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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

top

Tobias Stephan (Zugo – 4 top, 0 flop): Una sola rete subita durante il weekend a testimonianza della solidità difensiva raggiunta dallo Zugo in questo periodo del campionato. Tobias Stephan sta avendo in questo senso un ruolo centrale, con una percentuale notevole del 93% di parate, considerando anche i tantissimi minuti giocati (oltre 2’450), che ben testimoniano lo stato di forma raggiunto dal 31enne.

Julien Vauclair (Lugano – 1 top, 0): Da quando è rientrato il Lugano ha riguadagnato brio nel reparto difensivo, grazie alle sue pronte ed energiche chiusure e alle sgroppate in fase offensiva, vero e proprio marchio di fabbrica del giurassiano. Ultimamente ha proposto partite praticamente senza sbavature, dimenandosi a tutta pista, portando intelligenza e una grande intensità fisica di cambio in cambio. Gli anni passano per “Julio”, ma quando è in forma rimane una pedina fondamentale dentro e fuori dal ghiaccio.

Daniel Sondell (Zugo – 3 top, 0 flop): Difensore importantissimo per il powerplay degli svizzero centrali, ha dimostrato contro il Rapperswil quanto sia importante il suo ruolo. Al rientro dopo quattro partite saltate per infortunio, si è confermato essere giocatore sempre molto ordinato in difesa ed attento a fornire i giusti impulsi offensivi, dirigendo magistralmente il suo blocco in superiorità.

Ossi Louhivaara (Losanna – 3 top, 1 flop): Giocatore molto completo e forte fisicamente, si sta confermando essere una delle belle sorprese di questo campionato. Autorevole topscorer e leader indiscusso, sta aiutando in tutto e per tutto il suo Losanna a centrare l’ormai verosimile seconda qualificazione consecutiva ai playoff.

Alexandre Giroux (Ambrì Piotta – 3 top, 3 flop): Tre reti pure questo weekend (e cinque nelle ultime tre partite), per un attaccante che quando vede la porta ha pochi eguali in Svizzera. Forse paradossalmente più libero mentalmente senza la presenza di Aucoin, dimostra di trovare pian piano le migliori sensazioni.

Kevin Romy (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Aspettando che Lombardi torni a rivestire il ruolo di trascinatore, sembra proprio essere Romy ad aver raccolto il testimone. Dopo una decina di partite di “appannamento”, l’ex Lugano pare tornato sui suoi livelli abituali, segnando ben due reti nella doppia sfida da playoff contro Lugano e Losanna, aiutando così i suoi ad incamerare quattro preziosissimi punti.


I FLOP DI HSHS

flop

Marco Bührer (Berna – 0 top, 2 flop): Assolutamente da rivedere nella partita ad Ambrì di venerdì sera, duran la quale ha avuto almeno tre gol sulla coscienza. Spesso insicuro, potrebbe facilitare la scelta di Boucher quanto si tratterrà di dover scegliere su quale portiere puntare nei playoff.

René Back (Kloten – 0 top, 1 flop): Normalmente difensore solido e affidabile, si è reso protagonista questo weekend di qualche sbavatura di troppo, come il passaggio “suicida” che ha portato al 3-0 dello Zurigo sabato sera, o l’incapacità di chiudere (insieme al suo compagno VonGunten) la porta a Simion domenica pomeriggio per il raddoppio grigionese.

Nicholas Steiner (Bienne – 0 top, 2 flop): Parecchio in difficoltà nelle sue ultime uscite, pare non riuscire a reggere la tensione (come d’altronde gran parte della difesa seeländer). Spesso in ritardo nelle chiusure difensive o incapace di gestire il disco, si era reso protagonista di una buona stagione fino a qualche partita fa, poi il momento non ottimale della squadra deve aver cambiato le “carte in tavola”, mandandolo in confusione.

Fredrik Petterson (Lugano – 1 top, 1 flop): Anche lui è umano, dunque. Logico un calo di rendimento dopo l’incredibile autunno, gli avversari gli dedicano marcature strettissime e diversi colpi per tutto l’arco dell’incontro, ma anche il topscorer ultimamente ci ha messo del suo. Manca l’imprevedibilità, l’idea in più che “spacchi” la partita, e la sua cocciutaggine nel portare il disco o nell’andare al tiro sempre e comunque è costata parecchi dischi persi. Una piccola pausa prima dei playoff non può che fargli del bene.

Peter Mueller (Kloten – 0 top, 3 flop): Dopo aver fatto stravedere nel corso della scorsa stagione, è forse LA delusione più grande di questo campionato, arrivando a vedere la porta ormai con il cannocchiale. La sua presenza in pista impalpabile ed i pochi pericoli offensivi (spesso frutto di occasioni casuali), stanno diventando alquanto irritanti dalle parti della Kolping Arena. Sa di poter dare molto di più, ma la statistica personale, che parla di soli sei gol in quasi trenta partite, è alquanto impietosa.

Marcus Paulsson (Davos – 3 top, 1 flop): Come lo scorso anno, sta avendo un mese di gennaio con il freno a mano tirato. Spesso assente dal tabellino dei marcatori, pure questo fine settimana ha confermato di non attraversare un gran momento di forma. I playoff sono ancora lontani, quindi, ha ancora tutto il tempo per ritrovare le sensazioni migliori.

Laureato in Scienze Politiche all'università degli studi di Pavia con lavoro di tesi sul diritto costituzionale svizzero.

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