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Ambrì Piotta

È fatta! L’Ambrì espugna Rapperswil e conquista la salvezza!

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RAPPERSWIL – AMBRÌ PIOTTA

3-6

(2-1, 0-2, 1-3)

Reti: 1’10 Pedretti (Kuonen, Walser) 1-0, 10’03 Johansson 2-0, 13’14 Lauper (Hall, Trunz) 2-1, 28’27 O’Byrne (Zgraggen, Lauper) 2-2, 29’31 Birbaum (Pestoni, Lhotak) 2-3, 50’06 Aucoin (Pestoni, Bouillon) 2-4, 51’42 Walsky (Geyer) 3-4, 53’55 Pestoni (Lhotak) 3-5, 57’56 Steiner (Poudrier) 3-6

Note: Diners Club Arena, 5’306 spettatori. Arbitri Eichmann, Stricker; Espinoza, Küng
Penalità: Rapperswil 4×2′, Ambrì 7×2′

AMBRÌ – L’Ambrì è salvo! Grazie ad una partita in cui i biancoblù si sono dimostrati migliori del Rapperswil, è finalmente arrivata la quarta e decisiva vittoria, che permette finalmente a Pelletier e alla sua squadra di chiudere una stagione tribolata e che andrà sicuramente analizzata con la necessaria cura.

Non ora però. Ora è giusto scaricare la tensione di una serie dura e nervosa festeggiando una salvezza che non va data per scontata, soprattutto per come si erano messe le cose nelle ultime settimane. L’Ambrì ha però saputo compattarsi e trovare un successo non sicuramente figlio della disciplina e del rigore tattico – tanti gli errori individuali e di impostazione, troppe le penalità – ma arrivato dal cuore di un gruppo il cui impegno non è mai venuto meno, anche se purtroppo spesso non è stato in grado di sopperire ad evidenti limiti tecnici.

Le premesse non erano le più semplici per l’Ambrì Piotta. Dal punto di vista della formazione, i biancoblù dovevano rinunciare allo squalificato Giroux (sull’altro fronte invece non c’era Danielsson), ed inoltre non potevano disporre degli infortunati Kobach, Gautschi, Fuchs e l’infortunato Duca. Questo ha costretto Pelletier a mescolare le carte, inserendo Stucki nel primo blocco e componendo una quarta linea inedita, con Lhotak, Poudrier e il rientrante Grassi.

Proprio quest’ultimo – che mancava all’appello da fine novembre – si è resto protagonista di un’ottima partita, ricordando a tutti quanto il suo lavoro a tutta pista sia estremamente prezioso. Lhotak ha invece avuto la possibilità di avere più ghiaccio del solito in seguito all’infortunio di Stucki nei primi minuti, evento che lo ha promosso in prima linea. Il giovane ceco non ha saputo sempre bilanciare la sua esuberanza con le giuste decisioni – vedi la penalità nel finale per aver travolto Wolf – ma il suo potenziale è evidente e si spera esploderà il prossimo campionato.

L’inizio di partita è stato da incubo per l’Ambrì, con Pedretti capace di insaccare già dopo 70 secondi, l’infortunio a Stucki poco dopo – non è più rientrato, se non per un paio di cambi – ed una penalità rimediata da Zgraggen… Tutti fattori che hanno reso l’entrata in materia difficoltosa.

Tre penalità nei primi 10 minuti hanno permesso al Rapperswil di operare una certa pressione su un sempre bravissimo Zurkirchen, che però nulla ha potuto sul 2-0 firmato da Johansson, che ha sfruttato un disco perso malamente da Grieder.

Le occasioni non erano però mancate nemmeno sul fronte biancoblù, e dopo diverse opportunità non sfruttate Lauper è riuscito a trovare il primo punto della serata, sfruttando al meglio un disco mal gestito da Fröhlicher.

Il gol ha permesso di mantenere il Rapperswil alla portata, evitando che un ipotetico 3-0 “uccidesse” la partita e, anzi, ha dato la giusta carica all’Ambrì per rendersi protagonista di un ottimo secondo tempo, in cui i biancoblù hanno saputo girare la contesa ottenendo due reti nel brevissimo volgere di 56 secondi.

O’Byrne – appoggio dalla blu deviato da un avversario – e Birbaum – violento slapshot dallo slot – hanno infatti consegnato il 3-2 all’Ambrì Piotta, mettendo a referto addirittura due reti firmate da dei difensori, cosa rara per i leventinesi. Raro anche vedere Grieder giostrare in attacco, ma il rientrante numero 5 ha dovuto fare di necessità virtù, scendendo a volte in pista sul fronte offensivo per sopperire ad una formazione che dai primi minuti ha conteggiato soli 11 attaccanti.

Nonostante il vantaggio, peccato nel frangente non aver sfruttato un powerplay proprio dopo il 3-2 per dare un’ulteriore mazzata al morale dei Lakers, ma senza Giroux all’Ambrì è mancato un vero punto di riferimento negli special teams, anche se per certi versi la manovra era diventata meno prevedibile.

È così iniziato un terzo periodo in cui si temeva che l’Ambrì si chiudesse eccessivamente “a riccio”, sfidando in maniera pericolosa il cronometro. I biancoblù hanno invece ipotecato la salvezza grazie ad Aucoin, che ha insaccato su rebound dopo grande azione di Pestoni e che ha allenato una certa tensione, venutasi a creare da dei primi minuti in cui i Lakers hanno operato un vero e proprio assalto alla porta di Zurkirchen.

L’Ambrì ha poi controllato piuttosto bene il gioco, ma si è messo nuovamente nei guai a causa di un imperdonabile ed inconcepibile errore di Bouillon, che da dietro la porta ha pensato di spazzare il disco proprio nel cuore dello slot, dove lo ha raccolto Geyer. L’ex bianconero Walsky ha poi insaccato su rebound, riaprendo i giochi.

Fortunatamente ci ha pensato Inti Pestoni a scacciare ogni dubbio, sfruttando al 53’55 un buon lavoro di Lhotak per mettere alle spalle di Wolf il 5-3. Daniel Steiner ha regalato ai biancoblù un ultimo gol (a porta sguarnita) prima di partire per Bienne, fissando il risultato sul 6-3.

Sono poi seguiti i festeggiamenti, giustificati più dalla felicità di essersi tratti d’impiccio da una situazione complicata, che non dall’aver raggiunto i risultati sportivi che ci si era prefissati ad inizio stagione. Per commenti e analisi ci sarà però tempo nei prossimi giorni. Per ora va bene così, in vista una stagione che rappresenterà una nuova grandissima sfida per tutto l’ambiente biancoblù.

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