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Hockey Movies: Miracle, l’incredibile storia della vittoria a Lake Placid

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MIRACLE

Regia: Gavin O’Connor

Anno: 2004

Attori principali:
Kurt Russell, Patricia Clarkson, Nathan West

Durata: 135 min.

Lingua: italiano

L’estate è sempre un periodo particolare per gli appassionati di hockey che, nonostante le notizie di mercato e a qualche discussione in merito alla prossima stagione, finiscono inevitabilmente per sentire la mancanza del loro sport preferito.

Su HSHS cercheremo nel mese di luglio di ingannare l’attesa proponendovi una serie di articoli dedicati ad alcuni interessanti film e documentari  a tema hockeyistico. Il nostro consiglio è naturalmente quello di andare poi a gustarsi il tutto in prima persona!


Il motivo per cui ci si inizia ad appassionare ad uno sport è raramente lo sport in sé, quanto piuttosto il coinvolgimento emotivo che questo implica. Sono poi alcune, fondamentali partite – o addirittura alcuni momenti in esse – che ci conquistano completamente. Uno dei momenti più appassionanti e più importanti non solo per l’hockey, ma per lo sport in generale, sono gli eventi narrati nel film “Miracle”.

Il film comincia con il colloquio di lavoro di Herb Brooks (interpretato da Kurt Russell), allenatore della squadra di hockey dell’Università del Minnesota ed aspirante coach della Nazionale olimpica degli Stati Uniti. Il colloquio ha luogo alcuni mesi prima dell’inizio delle Olimpiadi invernali di Lake Placid nel 1980.

Ai tempi la NHL non si fermava per le Olimpiadi ed i giocatori che indossavano la maglia a stelle e strisce erano selezionati tra le squadre universitarie.

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Brooks ottiene il lavoro ed i suoi metodi insoliti si fanno subito notare durante i tryouts, quando al termine del primo giorno completa una lista dei 26 giocatori selezionati senza neppure consultarsi con il resto degli scout. Tra questi giocatori, soltanto venti faranno parte della squadra olimpica.

Gli allenamenti si rivelano sin da subito molto duri e Brooks si aspetta il meglio da ogni singolo giocatore. Esemplare in questo senso è una delle scene più celebri del film, in cui al termine di una mediocre partita pareggiata contro la Norvegia, Brooks obbliga i suoi giocatori a svolgere un’estenuante allenamento fino a sfinirli completamente.

Tre giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi, gli Stati Uniti giocano un’amichevole contro quella che gli esperti reputano la più forte squadra nazionale di hockey al mondo: l’Unione Sovietica. La partita è a senso unico e termina 10-3 per i sovietici. Un segnale non proprio incoraggiante considerando l’inizio imminente del torneo, ma Brooks riesce a motivare efficacemente i suoi giocatori, che inanellano una serie di vittorie che li conduce in semifinale proprio contro l’Unione Sovietica.

È in questo momento cruciale del torneo che i giovani statunitensi si trovano a dover giocare la miglior partita della loro vita. Davide contro Golia, Capitalismo contro Comunismo, una partita ricca di significati non solo sportivi che la storia finirà per soprannominare “Miracle On Ice”.

'Miracle"

L’obiettivo primario del regista Gavin O’Connor è stato chiaro sin dall’inizio della pre-produzione: raccontare la storia della Nazionale olimpica di hockey del 1980 restando il più fedele possibile alla realtà. Durante le audizioni degli attori, sono state predilette le capacità sportive, piuttosto che quelle recitative per scegliere gli interpreti che avrebbero ricoperto i ruoli dei giocatori.

O’Connor ha pensato che fosse più semplice insegnare ad un giocatore di hockey a recitare piuttosto che viceversa. Una volta scelti, gli attori hanno dovuto sottoporsi ad un camp di allenamento della durata di sei settimane per essere pronti fisicamente per le impegnative riprese del film e per imparare a giocare con l’equipaggiamento di quegli anni.

Kurt Russell è stato scelto per interpretare il leggendario allenatore Herb Brooks. La scelta è ricaduta su di lui anche per via del suo passato da sportivo. Russell ha preso molto seriamente il suo ruolo ed ha cercato di diventare Herb Brooks sotto ogni aspetto. Per fare un esempio, ha imparato a scrivere con la mano sinistra perché Brooks, contrariamente a Russell, era mancino.

La grande cura per i dettagli si riflette in tutti gli aspetti del film, dalle scenografie, ai dialoghi ad ovviamente le azioni delle partite. Diversi ex giocatori ed esperti di hockey sono stati coinvolti per accertarsi che il film fosse un’accuratissima rappresentazione degli eventi.

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La sceneggiatura utilizzata durante le riprese è stata opera di Mike Rich, che però ne ha perso ogni diritto in favore di Eric Guggenheim, che ne aveva scritto una versione preliminare. A seguito di una diatriba perpetrata dalla W.G.A. (Writers Guild of America) il solo Guggenheim figura come autore della sceneggiatura.

La partita contro l’Unione Sovietica è stata filmata al PNE Agrodome di Vancouver, stadio in cui quasi vent’anni prima è stato girato un altro film che ritrae lo scontro sportivo tra Stati Uniti ed Unione Sovietica: “Rocky IV”, che mette in scena il combattimento tra Rocky Balboa e Ivan Drago.

“Miracle” è un ottimo film sportivo che fa della trasposizione accurata degli eventi narrati e del coinvolgimento emotivo i suoi punti di forza. È una celebrazione di uno dei momenti più memorabili dello sport statunitense.

Tuttavia, per fare ciò i rivali sovietici sono stati relegati ad un ruolo marginale, seppure siano i principali antagonisti della vicenda. Per saperne di più sul loro percorso verso le olimpiadi del 1980 e sull’hockey sovietico in generale vi consigliamo l’eccellente documentario “Red Army”. Potete leggere la sua scheda di presentazione cliccando qui.


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Laureato con un Master in Filmmaking presso la New York Film Academy, Lorenzo si occupa delle presentazioni di film e documentari.

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