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Lugano

Hirschi: “Fa male finire così, ma al Lugano devo tantissimo”

LUGANO – Più di 700 partite tra regular season e playoff in LNA, due Mondiali giovanili, tre con la massima rappresentativa rossocrociata, un’edizione dei Giochi Olimpici.

Dall’Emmental al Sottoceneri, il passo di Steve Hirschi a poco più di 20 anni fu uno di quelli importanti, e portò il difensore bernese a scrivere una pagina importante dell’Hockey Club Lugano (correlata da un titolo svizzero) fatta di 14 stagioni in maglia bianconera, 5 delle quali con la “C” di Capitano sul petto.

Alle 23:25 di giovedì, alla parata di Genoni sull’ultimo rigore di Lapierre, la carriera di “Stevie” si è conclusa, lasciando il numero 8 tra la delusione della sconfitta, il ricordo di tante battaglie in bianconero e il pensiero di un nuovo capitolo della propria vita da cominciare: “In questo momento, pochi minuti dopo la fine della partita, non riesco ancora a capire fino in fondo la situazione, la sconfitta fa male e va assimilata con la consapevolezza di aver dato tutto. Ora ho ancora l’adrenalina addosso, probabilmente solo nei prossimi giorni mi renderò conto delle mie emozioni”.

Il Lugano esce dai giochi per il titolo dopo quella che è stata probabilmente una delle sue migliori prestazioni nei playoff, uno sforzo collettivo che però non è bastato a portare gli orsi a Gara 6: “So che abbiamo dato tutto, sia a livello individuale che di squadra, non credo fosse possibile fare di meglio in questo senso. Il Berna ha avuto quel qualcosa in più per batterci, soprattutto in difesa e davanti a Genoni e gli va dato atto di questo”.

La stagione dei bianconeri in fondo è cominciata veramente poco prima dei playoff, con l’arrivo di Ireland. Come giudica Hirschi queste ultime settimane dei bianconeri, caratterizzate anche dal colpo messo a segno contro i Lions?

“Contro gli ZSC Lions abbiamo giocato veramente compatti, un po’ come ha saputo fare il Berna contro di noi in queste ultime partite, mentre in questa semifinale abbiamo lasciato qualcosa in più all’avversario. Credo che soprattutto in Gara 2 e 3 non abbiamo mostrato quelle qualità che ci avevano permesso di battere gli zurighesi, ma bensì lo ha fatto il Berna contro di noi”.

Tornando alla carriera del difensore, Greg Ireland ha speso parole di elogio per il numero 8, affermando che lui rappresenta l’identità di tutto un club: “Sono bellissimi complimenti, lo ringrazio per questo. Io so di aver dato tanto a questo club, a volte anche un po’ troppo (ride, ndr) rimettendoci la salute. Per me dare tutto ogni volta che scendevo sul ghiaccio è stata una cosa ovvia sin dall’inizio per ciò che significava indossare questa maglia, e negli anni ho visto con cosa ha potuto ripagarmi il Lugano. Mi hanno aspettato con pazienza dopo quegli anni resi difficili dagli infortuni, gli devo moltissimo per la carriera che ho avuto”.

Ora inizia ufficialmente un nuovo capitolo della carriera e della vita per Hirschi, un passo importante fatto dopo una lunga e difficili riflessione: “È stata una decisione difficile, ma visto quello che ho passato credo sia meglio smettere oggi che doverlo fare per motivi di salute. Sto bene, e va bene così”, ha concluso l’ex capitano, con la sincerità e la semplicità che lo hanno sempre contraddistinto.

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