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Ambrì Piotta

È un Ambrì sempre più solido, Plastino firma la vittoria!

I biancoblù hanno fornito una bella prova collettiva, solida ed ordinata. Buona la sfida del difensore italiano, che con un gol in powerplay ha deciso il match

È un Ambrì sempre più solido, Plastino firma la vittoria!

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AMBRÌ – FRIBORGO

2-1

(1-0, 0-0, 0-1; 0-1)

Reti: 9’06 Bianchi (Fora, Gautschi) 1-0, 50’25 Stalder (Schmutz, Sprunger) 1-1, 62’46 Plastino (Taffe, Emmerton) 2-1

Note: Valascia, 4’628 spettatori. Arbitri Dipietro, Wiegand; Kovacs, Wüst
Penalità: Ambrì 4×2′ + 1×10′ (Mazzolini) 1 x rigore (Ngoy), Friborgo 5×2′

AMBRÌ – Inizia ad impressionare, questo Ambrì Piotta. Dopo un inizio di campionato tra alti e bassi e lo “schiaffo” ricevuto una manciata di partite fa a Zurigo, i biancoblù hanno trovato una solidità di squadra che ha per certi versi dell’incredibile, e che anche venerdì sera a permesso ai ragazzi di Cereda di affrontare il Friborgo con un assetto pressoché perfetto.

Con un Conz in ottima forma ed una solidità di difensiva che appare ben registrata – subire soli tre gol nelle ultime quattro partite non è un caso – la squadra biancoblù sta trovando la quadratura del suo cerchio, a cui manca ora “solamente” un po’ di concretezza in più sul fronte offensivo per riuscire a chiudere le partite quando si potrebbe e dovrebbe farlo.

Anche contro il Gotteron i biancoblù hanno infatti a lungo litigato con quel gol che avrebbe cambiato i connotati della sfida – in questo caso il 2-0, contro il Berna sarebbe stato ottenere il punto d’apertura – ed hanno finito col rischiare di pagare caro alcune opportunità sprecate. Il gol di Plastino all’overtime ha fatto esplodere la Valascia ed è arrivato come una sorta di liberazione, dopo che la sfida era vistosamente cambiata nel momento in cui Stalder ha infilato l’1-1 ad una decina di minuti dalla terza sirena.

All’episodio è infatti seguito l’unico vero momento di difficoltà per l’Ambrì Piotta, che ha incassato il colpo (anche psicologico) di non essere riuscito a mantenere inviolata la propria porta, questo nonostante l’ottimo Conz avesse anche parato un rigore a Schmutz qualche minuto prima.

I brividi vissuti nel finale – quando il proverbiale rimbalzo sbagliato avrebbe potuto regalare la vittoria ai dragoni – sono però stati praticamente gli unici per i tifosi biancoblù, che nel complesso hanno assistito ad una partita giocata dall’Ambrì Piotta con una solidità da applausi. La squadra di Cereda è infatti talmente unita e coinvolta da mandare quasi in secondo piano il singolo, per elevare ad elemento fondamentale un collettivo che gioca con quattro linee capaci di portare tantissima energia.

Il periodo migliore per i ragazzi di Cereda è probabilmente stato quello iniziale, contraddistinto dal primo gol stagionale di Bianchi, ma anche da una corposa serie di altre opportunità, da cui l’eccentrico Brust è riuscito a salvarsi al cospetto dei vari Zgraggen, Lauper e Taffe. Ne è poi seguita una partita intelligente da parte dei padroni di casa, in cui è venuto a galla un ottimo boxplay ed in parte giocata quasi come se la squadra in trasferta fosse l’Ambrì, che si è preoccupato principalmente di far uscire in maniera pulita il disco dal proprio terzo per poi ripartire quando se ne presentava l’opportunità.

Il Friborgo ha così potuto controllare le iniziative ma mai realmente la partita, anche perchè i biancoblù sono stati bravi a tenere sotto controllo gli uomini migliori schierati da Mark French, tecnicamente dotatissimi ma venerdì sera limitati nella loro efficacia. Si è addirittura arrivati ad un punto in cui si era quasi convinti che Conz avrebbe festeggiato il secondo shutout stagionale, perché nel terzo tempo il Gotteron ha visto le sue occasioni nascere da episodi piuttosto sporadici.

Rientrano in questa categoria il rigore provocato da Ngoy, qualche disco gestito ancora malamente da Jelovac, ed il gol infine trovato da Stalder, nato da un tiro senza troppe pretese nel traffico che si è infilato nella gabbia di Conz. Stavolta però il powerplay ha saputo decidere la sfida in favore dei biancoblù, con Plastino che ha lasciato partire un bel tiro al volo che rappresenta sostanzialmente il suo primo gol in biancoblù, dopo quello ottenuto a porta sguarnita a Kloten su “regalo” di D’Agostini.

Il difensore italiano ha giocato una delle sue migliori partite, ma è come detto dal punto di vista collettivo che l’Ambrì Piotta riesce a convincere, ed il lavoro di Cereda in questo senso è evidente. L’allenatore sta riuscendo a valorizzare al massimo la rosa a sua disposizione, ed il risultato sta diventando una squadra che – in tutti i suoi limiti – è sempre più difficile da affrontare.

Di tempo di guardarsi allo specchio però non ce n’è. Domenica alla Valascia arriverà il Berna per un match di Coppa Svizzera che si preannuncia interessante, mentre martedì l’Ambrì sarà ospite del Langnau in una sfida che rappresenterà un nuovo test di maturità per il gruppo.


IL PROTAGONISTA

Nick Plastino: Il difensore è l’uomo in cui Cereda ripone maggior fiducia, come testimoniano i quasi 25 minuti giocati dell’ex Slovan Bratislava. Pian piano l’italiano sta uscendo dal guscio, e al “compitino” eseguito in maniera pulita sta aggiungendo gradualmente degli elementi di gioco dal maggior impatto.

Venerdì sera lo si è visto, con diversi tiri in porta – tra cui quello vincente – ed alcune interessanti proiezioni offensive, su tutte quella non capitalizzata da Lauper nel primo tempo.


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HIGHLIGHTS

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