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Lugano

Hofmann: “Non è stato facile, i complimenti vanno a tutta la squadra”

Il topscorer bianconero ha risolto con la sua 22esima rete la sfida di Bienne ma conferma che è stato un risultato collettivo: “Abbiamo giocato e sofferto tutti assieme, sono felice di questo”

(PPR/Melanie Duchene)

BIENNE – Esce affaticato ma felice dallo spogliatoio ospite della Tissot Arena, Gregory Hofmann. Una sua rete si è rivelata ancora decisiva ai fini della vittoria bianconera in quel di Bienne, ma il topscorer (che ha eguagliato il suo record personale di segnature in regular season) distribuisce i meriti alla squadra e analizza così la partita giocata dal Lugano: “Credo che la chiave del gioco nei primi due tempi sia stata la nostra gestione della zona neutra, abbiamo recuperato molti dischi e impedito al Bienne di operare in transizione”.

Due ottimi primi tempi, poi una penalità ingenua nel secondo periodo ha dato il via alla sofferenza vista negli ultimi venti minuti. Per Hofmann però è normale che il Lugano viva ancora questi momenti: “Quando giochi una gran parte di stagione senza la necessaria fiducia capita che questi momenti riaffiorino ancora”.

Per il futuro attaccante dello Zugo vanno sottolineati i meriti della squadra, capace di costruire una vittoria importantissima: “Sono veramente felice per tutti i miei compagni, per quaranta minuti abbiamo disputato un’ottima partita senza rischiare troppo e gestendo i dischi con intelligenza. È vero, il Bienne ha avuto in mano il disco nel terzo tempo ma gli abbiamo impedito di rendersi pericoloso con il suo gioco, fatto di veloci contropiedi”.

In futuro il Lugano dovrà comunque cercare di evitare di ripiombare nel panico come successo a cavallo della seconda pausa, certi momenti vanno gestiti con più autorevolezza: “Sicuramente il passo da fare in avanti sarà su questo punto: dobbiamo riuscire a chiudere le partite senza lasciare che l’avversario torni in partita – conferma HofmannIn questi casi la miglior difesa è l’attacco, bisogna continuare a mettere pressione, dischi in profondità e andare dritti sulla porta”.

Va però detto che le condizioni in cui il Lugano ha dovuto affrontare la trasferta di Bienne non sono state delle migliori. L’influenza ha attanagliato la squadra e la penalità di Chorney lo ha privato di un’altra pedina importante nel terzo tempo: “È vero, Chorney è stato fuori per diversi minuti, Vauclair ha dato forfait, Ulmer e altri hanno giocato seppur malati, ma abbiamo potuto contare sull’apporto di quei giocatori che di solito hanno poco ghiaccio. Questi ragazzi, come Ronchetti, hanno saputo alzare il livello e giocare con semplicità per aiutare la squadra, oppure penso anche a Riva che sta giocando veramente bene facendo ottime cose con il disco, tutti questi ci hanno aiutato moltissimo. In questa situazione aver resistito e portato a casa tre punti così importanti può solo farci del bene”.

Dopo due tempi buoni ma senza reti a Berna il Lugano è finalmente riuscito a tramutare il lavoro in gol importanti, anche perché ultimamente in casa bianconera le reti cominciavano ad arrivare a momenti alterni: “Abbiamo discusso di questo aspetto, perché rimane una questione mentale. È giocando con semplicità che arrivano le reti, sin dal primo ingaggio abbiamo messo l’intensità e la pressione necessaria e poi i risultati sono arrivati. Sono veramente felice per tutti”.

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