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Lugano

È già spettacolo tra Lugano e Berna, Gara 1 ai bianconeri!

LUGANO – BERNA

5-4

(2-0, 2-3, 1-1)

Reti: 5’44 Klasen (Chiesa, Pettersson) 1-0, 17’43 Klasen (Pettersson, Brunner) 2-0, 23’26 Untersander (Roy, Ebbett) 2-1, 26’25 Conacher (Ebbett, Roy) 2-2, 30’24 Untersander (Roy, Ebbett) 2-3, 38’47 Brunner (Martensson, Klasen) 3-3, 39’58 Brunner (Martensson, Pettersson) 4-3, 47’06 Scherwey (Plüss, Stepanek) 4-4, 50’16 Hofmann (Bertaggia) 5-4

Note: Resega, 7’800 spettatori (tutto esaurito). Arbitri Vinnerbrg, Wiegand; Borga, Kaderli
Penalità: Lugano 6×2′, Berna 6×2′

LUGANO – Che la squadra di Shedden abbia degli attributi d’acciaio lo si sapeva, altrimenti non sarebbe mai arrivato al punto di giocarsi il titolo. Ma ancora una volta i bianconeri lo ribadiscono in una Gara 1 pazza, spettacolare, ricca di ribaltamenti e colpi di scena, la migliore pubblicità per il campionato svizzero.

Con le due squadre confermate quasi in toto dopo le rispettive semifinali – assente Kienzle per il Lugano – Shedden e Leuenberger si sono sfidati a viso apertissimo, senza risparmiare i colpi e senza paura, d’altra parte questa è la finale, e giocarla per giocarla sarebbe impensabile. Grande attitudine vista in pista sin dai primi minuti, ritmo, energia, intensità, tutti fattori che però portano inevitabilmente agli errori.

Bravo il Lugano a sfruttarli in un bel primo tempo, con un Klasen di un altro pianeta, anzi, in veste di demone tra le maglie della difesa bernese. Lo svedese aveva tracciato la via, facendo vedere i limiti della difesa degli orsi, in difficoltà se presa in velocità sui vari Helbling e Randegger, ma è anche una difesa capace di rilanciare con grande velocità e su qualche contropiede il Lugano ha ballato parecchio.

Ha ballato ancor di più sui power play degli orsi – di un altro livello rispetto anche a quello ginevrino – capitolando nel secondo periodo fino ad arrivare sotto per 2-3. Quel momento sembrava figlio di un altro braccino corto, con Blum e compagni abilissimi nel spingere i bianconeri all’errore in zona neutra e a sovrapporre un difensore nello slot, e per un buon quarto d’ora gli uomini di Shedden sono stati in difficoltà.

Però, un’altra peculiarità del Lugano da playoff è stata fin qui la capacità di sfruttare le occasioni quasi al massimo della resa, cosa confermata dalla doppietta di Brunner tra il 38’47” 3 il 39’59” (roba già vista….vero Klasen?) che ha riportato sotto gli increduli bernesi.

Increduli perché il fin lì vantaggio ospite era tutt’altro che frutto del caso, e quella doppietta del numero 98 era chiaro a tutti che avesse un peso specifico decisamente importante. Non tanto – o solamente – ai fini del risultato, perché il Berna è riuscito a pareggiare una nuova volta con Scherwey nel terzo periodo, ma soprattutto da quella del morale, ribaltatosi tra un fronte e l’altro.

Il Lugano ha scacciato la paura, il Berna ha giocato in maniera meno spavalda ma comunque sempre aggressiva. Un’aggressività che spesso nell’ultimo periodo ha portato dei turn over in zona neutra stavolta a favore dei bianconeri, e proprio uno di questi ha permesso a Hofmann di far esplodere la Resega, battendo uno Stepanek impietrito sulla potenza del tiro dell’ex grigionese, 5-4 in partita e 1-0 nella serie.

Questa Gara 1 ha già delineato le forme di questa sfida, con da una parte il Lugano con la sua esplosività e due prime linee d’attacco fenomenali, dall’altra un Berna più equilibrato e lineare, ma con un power play veramente di prima categoria. Se il Lugano saprà limitare le penalità, a 5 contro 5 può sicuramente dare ritmo all’incontro in suo favore, anche perché dopo come visto dopo la rete di Hofmann, i bernesi sono sembrati piuttosto sulle gambe e a corto di fiato che ha compromesso la lucidità.

Per via di molti di questi fattori rimane difficile fare dei pronostici, anche per la non irreprensibilità dei due portieri, soprattutto Stepanek, fuori posizione sul 2-0 e sorpreso, troppo, sul 5-4, mentre Merzlikins è cresciuto e risultato decisivo sul finale. Ma soprattutto sarà difficile fare previsioni per il fatto che queste due squadre la finale hanno deciso di giocarla sul serio, e questo distrugge ogni scommessa.

Ad ogni buon conto la partita della Resega una cosa l’ha confermata: se la serie andrà avanti così ci sarà da divertirsi.

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PRIMI BLOCCHI E POWERPLAY: Il power play del Berna ha fatto ammattire le linee di box play del Lugano, ribaltando la situazione nel secondo periodo. Ma anche il power play del Lugano ha fatto il suo, proprio in successione alle prime tre reti del Berna, producendo la doppietta di Brunner che ha riportato avanti i suoi all’ultimi secondo del periodo centrale.

A fare il resto della differenza però ci ha pensato il top six bianconero, Klasen imprendibile, Hofmann giustiziere, quando dall’altra parte Conacher passava il tempo tra un assist al bacio e qualche fallo ingenuo  mettendo in difficoltà i suoi compagni.

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