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HSHS Top Ten: le migliori ali right della NLA in vista del campionato 2020/21

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di ottobre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata alle ali right

Il campionato 2020/21 si avvicina finalmente a grandi passi e, nonostante le restrizioni che caratterizzeranno la stagione, sul ghiaccio si prospetta un torneo avvincente ed imprevedibile.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 1 ottobre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della NLA, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo delle ali right.

10. ANDRES AMBÜHL 

Alle sue spalle ha oltre mille partite nella massima lega, e quando inizierà la prossima stagione il veterano dei grigionesi avrà già spento 37 candeline, ma Ambühl rimane uno dei giocatori più irresistibili del nostro campionato.

Elegante ma al contempo energico nel suo incedere, Ambühl è uno di quegli attaccanti in grado di cambiare le carte in tavola in qualsiasi momento, e in termini di personalità ed esperienza porta elementi fondamentali in spogliatoio che non si riflettono nei freddi tabellini.

L’età che avanza non ha comunque impedito ad Ambühl di rendersi protagonista lo scorso anno di uno dei suoi campionati migliori, con il buon bottino di 34 punti (11 gol) sull’arco di 46 partite che gli ha permesso di essere il miglior giocatore “over 36” davanti ad Ebbett. Inoltre a parità numerica (tolte le situazioni a porta sguarnita) solo Pius Suter ha messo a segno più punti di lui tra gli svizzeri.

La sua visione di gioco ed intelligenza rimangono tra le più brillanti del torneo, ed infatti coach Wohlwend lo utilizza spesso come “jolly” per adattare il lineup cambiando spesso i suoi compagni, che lui riesce sistematicamente a trascinare e rendere migliori.

9. CHRISTOPH BERTSCHY 

Dal suo ritorno dal Nordamerica l’attaccante si è stabilmente collocato all’ala nello scacchiere del Losanna, risultando anche nel passato torneo tra le armi più pericolose dell’attacco vodese.

Nessuno in squadra ha infatti segnato più di lui (16 gol), e tra gli attaccanti è pure risultato quello ad avere il bilancio migliore (+12) in compagnia del partner di linea Josh Jooris.

Alimenta le sue doti offensive andando costantemente al tiro (117 totali e 2.34 ad incontro, entrambi primati di squadra) ed ha trovato concretezza nei suoi tentativi grazie ad un ottimo 13.68% di realizzazione. All’età di 26 anni, se saprà continuare su questa strada diventerà sicuramente uno dei nomi più desiderati del futuro mercato, quando il suo contratto arriverà a scadenza nel 2022.

8. CARL KLINGBERG

Alla sua quinta stagione in Svizzera, Klingberg è uno di quei giocatori a cui – nonostante porti sul ghiaccio un importantissimo contributo – si tende a non dare sufficiente credito. Questo è comprensibile in una squadra come lo Zugo, dove ci sono alcune stelle che brillano più di lui, ma l’attaccante svedese porta in pista un mix importante di impatto offensivo e lavoro nell’ombra al servizio dei compagni.

Nel corso del passato campionato ha completato con efficacia la linea di Kovar ed Hofmann, mettendo a referto un buon bottino di 28 punti (13 gol) in 47 partite. Non spicca per doti tecniche particolari ed il suo gioco è raramente spettacolare, ma in fase di forecheck è una sicurezza ed anche nel torneo 2020/21 sarà uno dei motori dello Zugo.

7. JULIEN SPRUNGER 

Da anni lo sniper svizzero per eccellenza, Sprunger vanta un mix di stazza fisica ed istinto offensivo che rimane raro nel nostro campionato, anche se purtroppo nel corso degli anni alcuni problemi fisici hanno frenato il suo impatto.

Lo scorso torneo aveva saltato i primi due mesi di campionato a causa della rottura dei legamenti del ginocchio, ed ha dunque avuto bisogno di tempo per tornare al meglio. A partire da gennaio ha però iniziato a macinare punti, tanto da risultare tra i migliori giocatori della lega con un bottino di 16 punti in 15 partite.

La speranza per il Gotteron è che possa affrontare un campionato senza intoppi, perché la storia insegna che quando ha potuto farlo Sprunger ha rappresentato uno degli attaccanti più letali della lega.

6. CHRIS DIDOMENICO 

Attaccante dalla personalità vulcanica e carica contagiosa, DiDomenico è uno di quei giocatori che rappresenta una costante spina nel fianco degli avversari. Sempre pronto a provocare un errore e a sfruttarlo in maniera letale, DiDomenico a Friborgo avrà l’opportunità di tornare ai suoi massimi livelli, dopo aver vissuto una stagione complicata in termini extra-sportivi a Langnau.

Lo scorso mese di marzo era arrivata addirittura la rescissione anticipata del contratto, con riferimenti allo scarso impegno del giocatore, il tutto a risultato di una situazione che si andava trascinando da un po’.

Nonostante il contesto non ideale, DiDomenico ha comunque mandato a tabellino 39 punti (11 gol) in 43 partite, risultando per punti ad incontro il miglior giocatore della squadra. Rimane uno degli attaccanti più imprevedibili e difficili da contenere, il tutto con una carica agonistica che ha pochi eguali.

5. LINO MARTSCHINI 

In un attacco stellare come quello dello Zugo, Lino Martschini rappresenterà nuovamente uno degli elementi più dinamici della lega, anche se l’operazione agli adduttori a cui si è sottoposto in giugno – dovrebbe rientrare nel mese di ottobre – impone una certa pazienza prima di rivederlo al massimo.

In termini puramente numerici nella scorsa stagione ha fatto un passo indietro rispetto a quella precedente (10 gol contro i 22 dell’annata 2018/19), a risultato non di una minor esuberanza offensiva (la media di conclusioni a partita è rimasta praticamente invariata) ma piuttosto di una percentuale al tiro passata dal 16.06% al 7.69%

La costanza di macinare gioco di Martschini rimane comunque la sua arma migliore, e non a caso è stato il giocatore svizzero ad aver fornito il maggior numero di assist di prima (20) ed il secondo in termini di assist in powerplay (12, dietro solo a Fuchs).

4. FREDRIK PETTERSSON 

Finché lo svedese continuerà a portare sul ghiaccio i suoi due grandi punti di forza, resterà uno dei giocatori più pericolosi del campionato. Grazie al suo micidiale slapshot al volo e alla sua grande carica agonistica, l’ex bianconero è infatti un elemento che ha bisogno di costante attenzione da parte degli avversari, perché a lui basta poco per far finire il puck in fondo al sacco.

Si trova nel suo habitat naturale durante le fasi di powerplay, quando rappresenta una minaccia quasi inarrestabile, come testimoniano le otto reti in superiorità numerica della scorsa stagione (solo Palushaj, Hofmann e D’Agostini hanno fatto meglio). Sarà nuovamente uno degli elementi più pericolosi di quell’attacco che nel passato campionato si è imposto come il più forte della lega.

3. KEVIN CLARK 

Il canadese è forse un giocatore meno completo dei due elementi che lo precedono in questa classifica, ma quanto ha portato sul ghiaccio Kevin Clark nella sua prima stagione completa a Rapperswil è stato eccezionale.

Il 32enne ha guidato i sangallesi con l’eccezionale bottino di 44 punti (23 gol) in 48 partite, numeri che lo hanno portato ai primi posti di lega in molteplici statistiche. Clark ha così mantenuto le promesse ed ha premiato la strategia del Rapperswil, che si è basata fortemente sulle capacità dei propri stranieri di trascinare il gruppo.

Veloce, dall’ottima tecnica di bastone e con una mentalità da scorer puro, Clark ha saputo confermarsi una vera “furia” ogni volta che scende sul ghiaccio. Scattante e abile nello sfruttare ogni spazio concesso dagli avversari, sarà anche in questo campionato tra i protagonisti dei Lakers.

2. MATT D’AGOSTINI 

Il canadese dell’Ambrì Piotta si è lasciato alle spalle la miglior stagione della sua carriera, in cui ha messo a segno 42 punti (20 gol) in 46 partite. La costanza delle sue prestazioni ha avuto dell’impressionante, sia in termini di concretezza offensiva che chiamando in causa la leadership ed il buon esempio che porta nel gruppo.

Non ha una singola caratteristica peculiare come altri nomi che si trovano in questa lista, ma la sua principale forza è quella di essere un giocatore completo ed affidabile in ogni situazione.

Unisce visione di gioco e delle buone mani alla capacità di andare al tiro in maniera improvvisa e precisa, ed anche nella prossima stagione molte delle trame offensive dei leventinesi passeranno dal suo bastone. Nel passato campionato era stato costantemente tra i migliori in squadra, e l’ottima intesa sviluppata nel tempo con Flynn lascia sperare che possa ricominciare esattamente da dove aveva interrotto.

1. AARON PALUSHAJ 

Già un anno fa, al suo arrivo in Svizzera, il profilo dello statunitense con origini albanesi appariva intrigante, ma era difficile prevedere se l’attaccante avrebbe saputo essere quel trascinatore che il Davos andava cercando dopo un’annata difficile.

I dubbi sono stati spazzati via piuttosto velocemente. L’impatto di Palushaj in Svizzera è stato praticamente immediato e per Wohlwend è diventato velocemente un giocatore irrinunciabile. Veloce, energico e dalle ottime mani, l’ala dei grigionesi presenta un “pacchetto completo” tra i più interessanti della lega, il tutto unito ad un carattere che lo rende un vero e proprio personaggio.

Alla sua prima stagione in NLA ha guidato il Davos con 20 gol segnati sull’arco di 40 partite, a cui ha aggiunto 15 assist per una media di 0.88 punti ad incontro. In termini di reti a partita solamente Pius Suter ha fatto meglio di lui


MENZIONI SPECIALI

Damien Brunner (Bienne): Il suo potenziale offensivo è sempre al top della lega, ma purtroppo l’ex bianconero deve costantemente fare i conti con dei problemi fisici che gli impongono degli stop forzati. Nella sua prima stagione a Bienne aveva ritrovato se stesso, rendendosi protagonista della miglior annata dal ritorno in Svizzera, mentre nell’ultimo torneo ha potuto giocare sole 23 partite. La seconda parte di stagione, quando aveva ottenuto 15 punti in 17 partite, lascia ben sperare.

Daniel Brodin (Friborgo): Era chiamato a dare sostanza, intensità e carattere al gioco del Friborgo, e dopo tre mesi di campionato era già riuscito a convincere la dirigenza burgunda ad offrirgli un rinnovo biennale. Brodin è un giocatore che può non piacere a tutti, ma ha dimostrato di essere pericoloso (16 gol e altrettanti assist) assicurando energia e quella dose necessaria di spavalderia.

Luca Fazzini (Lugano): Le doti offensive dell’attaccante bianconero sono sempre state davanti agli occhi di tutti, e l’eccezionale inizio della passata stagione aveva messo in evidenza tutto il suo potenziale. Deve però ancora trovare regolarità – soprattutto ricordando il “crollo” avuto dopo il rinnovo contrattuale – e per lui quella alle porte sarà un’annata fondamentale.

Vincent Praplan (Berna): Il suo ritorno dal Nordamerica non è stato scoppiettante come si poteva sperare, e probabilmente la stagione storta a livello di squadra non lo ha aiutato. In termini offensivi ci si può però attendere almeno una decina di punti in più (lo scorso anno 28 in 50 partite), starà a Nachbaur riuscire a riportarlo sui livelli di Kloten.


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