoi ZSC Lions. Alla Resega, con gli zurighesi maltrattati dal Lugano, si è reso protagonista di due penalità (sulla scia della prima Sanguinetti ha insaccato il 4-1) uscendo dal ghiaccio con un pesante -3 e un solo tiro su Merzlikins. Non è andata meglio la sera seguente all’Hallenstadion, con il Friborgo capace di imporsi 2-1 e Pestoni “relegato” nel quarto blocco con Bachofner e Prassl con soli 7’ di minuti gioco, senza alcun punto né tiri in porta. In questo primo scorcio di campionato ancora si attende di vedere il vero Pestoni, come testimoniato dal solo assist messo a segno in 5 match e da un impietoso -5.

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