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Hockey movies: Goon, il primo capitolo in attesa del seguito

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GOON

Regia: Michael Dowse

Anno: 2011

Attori principali:
Seann William Scott, Jay Baruchel, Alison Pill

Durata: 92 min.

Lingua: inglese, italiano

La figura del cosiddetto Goon è senza dubbio quella che ha ispirato il maggior numero di film dedicati all’hockey su ghiaccio. L’ultimo in ordine di tempo è la commedia intitolata appunto “Goon” e diretta da Michael Dowse.

Il film ha come protagonista il personaggio di Doug Glatt, interpretato da Seann Wiliam Scott. Doug è un buttafuori di origine ebraica dalla modesta intelligenza che non ha ancora trovato il suo scopo nella vita.

Questo fino a quando non si ritrova ad una partita amatoriale di hockey con il suo amico Pat (Jay Baruchel) ed una rissa sul ghiaccio degenera fino a coinvolgere anche gli spettatori sulle tribune. L’allenatore della squadra di casa lo nota e decide di dargli un’opportunità.

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Doug si presenta agli allenamenti senza neppure sapere pattinare, riesce però a guadagnarsi un posto in squadra proprio grazie alla sua abilità nelle risse. Dopo essersi fatto notare a livello amatoriale, viene ingaggiato dagli Halifax Highlanders per fornire protezione sul ghiaccio alla loro superstar Xavier Laflamme (Marc-André Grondin) che sembra non essersi ripreso psicologicamente da un infortunio di gioco.

Doug fa il suo dovere e riesce a farsi rispettare anche in una lega tecnicamente superiore. Laflamme invece continua a non brillare e preserva anche con i suoi comportamenti autodistruttivi fuori dal ghiaccio. Nel frattempo Doug inizia a frequentare una ragazza già impegnata di nome Eva (Alison Pill).

Le situazioni degenerano e raggiungono il loro apice quando Doug deve fronteggiare il Goon più temuto della lega, Ross “The Boss” Rhea (Liev Schreiber).

Il film, sebbene diretto da Michael Dowse, è un progetto nato dalla passione dell’attore e sceneggiatore canadese Jay Baruchel, che lo ha scritto e prodotto oltre ad aver interpretato il personaggio di Pat. Baruchel è cresciuto a Montréal e nella sua famiglia si sono sempre considerati i combattimenti come parte integrante dell’hockey. Appena ha cominciato ad avere successo ad Hollywood, ha colto l’occasione per realizzare questo progetto.

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“Goon” è basato sulla carriera del giocatore Doug Smith, e più precisamente sul libro da lui scritto in collaborazione con Adam Frattasio intitolato “Goon: The True Story Of An Unlikely Journey Into Minor League Hockey”.

Per molti versi, “Goon” è l’erede cinematografico di “Slap Shot”: infatti i due film hanno in comune lo sport trattato (l’hockey), il tema principale (le risse) ed il genere (la commedia). Entrambi inoltre hanno ricevuto una R (Restricted) dalla M.P.A.A. per via del linguaggio volgare e della violenza esplicita.

Le somiglianze però terminano qui, perché “Goon” è inferiore sotto tutti gli altri aspetti. Innanzitutto non può vantare un attore del carisma di Paul Newman tra i protagonisti. Le volgarità sembrano poi spesso gratuite e non motivate dal contesto. Soprattutto il personaggio di Pat risulta troppo sopra le righe e scurrile, con il risultato di non essere mai realmente divertente.

Inoltre il film ha un buon realismo fino alla parte finale, quando inizia a prendersi qualche licenza cinematografica di troppo per poter portare il protagonista al suo punto più basso prima del climax. Queste scene faranno sicuramente storcere il naso ai puristi dell’hockey su ghiaccio, perché sono tutt’altro che verosimili.

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Nel film compaiono alcuni ex giocatori come Mike Ricci e Georges Laraque. Inoltre molti avvenimenti rappresentati in “Goon” fanno esplicitamente riferimento ad eventi realmente accaduti. Ad esempio, la scena in cui Ross Rhea piange durante una conferenza stampa è un riferimento a Todd Bertuzzi che, quando giocava per i Vancouver Canucks, colpì alla testa Steve Moore dei Colorado Avalanche, terminandone di fatto la carriera.

Bertuzzi, dopo aver ricevuto una lunga squalifica ed una multa molto salata, si presentò in sala stampa in lacrime scusandosi per l’intervento.

“Goon” ha avuto un incasso modesto poco inferiore ai sette milioni di dollari, magari anche a causa della distribuzione limitata. Ciononostante, gli appassionati di hockey lo hanno generalmente apprezzato e negli anni successivi è riuscito a crearsi un buon seguito.

È bastato questo a Jay Baruchel per mettere in cantiere il seguito che è attualmente in produzione in Canada ed uscirà nel 2016 con il titolo “Goon: Last of the Enforcers”.

“Goon” è un film tutto sommato godibile che è in grado di strappare qualche risata nonostante i suoi difetti, e per questo motivo potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata per una torrida serata estiva.

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Laureato con un Master in Filmmaking presso la New York Film Academy, Lorenzo si occupa delle presentazioni di film e documentari.

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