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Interviste

Habisreutinger: “Stiamo lavorando. In contatto con Hofmann, saremo onesti dalle due parti”

Il DS si è espresso su diversi argomenti: “Non vediamo perché cambiare il numero di stranieri nel campionato svizzero. Sul piano dei rinnovi siamo al lavoro con alcuni giocatori, comunicheremo quando sarà il momento”

LUGANO – Dopo un inizio di stagione oltremodo complicato, il Lugano lo scorso weekend era riuscito a trovare due vittorie cruciali nella doppia sfida contro il Davos.

Successi che apparentemente hanno fatto molto bene ai bianconeri, capaci pure di imporsi pure martedì sera. Una vittoria con un valore ancora più grande, visto che è stata ottenuta contro il Berna secondo in classifica.

“È bello essere riusciti a confermarci dopo le due partite contro il Davos”, ci conferma il direttore sportivo Roland Habisreutinger. “Abbiamo vinto quei due match, ma non sapevamo ancora dove ci trovavamo veramente e penso che la reazione della squadra martedì sera, soprattutto nel secondo tempo, sia stata positiva. Il periodo centrale è stato sicuramente uno dei migliori che abbiamo giocato fino ad ora in questo campionato”.

L’unica nota dolente della serata è stato ancora il powerplay… Come spiegare queste difficoltà, che non sembrano diminuire?
“Credo ci sia anche un fattore mentale. Più tu come giocatore realizzi che il powerplay non funziona, più vuoi fare qualcosa extra, e ogni volta che fai qualcosa extra, cinque tuoi compagni – incluso il portiere – non sanno esattamente cosa succederà in quel momento. Penso che quando i ragazzi cominceranno a fidarsi del loro compagno sul ghiaccio e ad attenersi al piano che hanno, funzionerà anche il powerplay. Contro il Berna è già positivo che l’entrata in zona offensiva abbia funzionato, mentre per quanto riguarda il piazzarsi nel terzo solo nell’ultimo periodo si è visto qualcosa, ma miglioreremo anche sotto questo aspetto”.

Il 14 novembre si terrà la votazione per alzare da 4 a 6 il numero di stranieri… Qual è la posizione del Lugano?
“Dal nostro punto di vista, non vediamo perché nell’hockey svizzero si debba cambiare il numero di stranieri che abbiamo in questo momento”.

La stagione scorsa a fine ottobre avevate già comunicato quasi tutti i rinnovi, mentre quest’anno non si è ancora sentito nulla… State aspettando l’esito del voto per decidere come muovervi?
“Chi l’ha detto che non abbiamo ancora rinnovato con nessuno? Non aver ancora rinnovato o non averlo ancora comunicato sono due cose diverse. Comunque sicuramente c’entra anche la votazione, stiamo lavorando con alcuni giocatori e quando sarà il momento giusto di comunicarlo, lo faremo. Fino a lì, lavoreremo”.

Per tutto l’ambiente bianconero il rinnovo più atteso è quello di Hofmann… Quali sono le sensazioni? C’è fiducia che possa rimanere?
“Siamo in contatto con Hofmann, ma sicuramente fino ad ora era importante che si concentrasse sul bene della squadra. Comunque appunto, siamo in contatto, ma non saprei bene cosa rispondere se mi si chiede se sono fiducioso o meno. La decisione finale non dipende sicuramente da noi. Vogliamo tenerlo, ma capisco la sua posizione… Più che essere onesti dalle due parti non possiamo fare”.

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