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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

top

Cristobal Huet (Losanna, 1 top, 0 flop): Davvero impressionante la settimana dell’estremo difensore francese, capace di concedere solamente un totale di tre reti: una al Kloten e due al pericoloso attacco degli ZSC Lions, concludendo il weekend con uno shutout ai danni del Gottéron. Inutile nasconderlo, se il Losanna si trova ai vertici della classifica parte del merito va attribuita al 41enne vodese… Passano gli anni, ma resta insostituibile!

Timo Helbling (Zugo, 1 top, 0 flop): Gli anni passano per Timo Helbling, ma invecchiando sta migliorando sotto diversi punti di vista. Molto più regolare nelle sue prestazioni, quasi più nessuno di quei colpi di testa che ne rovinavano la reputazione in passato, e pochissime amnesie difensive che lo avevano reso spesso una mina vagante. Helbling però ha spesso dimostrato anche grande lettura del gioco, esperienza e un gioco fisico quasi senza pari nei difensori svizzeri, proprio ciò che sta mettendo in pratica a Zugo. Nell’ultimo fine settimana ha messo pure a referto 3 assist e presentando un ottimo +5 (migliore tra i difensori assieme al bianconero Ulmer) a dimostrazione che se vuole può essere ancora un difensore di quelli tosti, un lusso per chiunque.

Joel Genazzi (Losanna, 1 top, 0 flop): Dopo l’ottima passata stagione il difensore zurighese del Losanna si sta confermando su eccellenti livelli in queste prime sfide del nuovo campionato, ed anche nella settimana appena trascorsa il suo apporto è stato fondamentale per i vodesi. Da applausi il perfetto slapshot in powerplay che ha regalato la vittoria ai suoi contro il Kloten, così come il preciso appoggio che ha favorito la deviazione di Herren all’Hallenstadion. Con cinque punti in cinque partite, Genazzi è attualmente il miglior difensore del campionato.

Drew Shore (Kloten, 1 top, 0 flop): Arrivato nel campionato svizzero piuttosto in sordina, il centro nordamericano in questo inizio di stagione si sta dimostrando una buona intuizione degli aviatori, grazie al suo brillante gioco a tutta pista e anche delle doti offensive da non sottovalutare. Contro il Lugano alla Swiss Arena ha segnato la prima rete con un bell’assolo partito dal suo terzo di difesa (terza rete in quattro partite) mentre il giorno dopo a Ginevra il suo rigore ha regalato il successo sul Servette dopo una rimonta nei minuti finali. Oltre a questi numeri soddisfacenti, Shore presenta la seconda miglior percentuale di ingaggi vinti (61,4%) dietro al losannese Jeffrey, tenendo conto di chi ha presenziato ad almeno 100 ingaggi finora.

Kay Schweri (Ginevra, 1 top, 0 flop): Due reti, tre assist, due game winning goal ed un bilancio di +4, il tutto nel giro di tre partite e a soli 19 anni. In tanti lo sospettavano, lui lo sta confermando: in NLA c’è una nuova stella! Il giovane arrivato a Ginevra dopo l’esperienza di due anni in QMJHL ha mostrato nell’ultima settimana tutte le sue qualità, a partire da un pazzesco stickhandeling che ha fatto secchi Punnenvos e Zurkirchen nel giro di pochi giorni, ed in entrambe le occasioni i suoi gol sono valsi la vittoria. Attenzione, perchè questo è solo l’inizio!

Fabian Sutter (Bienne, 1 top, 0 flop): Partenza a razzo per il top scorer del Bienne, che dall’inizio del campionato ha praticamente già ottenuto tutti i punti che lo scorso anno aveva impiegato ben 40 partite a far registrare. Sua infatti la doppietta che ha messo in ginocchio il Davos, prima con un perfetto tiro al volo dallo slot, e poi grazie ad uno rigore tanto semplice quanto efficace al cospetto di Senn. Proprio con uno shootout Sutter ha ottenuto anche il terzo gol della settimana, facendo secco Descloux dopo aver costretto Mäenpää al fallo da rigore.


I FLOP DI HSHS

flop

Gilles Senn (Davos, 0 top, 1 flop): Impietose le cifre del giovane estremo difensore del Davos, che sinora con l’86% di parate è il peggior portiere del torneo. Nei due incontri settimanali disputati Senn ha concesso addirittura dieci segnature agli avversari, sei contro il modesto Bienne e altre quattro contro il Berna. Backup nella passata stagione di Genoni, il numero 91 non riesce per ora a garantire sicurezza alla propria squadra, ed anzi questa sembra saperla fornire maggiormente il giovane Van Pottelberghe.

Alexandre Picard (Friborgo, 0 top, 1 flop): Dopo la partenza di Shawn Heins il Friborgo non è ancora riuscito a trovare un difensore straniero che garantisse un certo rendimento da giustificarne l’ingaggio, e anche Picard per ora fa parte di questa categoria. Dopo una stagione in chiaro scuro, il canadese in questa annata non ha ripreso decisamente in maniera esaltante, mostrando insicurezza ed errori che da uno straniero sarebbe lecito non aspettarsi. Il suo ultimo weekend è certamente da dimenticare, con un pesante -3 sulle spalle e quella clamorosa amnesia che ha regalato la rete a Gaetan Haas nella partita contro il Bienne.

Mikko Mäenpää (Ambrì Piotta, 0 top, 1 flop): Sarà anche in cima alla classifica dei marcatori per quanto concerne i difensori in compagnia di Genazzi, ma la settimana del finlandese è stata disastrosa. A Bienne ha giocato la sua peggior partita del campionato – probabilmente anche della sua carriera in biancoblù – trovandosi sul ghiaccio addirittura per tutte e cinque le segnature avversarie. E non senza responsabilità. Impreciso, spesso fuori posizione e con un primo passaggio il più delle volte approssimativo, a far alzare le sopracciglia si è aggiunta l’orrenda bastonata a Sutter sabato sera, con il gesto che ha causato “solo” un rigore, ma avrebbe anche potuto infortunare l’avversario. Da mani nei capelli anche il disco perso che ha portato al 4-1, ma questi sono solo alcuni degli episodi di una settimana poco convincente.

Patrick Thoresen (ZSC Lions, 0 top, 1 flop): L’ingaggio del norvegese è stato uno dei “blockbuster” dell’estate, arrivato sulle sponde della Limmat dopo le innumerevoli voci che lo volevano di ritorno sul Ceresio. Finora Thoresen ha però deluso le aspettative e, un po’ come i suoi ZSC Lions che devono ancora assorbire del tutto la filosofia di Wallson nonostante i 12 punti in classifica, anche lui ha difficoltà nel riprendere confidenza con la NLA. Per ora il suo bottino si ferma a un solo assist, e durante i match disputati non è ancora riuscito a dare le sue tipiche impronte da giocatore energico e di grande classe a tutta pista… Dovrà fare di più per riguadagnare la sua fama di top player continentale.

Peter Guggisberg (Ambrì Piotta, 0 top, 1 flop): La verità è che nell’attacco biancoblù ben pochi si stanno salvando. D’Agostini con un -6 e 10 minuti di penalità è il peggior straniero del campionato (quegli ingenui due minuti a Berna sono costati la partita), Pesonen ha più momenti anonimi che acuti ed anche Emmerton ha perso un po’ di intensità. Con nessun punto all’attivo ed un pesante -4, Guggisberg è però stato uno dei principali giocatori a mostrare un atteggiamento che è parso rinunciatario, ad immagine di quel disco perso contro il Ginevra che ha poi portato al 2-0 di Schweri. Sul fronte offensivo ha invece lasciato partire solo cinque tiri in tre partite, troppo poco per chi dovrebbe essere tra i trascinatori del reparto. Ci vuole ben altro, anche a livello di personalità.

Patrik Zackrisson (Lugano, 0 top, 1 flop): Lo si guarda giocare e si capisce immediatamente che la rigida scuola svedese gli ha messo nel sangue senso della posizione, capacità di ordine, calma e pulizia nelle giocate. Tutto molto bello e promettente, ma da uno straniero arrivato per dare al secondo blocco del Lugano maggior completezza ci si aspetta di più, soprattutto in fase offensiva (anche se sappiamo non essere un Pettersson). In avanti il numero 19 pecca di troppo altruismo e manca di quel “drive the net” che in SHL gli aveva permesso di segnare un bel bottino punti tale da laurearsi terzo miglior marcatore del campionato. Dopo sole 5 partite non va assolutamente bocciato, perché le qualità si vedono e sono di alto livello, ma ora occorre cattiveria, personalità e un po’ di sano egoismo davanti al portiere avversario, perché da uno straniero è ciò che ci si attende.

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