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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Elvis Merzlikins (Lugano – 3 top, 1 flop): La crescita del Lugano va di pari passo con quella del proprio portiere, tornato a sfoderare regolarmente prestazioni di spessore. Nel weekend ha subito una sola rete su rigore da Ambühl, un altro lo ha parato a Berthon uscendo dal derby con uno shutout, per un 98,6% di parate in 24 ore. Sia contro i grigionesi che alla Valascia ha tirato fuori dal cilindro alcuni interventi spettacolari e provvidenziali, mostrando quella sicurezza che durante la stagione era venuta meno in alcuni frangenti. Un anno fa era stato uno dei grandi protagonisti della cavalcata bianconera nei playoff, a poche giornate dai giochi che contano a Lugano si augurano di aver ritrovato quell’arma micidiale che tanto spesso ha fatto la differenza.

Stefan Ulmer (Lugano – 2 top, 0 flop): Più che per le 2 reti e l’assist messi a segno nel derby (che comunque sono referenze eccellenti) il top per il difensore austriaco è meritato per quello che a livello di gioco è tornato a proporre nelle ultime partite. Il miglior puck mover della difesa bianconera, contro lo Zugo prima della pausa, poi di fronte a Davos e Ambrì Piotta è stato il vero straniero del reparto arretrato, portando gioco, tanti dischi in attacco e intelligenza difensiva, oltre a una statistica di +7 in queste 3 partite. Se trova la serenità e la fiducia da parte dell’ambiente ha già dimostrato di essere tra i migliori difensori all rounder del campionato, il giorno che troverà una regolarità di rendimento maggiore sarà davvero un top player riconosciuto a tutti gli effetti.

Romain Loeffel (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Il difensore del Ginevra Servette continua ad avere una grande costanza di rendimento, e anche nell’ultima settimana il suo apporto è stato fondamentale per i granata, che dal terzino hanno visto arrivare due gol e due assist. Le ultime ottime prestazioni gli hanno anche permesso di strappare il casco di Top Scorer al compagno Nick Spaling, dopo due prestazioni – quelle di martedì e venerdì – che lo hanno visto in pista con un ritmo indiavolato. Il Losanna non ha trovato modo di arginare il suo impeto, mentre a Bienne non gli è bastato mettere lo zampino in tutte le reti del Ginevra per trascinare i suoi al successo.

Michal Birner (Friborgo Gotteron – 1 top, 0 flop): Visto l’infortunio rimediato con l’Ambrì, il ceco del Friborgo non è potuto scendere in pista sabato sera, ma questo non gli ha impedito di essere il giocatore più produttivo della settimana con addirittura otto punti in due partite! Martedì con le sue giocate aveva affondato il Langnau con due reti e altrettanti passaggi decisivi, mentre venerdì è stato parte integrante del primo micidiale blocco di powerplay burgundo, firmando un gol e 3 assist. Ah, e in tutte e due le partite il game winning gol ha portato il suo nome!

Marc-Antoine Pouliot (Bienne – 1 top, 1 flop): Guardandosi indietro e pensando al famoso “caso dei pattini” che ne aveva decretato la frettolosa partenza da Friborgo, Pouliot si sta decisamente prendendo qualche rivincita di non poco conto. A Bienne ha ritrovato il suo ambiente ideale, la fiducia di McNamara ha ridato serenità al centro canadese che ha ormai prodotto più di un punto a partita in maglia Seeländer. La prova sta anche nelle partite del fine settimana, con Pouliot grande protagonista nelle vesti di regista ed esecutore del Bienne, grazie ai 3 gol e 2 assist trovati contro Ginevra e Kloten. Vedendo le situazioni opposte di Friborgo e Bienne non c’è alcun dubbio su chi abbia fatto l’affare migliore.

Francis Paré (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Il colpo di mercato invernale lo ha fatto indubbiamente Chris McSorley ingaggiando questo attaccante canadese proveniente dal “discount” di Zagabria. L’impatto di Paré sul campionato di LNA è stato a dir poco dirompente, avendo già messo a segno 5 reti (di cui 2 game winning gol) e 4 assist nelle prime 6 partite disputate in maglia granata. Nel weekend appena trascorso ha definitivamente formato un trio micidiale in power play, con il 29enne nelle vesti di rifinitore a fianco degli specialisti Gerbe e Loeffel. Anche se in Svizzera da poco, Paré potrebbe essere il colpo da prestigiatore giusto per McSorley e un Ginevra in crescita e perennemente nel ruolo di mina vagante dei playoff.


I FLOP DI HSHS

Sandro Zurkirchen (Ambrì Piotta – 3 top, 1 flop): Paga anche e soprattutto l’incapacità dei suoi compagni di squadra di difenderlo con efficacia e generare possesso, ma il futuro portiere del Losanna continua a cercare di tornare ai livelli di inizio stagione senza successo. Richiamato in panchina in entrambe le sfide del weekend e sostituito da un Descloux più convincente, ha incassato nove gol su un totale di 44 tiri fronteggiati, per un poco invidiabile 79,5%. Avrebbe potuto fare meglio su alcune reti incassate, ma in generale sembra in un periodo in cui non è in grado di trasmettere sicurezza, anche a causa di qualche rimbalzo di troppo. La fase calda della stagione si avvicina, ma il suo ruolo di titolare incontrastato potrebbe non essere scontato.

Marc Gautschi (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Nessun difensore biancoblù si è sostanzialmente salvato nell’ultimo disastroso weekend, ma Gautschi è stato tra gli elementi più nervosi ed imprecisi della squadra di Dwyer, rimpiazzando la necessaria calma per uscire da questa situazione di pressione con un’evidente frustrazione. Impreciso sia in fase di copertura che in quella d’impostazione, combina anche un paio di pasticci difensivi durante il derby che il Lugano non ci ha messo molto a sfruttare. Come tutta la squadra deve ritrovare semplicità e concentrazione.

Ville Koistinen (Langnau Tigers – 2 top, 2 flop): Protagonista dell’inseguimento ai playoff del Langnau, il difensore finlandese è “scoppiato” proprio sul più bello. Nei mesi di dicembre e gennaio Koistinen aveva trascinato i Tigers nella corsa alle 8 elette del campionato, sfoderando prestazioni da difensore completo, capace di andare a punti e di mantenere una certa ermeticità. Con l’acquisizione dei playoff da parte del Lugano (anche prima della certezza matematica) il Langnau è sembrato non averne più, così come Koistinen, incapace di dare impulsi offensivi e uscendo con un brutto -4 dalle sfide contro Friborgo, Berna e ZSC, il suo peggor bilancio stagionale su 3 partite in fila.

Peter Guggisberg (Ambrì Piotta – 1 top, 4 flop): Sono in momenti come questi che i leader dovrebbero mostrare ai compagni la strada da seguire. Guggisberg non è certo un giocatore particolarmente emotivo o di tante parole, ma dal suo ingaggio l’Ambrì Piotta si aspettava che parlasse con reti pesanti, intenso pattinaggio ed una carica agonistica costante. Nulla di tutto questo, il pluricampione svizzero vive di rare fiammate ed infinite fasi di anonimato, che passa in pista pattinando per inerzia. Con un -5 e due tiri sull’arco del weekend è stato tra i peggiori attaccanti della lega… Riuscirà Dwyer a premere i tasti giusti per motivarlo in questo finale di stagione?

Tuomo Ruutu (Davos – 1 top, 1 flop): Al suo arrivo si era presentato con 2 reti nelle sue prime partite in maglia grigionese, poi un solo gol nelle restanti 21. Un apporto di punti insufficiente, pur parlando di un giocatore mai stato un vero scorer, ma ultimamente il finlandese ha perso efficacia anche nel suo lavoro fisico e difensivo. Contro il Lugano alla Resega è apparso persino in ritardo di condizione, facendosi saltare troppo spesso in velocità e rallentando la veloce manovra dei gialloblù, oltretutto cadendo spesso nelle provocazioni e nelle discussioni con gli arbitri. Insufficiente anche la sua “tenuta” difensiva, con un complessivo -3 nelle due sconfitte del fine settimana.

James Sheppard (Kloten – 0 top, 2 flop): È passata praticamente un’eternità da quanto James Sheppard ha segnato l’ultimo gol – addirittura 15 partite – ed in questo lasso di tempo l’ex Rangers ha messo a referto solamente tre assist. Impiegato sistematicamente come ala e non nel ruolo forse per lui più congeniale di centro, nemmeno al fianco di Shore e Grassi ha saputo ritrovare quella grinta che aveva caratterizzato il suo primo campionato in NLA. Viaggia al ritmo di un tiro a partita e per lunghi tratti scompare dai match, è uno dei motivi per cui il Kloten è affondato perdendo 11 delle ultime 15 partite!

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