Social Media HSHS

Coppa Spengler

Giroux: “È un torneo difficile, ottimo per mettermi in mostra”

DAVOS – Atteso ogni anno ad essere tra le protagoniste del torneo, il Team Canada non sta sicuramente deludendo le aspettative alla Coppa Spengler di Davos, dato che la selezione di Guy Boucher è già qualificata per la semifinale ed è l’unica squadra ad aver vinto entrambi i match disputati.

Un buon momento lo sta vivendo anche l’attaccante dell’Ambrì Piotta, Alexandre Giroux, in gol in maniera decisiva lunedì sera dopo aver messo a segno 15 punti nelle ultime 15 partite disputate con i biancoblù.

Alexandre Giroux, seconda vittoria in altrettante partite, un solo gol subito, qualifica per la semifinale e a livello personale hai firmato la rete decisiva… Insomma, tutto sta andando bene…
“Sì, tutti si stanno attenendo al gameplan. Abbiamo una precisa struttura nella zona neutra e così facendo cerchiamo di non concedere troppe occasioni agli avversari… Tutti i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro in queste prime due partite del torneo”.

La Coppa Spengler è sempre una bella occasione per passare del tempo con la famiglia… Nei stai approfittando?
“Sì assolutamente, mio padre e mia madre sono venuti apposta dal Canada per vedermi giocare, e questo è molto bello. Naturalmente con me a Davos ci sono anche mia moglie e mia figlia, è divertente essere qui in questo periodo dell’anno ed è bello farlo in compagnia dei propri cari”.

La Spengler è trasmessa in diretta anche in Canada e Stati Uniti… Questo può essere un fattore che aumenta la pressione per voi?
“No, non credo. Anzi, è più divertente sapendo che amici e famigliari che sono a casa possono vedermi giocare, visto che non hanno occasione di farlo quando scendo in pista con l’Ambrì. Naturalmente è una cosa positiva anche per tutti gli appassionati di hockey e per i fans del Team Canada, sicuramente è bello per loro poter vedere queste partite durante il periodo natalizio”.

Sei alla tua terza Coppa Spengler, ma non l’hai mai vinta… Pensi che questa sia la volta buona?
“La strada è ancora lunga. Questo è un torneo difficile da vincere, negli ultimi due anni abbiamo perso in entrambe le occasioni per 6-5 contro il Ginevra ed ora proseguiamo pensando ad una partita alla volta… È una cosa scontata da dire, ma è davvero così. Tutto può succedere, in gara ci sono sei buone squadre e speriamo di andare il più lontano possibile. Sinora è andato tutto bene”.

Ad Ambrì, Kossmann ama cambiare spesso le linee… Ora ti trovi invece a giocare con D’Agostini e Lombardi, è difficile per te adattarsi così spesso a nuovi compagni?
“Non direi. Ad Ambrì abbiamo un ottimo gruppo e tutti possono giocare bene in diverse combinazioni. In questa occasione il coach mi ha messo in linea con i due giocatori del Ginevra e credo che abbiamo fatto un buon lavoro sinora, ci siamo costruiti diverse occasioni da rete”.

Come di consueto durante la Spengler a Davos ci sono tanti agenti e DS… Credi che il tuo futuro possa decidersi in questi giorni?
“Non so se si deciderà, ma ovviamente dò il meglio per mostrare di cosa sono capace… Visto che ci sono così tante persone che guardano, sicuramente questa è un’ottima occasione per mettersi in mostra. Sono però sicuro che chi di dovere è cosciente anche di cosa faccio con l’Ambrì, ma indubbiamente la Spengler è una chance per dimostrare il proprio valore sia come squadra che come singolo, giocando con giocatori provenienti da squadre diverse e mostrando l’alchimia che si può avere con loro”.

Ora avrete un giorno di pausa… Cosa migliorare in vista della semifinale?
“Penso che dobbiamo continuare ad essere concreti, senza voler strafare. Tutti abbiamo un ruolo preciso in questa squadra, ma non abbiamo mai giocato assieme e dunque dobbiamo fare della semplicità la nostra parola d’ordine. Bisogna lasciare che siano gli avversari a fare gli errori, e non essere noi a commetterne… Se riusciremo a farlo, avermo delle buone possibilità di avanzare”.

Click to comment

Altri articoli in Coppa Spengler