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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

top

Damiano Ciaccio (Langnau – 2 top, 0 flop): Ha giocato solamente una delle due partite vinte dai tigrotti ma, vista la mole di lavoro, è probabilmente valsa per due! Contro lo Zugo ha infatti dovuto fronteggiare addirittura 51 tiri (!), inchinandosi solamente in seguito ad un perfetto tiro di polso di Zangger e dopo il tic-tac-toe che ha mandato in rete Immonen in powerplay. Con le sue 49 parate (96.08%) ha portato i suoi ad una bella vittoria per 3-2.

Mikko Mäenpää (Ambrì Piotta – 4 top, 1 flop): Il gol ottenuto contro il Bienne – anche con la complicità di Meili – ha rappresentato solamente la punta dell’icebeg per il difensore finlandese, che ha sì perso il casco di top scorer dopo l’ultimo weekend (Pestoni ha ora 38 punti, lui 36), ma si è reso protagonista di due partite eccezionali. Sul ghiaccio per un grandissimo numero di minuti, Mäenpää è stato a tutta pista la vera anima dei biancoblù, risultando l’ultimo ad arrendersi alla Resega ed estremamente determinato ad ottenere il riscatto sabato. Voci dicono che il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Valascia, ma il suo impegno e dedizione alla causa biancoblù è assolutamente ineccepibile.

Beat Forster (Davos – 1 top, 1 flop): Statisticamente il difensore più produttivo della settimana (due gol e un assist), Forster è stato protagonista in particolare martedì sera a Ginevra, dove ha contribuito a piegare i granata con due reti di pregevole fattura. Da rivedere in particolare la sua azione valsa il 2-0, arrivata grazie ad un’insistita azione personale che ha lasciato sul posto Tim Traber.

Lino Martschini (Zugo – 2 top, 0 flop): Il ritmo del piccolo attaccante dello Zugo è impressionante, basti pensare che nelle ultime 11 partite ha messo a segno 11 reti, ed in settimana ha incrementato il suo bottino ottenendo altri tre gol! Aveva aperto il weekend con una doppietta a Bienne, dove ha firmato il game winning goal con una finta semplicemente perfetta davanti a Rytz a 5′ dalla terza sirena. Sabato ha confermato di avere ottime mani – come se ce ne fosse bisogno! – beffando Genoni su rigore con un gioco di bastone capace di ricordare il buon Patrick Kane.

Dario Simion (Davos – 1 top, 0 flop): Il giovane ex Lugano era stato fermato da un infortunio al ginocchio a metà dicembre, che lo aveva costretto a saltare la Coppa Spengler e ad un riposo forzato di circa sei settimane. Da allora non aveva più trovato la rete, ma nel fine settimana ha dimostrato a tutti di esserci, eccome! Sua infatti la doppietta decisiva che ha ammutolito la Bossard Arena sabato sera, quando ha aperto le marcature realizzando a tu-per-tu con Stephan, per poi firmare in powerplay il game winning goal.

Yannick Albrecht (Langnau – 1 top, 0 flop): Gran bella stagione quella del vallesano, arrivato a giocare una moltitudine di partite ad alto livello, dimostrandosi costantemente pericoloso ed aiutando i tigrotti nella lunga rincorsa al decimo posto. Pure questo weekend, Albrecht si è confermato decisivo siglando una bella doppietta nei Grigioni… Particolarmente importante il suo 4-4 a 7’ dal termine della partita contro il Davos, pur con la complicità di Senn.


I FLOP DI HSHS

flop

Martin Gerber (Kloten – 0 top, 4 flop): Il buon vecchio “Tinu” si sta purtroppo rivelando uno dei limiti del Kloten, confermando il pronostico che all’ormai veneranda età di quasi 42 anni, sta probabilmente disputando la tipica stagione di troppo. Nel derby contro lo ZSC si era reso protagonista di una discreta prova prima di essere sostituito per infortunio, ma in casa contro il Servette ha mostrato ancora una volta i suoi limiti. Mancanza di concentrazione, bassa reattività e insicurezza sono stati all’origine di un paio delle reti ginevrine, complicando la corsa ai playoff degli aviatori. Nel gruppo di squadre che stanno lottando attorno alla linea, il Kloten – assieme al Berna – sembra avere un grave handicap, ossia la mancanza di sicurezza e costanza in porta, cose mancate su tutto l’arco di una stagione passata ad inseguire anche per l’incostanza di Martin Gerber.

Marco Maurer (Bienne – 0 top, 1 flop): Il Bienne non si è tolto molte soddisfazioni nel weekend, ed il difensore ex Lugano è stato lo sfortunato protagonista di due errori fatali che hanno pesantemente condizionato le partite dei suoi. Con il match in bilico, venerdì sera lo Zugo ha realizzato il gol decisivo con Martschini grazie ad un suo errore, dato che Maurer si è fatto sfuggire un disco a centro pista che ha dato il via al micidiale contropiede ospite. Alla Valascia la figuraccia l’ha invece fatta in occasione del 2-0 di Elias Bianchi, quando ha gestito malissimo un puck sulla blu, facendoselo soffiare dal lesto momò.

Simon Kindschi (Davos – 0 top, 1 flop): Il giovane difensore dei grigionesi ha vissuto una partita particolarmente complicata contro il Langnau, rendendosi protagonista suo malgrado di due errori che hanno permesso ai Tigers di ottenere altrettante segnature nella prima parte di gara. In boxplay la sua mancanza di decisione è stata punita da Kyle Wilson, mentre poco dopo una sua marcatura estremamente approssimativa su Clark ha permesso agli ospiti di portarsi nuovamente in vantaggio.

Maxim Macenauer (Bienne – 0 top, 3 flop): L’attaccante canadese del Bienne ha fatto tanta panchina alla Valascia, e non per scelta tecnica. I bernesi hanno infatti rimediato un totale di otto minuti di penalità nel corso della partita, e tutti per dei falli commessi da Macenauer, che non sta certo aiutando i suoi a trovare il giusto slancio in vista dei playout. Particolarmente scoordinato il fallo commesso su Zurkirchen, colpito dal maldestro attaccante con una bastonata all’altezza della testa.

Pierre-Marc Bouchard (Zugo – 5 top, 1 flop): Anche i Re ogni tanto cadono dal loro trono. Impeccabile e dal rendimento eccezionale per tutta la durata della regular season, il topscorer dello Zugo e della LNA è incappato in un week end piuttosto grigio, mitigato solo dalla vittoria soffertissima in quel di Bienne. Già alla Tissot Arena la prova degli uomini di Kreis era stata piuttosto incolore, sottolineata a fine partita dalla rabbia dello stesso coach verso qualche giocatore ancora in vacanza con la testa, e poi furioso in panchina alla Bossard Arena dopo un errore dello stesso Bouchard. Proprio il topscorer è uscito malissimo dal fine settimana, con un -5 che la dice lunga sulla tenuta difensiva del suo blocco e troppi errori di leggerezza suoi che hanno mandato a nozze i veloci attaccanti grigionesi. Prima o poi capita a tutti il periodo storto, Kreis spera che l’allarme rientri prima di marzo.

Tim Stapleton (Lugano):  Voluto da Shedden dopo averlo allenato in Finlandia, il duttile attaccante statunitense sta un po’ deludendo le aspettative, dopo un buon inserimento iniziale negli schemi e diverse reti anche pesanti. Stapleton non riesce a trovare il guizzo decisivo, rivelandosi spesso fumoso e un po leggero, e il derby della Resega è stato eloquente, con l’americano tra i giocatori meno in forma, complici forse anche i recenti problemi alla schiena. Fatto sta che a Lugano ha un ruolo nel quale deve mettersi a disposizione dell’attaccante più offensivo del suo blocco – a turno Brunner, Bertaggia e poi Fazzini – e questo probabilmente ne frena l’esplosività, portandolo a pestarsi i piedi con i compagni. Abituato ad essere lui il finalizzatore, non riesce più ad essere incisivo in altra maniera, perdendosi spesso in azioni che finiscono nel nulla. Può e deve rimanere un prezioso jolly per il Lugano, ma se Lapierre confermerà le sue qualità, già si capisce da chi sarà formato il quartetto straniero per i playoff.

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