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National League

I nuovi volti della NLA 2016/17: l’attaccante Kris Versteeg

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versteeg

KRIS VERSTEEG

Età: 30 anni
Posizione: LW/RW
Altezza: 180 cm
Peso: 80 kg
Tiro: right
Nazionalità:
Provenienza: Los Angeles Kings (NHL)
Palmarès: Stanley Cup Champion (2010, 2015)
Contratto: 2016/17

È già tempo di lockout?

L’arrivo di un giocatore come Kris Versteeg rappresenta un colpo eccezionale per il Berna ma anche per l’intero campionato svizzero, capace di portare alle nostre latitudini un attaccante da oltre mezzo punto a partita in NHL.

UFA dallo scorso primo luglio e capace di guadagnare complessivamente 17.6 milioni di dollari nelle ultime quattro stagioni, Versteeg promette di essere uno dei giocatori più letali e spettacolari dell’intera lega, collocandosi in un quartetto di stranieri bernesi di altissimo livello.

Per lui la stagione imminente rappresenterà la prima in carriera lontano dal Nordamerica, ed in pratica l’unica esperienza in una pista europea, fatta eccezione per quei Mondiali U18 che era stato chiamato a giocare nel 2004 e che si erano disputati in Bielorussia.

Un inizio di carriera strepitoso

Draftato nel 2004 al quinto turno dai Bruins, Versteeg non ha mai vestito la maglia di Boston ed era stato scambiato nel febbraio del 2007 ai Chicago Blackhawks, con cui ha debuttato la stagione successiva dopo aver giocato un intero campionato in AHL tra Providence Bruins e Norfolk Admirals.

La svolta è per lui avvenuta nel torneo 2008/09, quando in 78 partite con gli Hawks ottenne ben 53 punti (22 gol), a cui aggiunse 12 punti in 17 partite di playoff. Numeri significativi se si pensa che davanti a lui in squadra in termine di produzione c’erano solamente attaccanti del calibro di Martin Havlat, Patrick Kane e Jonathan Toews. Versteeg risultò inoltre il secondo rookie più produttivo di tutta la NHL, secondo solamente all’attaccante degli Anaheim Ducks, Bobby Ryan.

Le soddisfazioni personali per Versteeg non si fecero attendere, a partire dal gol d’apertura al Winter Classic 2009 contro i Detroit Red Wings, sino ad arrivare alla nomina per il Calder Memorial Trophy come rookie dell’anno, vinto però dal portiere dei Columbus Blue Jackets, Steve Mason.

La prima Stanley Cup, con un piccolo errore

L’entusiasmante prima annata completa in NHL ha fatto da prologo ad una stagione memorabile per Versteeg, questo nonostante una produzione di punti meno esuberante con 20 gol e 24 assist in 79 partite.

Gli Hawks sono però andati sino in fondo ed aperto quella che in molti considerano una dinastia, vincendo la Stanley Cup in casa dei Philadelphia Flyers. Versteeg anche in questi playoff ha dimostrato di “saperci fare” nei momenti più caldi, ottenendo 14 gol in 22 match di post season. Complessivamente per lui sono 44 i punti in carriera in 89 partite per la Stanley Cup.

La vittoria della coppa più ambita nel mondo dell’hockey è stata seguita da un particolare spiacevole, visto che il suo nome sulla Stanley Cup era stato inciso in maniera errata (“Vertseeg” al posto di “Versteeg”). L’errore è stato successivamente corretto… Nessuno sbaglio invece per il tatuaggio che Versteeg si è fatto in seguito al successo, che sul suo braccio destro recita “06.09.10”, la data della vittoria.

La partenza e una stagione costellata da infortuni

Le restrizioni dettate dal salary cap costrinsero i Blackhawks a scambiare Versteeg proprio dopo il trionfo. Il canadese finì così ai Toronto Maple Leafs nell’ambito di un trade che vide fare il percorso inverso l’attuale attaccante del Langnau, Chris DiDomenico.

Passò l’anno successivo tra Toronto e Philadelphia (scambiato per alcuni pick al Draft), ed in totale ottenne 52 punti in 91 partite. I tre campionati successivi li gioca poi ai Florida Panthers, ma dopo una buona prima annata – 78 partite, 59 punti – in quella successiva (accorciata dal lockout) gioca solamente dieci partite a causa di una serie impressionante di infortuni.

Dopo un’operazione all’anca durante l’estate 2012, il lockout gli ha permesso di continuare a prepararsi senza dover affrontare delle vere e proprie partite, ma al rientro nel mese di gennaio sono venuti a galla dei problemi all’inguine che ne hanno ritardato il debutto stagionale.

A metà febbraio esce malconcio da un match contro Washington, e rimane out fino a metà marzo. Nella sua prima partita al rientro segna contro i Panthers, ma si infortuna di nuovo al ginocchio, e questa volta è costretto ad un’operazione che segna la fine della sua stagione.

La seconda Coppa e la condanna del salary cap

Versteeg è tornato ai Chicago Blackhawks in tempo per vincere una seconda Stanley Cup nel 2015, venendo scambiato nel corso dell’annata 2013/14 dai Panthers agli Hawks in cambio di Jimmy Hayes e Dylan Olsen (mandando in Florida anche Philippe Lefebvre).

Nel campionato successivo ottiene 34 punti in 61 partite… Più in ombra invece i suoi playoff con un gol e un assist in 12 match, terminati comunque con la vittoria nella finalissima sui Lightning.

Anche in questo caso, però, la vittoria ha condannato l’attaccante a lasciare l’Illinois. Chicago lo ha infatti scambiato nell’offseason ai Carolina Hurricanes, prima di essere ingaggiato nel finale di stagione dai Los Angeles Kings. I californiani sono però usciti immediatamente al primo turno dei playoff, in quelle che per ora sono le ultime partite di Versteeg in NHL.

Con il Berna ha firmato un contratto di una sola stagione che, se si rivelerà esplosiva come ci si aspetta, potrà rilanciare le sue quotazioni oltre oceano.

TUTTI I GIOCATORI PRESENTATI SINORA

Patrik Zackrisson (Lugano)
Jonas Junland (Losanna)
Rob Schremp (Zugo)
Jonas Hiller (Bienne)
Dustin Jeffrey (Losanna)
David McIntyre (Zugo)
Toni Rajala (Bienne)
Robert Kousal (Davos)
Dennis Saikkonen (Friborgo)
Kay Schweri (Ginevra)
Maxim Noreau (Berna)
Patrick Thoresen (ZSC Lions)
Jacob Micflikier (Bienne)
Mattias Ritola (Friborgo)
Will Petschenig (Ginevra)
Bobby Sanguinetti (Kloten)
Roman Cervenka (Friborgo)
Brendan Shinnimin (Langnau)
Christian Marti (ZSC Lions)
Hans Walsson (ZSC Lions)
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