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Ambrì Piotta

Hofer: “Siamo dei lottatori, continuiamo senza paura perchè la strada è quella giusta”

Hofer è stato sinora il migliore dei suoi, ma non è soddisfatto: “Ho creato tanto ma ho anche sprecato tanto. Troppo. L’attitudine è quella giusta ma devo essere più cinico, c’è ancora tanto su cui lavorare”

AMBRÌ – Di ritorno da Bienne c’era la consapevolezza di poter fare di più, di non aver dato il massimo per venire a capo di un avversario tanto ostico quanto talentuoso. Nella serata in cui la Valascia riabbracciava i playoff dopo 5 anni di assenza, l’Ambrì ha tirato fuori il suo massimo. Certo, il Bienne si è riconfermato solido, cinico e con una garanzia tra i pali, ma l’Ambrì ha dimostrato che c’è e che può giocarsela, e che avrebbe meritato il successo.

“È dura perdere in questo modo, specie se si è stati i migliori in pista”, ha commentato Fabio Hofer, deluso e visibilmente provato dagli sforzi della sfida. “Ci siamo creati molte occasioni da rete ma siamo riusciti a concretizzarne solamente due e in casa non può essere sufficiente, soprattutto se pensiamo alla mole di gioco prodotto. Chiaramente c’è frustrazione, abbiamo davvero dato tanto ma non è bastato. Noi però non ci abbattiamo. Una sconfitta del genere ci può stare, anche se fa male. Ora tocca a noi rialzarci immediatamente e presentarci a Bienne con la stessa attitudine mostrata davanti ai nostri tifosi”.

Rispetto a Gara 1 abbiamo visto una partita radicalmente diversa, avete dato tutto e, soprattutto, avete davvero dimostrato di potervela giocare…
“Effettivamente se paragoniamo le due sfide la differenza che emerge è piuttosto evidente. In Gara 2, forse spinti dal nostro pubblico, siamo riusciti ad esprimerci con maggiore leggerezza e ad essere dominanti sul ghiaccio. Trovo che abbiamo gestito molto bene l’inerzia della sfida per tutti i sessanta minuti e che sia mancato quel pizzico di fortuna in alcune situazioni. Prima o poi però la ruota gira. Dobbiamo continuare ad esprimerci in questo modo, senza paura e con la voglia di conquistare un successo in questa serie, perché la strada intrapresa è quella giusta e questo è sotto gli occhi di tutti”.

Dopo un primo periodo dominato, in entrata di secondo è arrivata la rete di Fuchs che avrebbe potuto tagliarvi le gambe. Per qualche minuto avete subìto il colpo ma poi siete tornati a spingere. Anche a livello mentale avete dimostrato di esserci…
“Siamo una squadra di lottatori, lo abbiamo dimostrato per gran parte della regular season e martedì sera, in un contesto diverso, lo abbiamo riconfermato. Statisticamente quando subiamo per primi finiamo per perdere le partite… Quando è arrivata la loro rete ci siamo contratti, è vero, ma col passare dei minuti questa tensione è andata scemando e attraverso il pattinaggio e l’intensità siamo riusciti a riportare il momentum a nostro favore. Siamo una squadra che non si arrende e aver avuto quella reazione dopo la prima rete è positivo, perché abbiamo dimostrato che nonostante le difficoltà noi ci siamo e che daremo loro del filo a torcere fino alla fine”.

In entrambe le sfide sei riuscito a mettere moltissima energia in ogni cambio. Con la tua linea avete creato tanto, ed è pure arrivata la tua ennesima rete in superiorità numerica…
“Ho creato tanto ma ho anche sprecato tanto. Troppo. Torno a ribadire quanto detto prima, una rete non basta se si considera la mole di gioco e le occasioni create. Non posso essere soddisfatto, c’è molto su cui devo ancora lavorare. L’attitudine è quella giusta ma devo essere più cinico. Esattamente come i ragazzi cerco di non abbattermi continuando a lavorare duramente, cambio dopo cambio. Prima o poi anche Hiller commetterà qualche insicurezza e allora noi saremo pronti ad approfittarne”.

A proposito di Hiller, avete messo pressione su di lui e siete riusciti a superarlo con due gol “sporchi”. Sembra che deviazioni e rebound siano gli unici modi per farlo e ora voi avete trovato la ricetta…
“Abbiamo tirato tanto ma si è dimostrato nuovamente solidissimo. A differenza di Gara 1 abbiamo cercato di generare molto più traffico davanti a lui e finalmente Kuba è riuscito a batterlo con una bella deviazione. Anche in questo senso, però, possiamo migliorare. Manca ancora qualcosa – forse un pizzico di convinzione e di furbizia – ma siamo vicini. Dobbiamo costringere Hiller a concedere molti più rebound e allora ci metteremo nella condizione di realizzare con maggiore facilità. Dobbiamo insistere ed è ciò che faremo giovedì. Non vediamo l’ora di rifarci”.

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