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Ambrì Piotta

Guerra: “Ho ritrovato delle energie che mi ero dimenticato di avere, sono pronto per l’Ambrì”

Il tre volte campione svizzero è ritornato in Ticino: “Provo molto orgoglio a vestire i colori biancoblù, anche se per ora si tratta solo della maglia d’allenamento. Voglio godermi al massimo questa avventura”

BIASCA – Alla ripresa degli allenamenti in casa Ambrì Piotta i volti nuovi erano diversi, ma tra di loro c’era anche un gradito ritorno a casa. Dopo nove stagioni passate lontane dal Ticino, il difensore Samuel Guerra è tornato a sud del Gottardo, dopo aver concluso la passata annata da vincitore con gli ZSC Lions.

“Ad Ambrì ho trovato un gruppo molto motivato e già piuttosto unito, questo nonostante siano i primi allenamenti assieme”, ci ha spiegato il sorridente 25enne. “Si nota subito di essere in una squadra in cui a tutti piace lavorare… Gli allenamenti che ci aspettano saranno duri, ma tutti danno il 100% e si rende le cose divertenti”.

Samuel Guerra, che effetto fa tornare in Ticino e vestire nuovamente biancoblù?
“Ci pensavo proprio prima dell’inizio dell’allenamento, quando ci sono state consegnate le magliette dell’Ambrì… Mi è ritornata quella sensazione d’orgoglio che si prova nell’indossare i colori di una squadra che si ha sempre amato. È molto strano, ma voglio godermi al massimo l’esperienza biancoblù. Attualmente non ci penso troppo, anche perché non siamo ancora sul ghiaccio, ma già ora sono molto orgoglioso di indossare anche solo la tenuta da allenamento… Immaginate come mi sentirò una volta che porterò la divisa da gioco”.

Solamente alcune settimane fa hai alzato la coppa alla Resega… È difficile cambiare capitolo così velocemente?
“Non credo sia difficile, ma bisogna essere capaci di farlo. In questo senso lavoro da tempo con un mental coach, che mi aiuta nelle varie decisioni e situazioni nella mia carriera. Così facendo sono riuscito anche a godermi fino all’ultimo l’esperienza a Zurigo, ma la settimana successiva la vittoria ho chiuso il capitolo – senza naturalmente cancellarlo -, ho girato pagina ed ora sono pronto con tutte le mie energie ad iniziare l’avventura con l’Ambrì”.

In carriera hai collezionato diversi successi, ma l’ultimo sembra particolarmente significativo per la tua crescita…
“Finora ho vinto tre titoli, ed ognuno per me ha rappresentato qualcosa di molto importante. Per quanto concerne l’ultimo, tutti i playoff mi hanno dato molta energia, questo nonostante l’ultima stagione sia stata parecchio difficile per me. Diciamo che a Zurigo mi hanno reso la vita un po’ complicata, prendevano decisioni che tutt’ora non riesco a comprendere, ma nei playoff ho potuto giocare ed ho dimostrato quello che valgo… Questo mi ha ridato quell’energia che non avevo perso, ma che avevo un po’ dimenticato di avere. Vedo comunque gli anni all’Hallenstadion come un’esperienza in più e un bagaglio da portare con me”.

Ad Ambrì trovi una realtà sicuramente diversa, dove avrai un ruolo molto più centrale…
“Ho davvero tantissima voglia di giocare, e questa sicuramente è una cosa che mi aiuterà molto. Nell’immediato non penserò però a quello che sarà il mio ruolo, sono qui per aiutare la squadra e ognuno ha un compito importantissimo… Così deve essere, perché è l’unico modo per raggiungere i risultati che vogliamo. Ho esperienza, ho vissuto tante cose in carriera e sicuramente mi metterò a disposizione per aiutare chi ha bisogno, oppure chi dovrà tirare il gruppo”.

Le cose per te saranno diverse sin da subito, visto che ad Ambrì non si lavora come a Zurigo…
“Esatto. Ricordo che quando ero arrivato ai Lions avevo avuto un po’ di difficoltà nell’adeguarmi al loro stile di allenamenti, mentre quello che mi piace ad Ambrì è che non bisogna pensare troppo. Sinora ho notato che l’unica cosa davvero importante in biancoblù è impegnarsi al 100%… Gli esercizi sono semplici e ci sono tanti momenti di gioco. In fin dei conti siamo dei giocatori di hockey, e stare giorno e notte attaccati ad un computer per allenarsi non è propriamente la mia filosofia. Per questo in biancoblù mi son trovato da subito molto bene, ci si allena in maniera semplice e dura, ed inoltre posso tornare a correre in montagna, esercizio faticoso ma che mi mancava molto”.



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