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NHL

I Flyers ripartono con Vigneault in panchina e l’arrivo di Hayes, ma gli occhi sono su Hart

Il giovane portiere riuscirà a rappresentare finalmente la risposta ad un problema che perseguita da anni Philadelphia? Con un nuovo coach e alcuni innesti interessanti la squadra potrà lottare per i playoff

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


FLYERS

La rosa 2019/20

PORTIERI
Carter Hart, Brian Elliott

DIFENSORI
Ivan Provorov, Matt Niskanen, Shayne Gostisbehere, Justin Braun, Travis Sanheim, Robert Hägg, Samuel Morin, Philippe Myers

ATTACCANTI
Claude Giroux, Jakub Voracek, Kevin Hayes, James van Riemdsyk, Travis Konecny, Sean Couturier, Scott Laughton, Michael Raffl, Nolan Patrick, Oskar Linblom, Kurtis Gabriel


C’è una chiara fame di rivalsa in casa Philadelphia Flyers, soprattutto se si pensa che sono passati oramai sette anni dall’ultima volta che la squadra è riuscita a vincere una serie di playoff.

I cambiamenti nel recente passato sono però stati importanti, a partire dall’addio del GM Ron Hextall e all’arrivo al suo posto di Chuck Fletcher, il tutto accompagnato dal cambiamento di tre head coach diversi che hanno poi condotto all’ingaggio dell’esperto Alain Vigneault.

A livello di mercato l’operazione di maggior rilievo è stata la firma del centro Kevin Hayes, manovra che ha diviso la tifoseria visto lo stipendio di oltre 7 milioni di dollari sino al 2026. Il valore del giocatore non si discute, ma probabilmente Philly ha sborsato troppo per assicurarsi i suoi servigi. Matt Niskanen e Justin Braun sono gli altri due nuovi volti della squadra.

Sul fronte offensivo gran parte del gioco passerà ancora dai bastoni di Claude Giroux (che sarà nuovamente all’ala) e Jakub Voracek, sostenuti da giocatori capaci di crescere in maniera importante come Couturier, Konecny e Lindblom.

Dovrà invece fare decisamente meglio James van Riemsdyk, così come un bottom six che nella passata stagione ha contribuito in maniera troppo incostante, ma che con l’arrivo di Hayes vedrà Nolan Patrick giostrare verosimilmente in terza linea.

Se i Flyers vorranno tornare nei playoff bisognerà inoltre fare meglio negli special teams, dopo che powerplay (29esimo della lega) e boxplay (26) avevano rappresentato una zavorra significativa nel recente passato.

Dalla retrovia gli impulsi saranno garantiti specialmente da Travis Sanheim e Shayne Gostisbehere, con il primo che aveva sorprendentemente eclissato il secondo in termini di punti. Ha un po’ rallentato anche Ivan Provorov, che rimane comunque un nome intrigante.

Il reparto sulla carta si presenta complessivamente di buon livello e con una certa competizione interna, ma degli importanti passi avanti dovranno essere fatti soprattutto in copertura, visto che nell’ultima stagione Philadelphia ha evidenziato la terza peggior difesa dell’intera NHL con 3.41 reti subite ad incontro.

Un ruolo in questo senso lo hanno avuto chiaramente i portieri, posizione che per i Flyers sembra essere un incubo senza fine da oltre un decennio. Il giovane Carter Hart è la grande speranza della franchigia e, nonostante non lo si abbia ancora visto a sufficienza per avere un’opinione inattaccabile, la sensazione è che abbia la personalità giusta per gestire la pressione.

Ad affiancarlo ci sarà l’esperto Brian Elliott, che completerà un tandem che si spera possa finalmente trovare stabilità, dopo che i Flyers hanno visto passare tra i loro pali addirittura otto portieri diversi (!) nel passato campionato.

Complessivamente coach Alain Vigneault avrà a disposizione un gruppo che sembra avere tutte le carte in regola per essere competitivo e puntare ad un posto nei playoff, anche se la Metropolitan Division si preannuncia come una battaglia all’ultimo punto.

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