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Interviste

Hofmann: “Attesa per la sfida con la Svezia, dopo lo scorso anno c’è voglia di fare bene”

L’attaccante è contento di quanto fatto sinora: “La difesa è una base fondamentale, sinora siamo stati solidi, disciplinati ed abbiamo giocato con sacrificio… Così nascono anche le occasioni e i contropiedi”

BRATISLAVA – La Svizzera sta crescendo, e sinora si è comportata “da grande”. Senza nemmeno forzare troppo i rossocrociati hanno vinto le prime quattro partite del Mondiale, quelle sulla carta più semplici ma che dovevano rappresentare una solida base per gli impegni più duri della fase di qualificazione.

“La partita di mercoledì è stata simile a quella contro l’Austria, abbiamo avuto pazienza e siamo stati disciplinati in difesa”, ci ha spiegato l’ex bianconero Gregory Hofmann. “Dietro Genoni e Berra sono stati solidi, mentre in avanti abbiamo creato tante occasioni, dunque ci sono parecchi elementi positivi in queste prime quattro partite”.

Non avete lasciato alcun punto per strada, è fondamentale…
“Sicuramente queste erano partite che volevamo vincere. Ora sappiamo che arrivano tre avversarie importanti, ma iniziamo a concentrarci sulla sfida di sabato contro la Svezia, poi penseremo alla Russia e alla Cechia. Adesso sarà importante recuperare bene e concentrarci nel migliorare come gruppo, perché sicuramente abbiamo ancora delle cose che possiamo fare meglio”.

L’aspetto evidente da migliorare è il powerplay, che dovrà essere un’arma importante in match tirati e contro le avversarie più forti…
“Sì, dobbiamo migliorare il primo passaggio ed entrare meglio in zona, senza forzare le cose. Una prima semplice ricetta da applicare può essere quella di portare più traffico davanti ai portieri avversari, sinora ci siamo creati diverse occasioni ma i gol stentano ad arrivare, dunque chiaramente c’è qualcosa da migliorare”.

In quattro partite avete subito solo due gol – uno a cinque contro cinque – questa è la base giusta per il proseguo del Mondiale…
“Sicuramente in un torneo del genere la difesa rappresenta una base fondamentale, era ciò che volevamo creare sull’arco dei primi impegni in calendario. Essere disciplinati dietro e bloccare tanti tiri era uno dei nostri obiettivi, sacrificarsi e giocare semplice è importante e sinora non abbiamo concesso molto agli avversari. Con questa attitudine poi nascono anche i contropiedi e occasioni sull’altro fronte”.

La prossima avversaria è la Svezia, un match che nel tempo è diventato speciale…
“Sicuramente è qualche anno che le partite tra Svizzera e Svezia sono molto attese, ma saremo pronti perché vogliamo riuscire a fare punti anche contro di loro. Sappiamo che la Svezia è un pezzo grosso, per questo sicuramente tutti avremo grande voglia di fare molto bene, soprattutto dopo quello che è successo l’anno scorso”.

A livello personale la tua linea con Martschini e Kurashev sta mostrando cose interessanti…
“A tratti giriamo bene, a tratti un po’ meno… Sull’arco delle quattro partite il nostro apporto è stato molto positivo, anche se credo che possiamo tenere ancora un po’ più il disco e creare maggiormente in zona offensiva. Martschini è velocissimo e Kurashev molto intelligente, ma a volte diamo il puck agli avversari un po’ troppo facilmente… Possiamo diventare molto pericolosi muovendo le gambe e tenendo maggiormente il possesso, ma per questo ci vuole un po’ di esperienza – soprattutto per Kurashev – per questo cerchiamo di aiutarci restando positivi”.

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