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NHL

Dopo l’addio di Marleau nulla è cambiato per gli Sharks, che vogliono zittire gli scettici

San Jose si ripresenta in pista praticamente con la stessa squadra che ha faticato a trovare la rete nella scorsa stagione. È però partito un leader come Marleau, che non è stato rimpiazzato

A partire dal 4 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


SAN JOSE SHARKS

La rosa 2017/18

PORTIERI
Martin Jones, Aaron Dell

DIFENSORI
Justin Braun, Brent Burns, Dylan DeMelo, Brenden Dillon, Paul Martin, Marc-Edouard Vlasic

ATTACCANTI
Mikkel Bodker, Logan Couture, Joonas Donskoi, Jannik Hansen, Tomas Hertl, Melker, Karlsson, Kevin Labanc, Timo Meier, Joe Pavelski, Marcus Sorensen, Joe Thornton, Chris Tierney, Joel Ward


Gli Sharks sono ad un bivio. La corsa esaltante fino alla finalissima nei playoff 2016 è stata seguita dalla sconfitta al primo turno contro gli Edmonton Oilers, ed ora San Jose si ritrova a dover scacciare le critiche degli scettici e a dimostrare di non aver intrapreso una fase di declino.

La franchigia in parte ha voltato pagina in maniera importante, lasciando partire il veterano Patrick Marleau in direzione Toronto, dopo che l’attaccante aveva giocato ogni singola partita della sua carriera con i californiani. Ha invece ricevuto il rinnovo contrattuale il coetaneo 38enne Joe Thornton, che ha firmato un accordo di un’ulteriore stagione per la sorprendente cifra di 8 milioni di dollari.

Le possibilità di ritornare ad essere una squadra temibile passerà però da un reparto offensivo che dovrà trovare il modo di tornare a colpire con maggiore regolarità, dopo aver chiuso la passata stagione al 19esimo posto. Il mercato in questo senso non ha portato alcuna novità, ed allora le speranze di coach Pete DeBoer sono riposte in elementi come Joonas Donskoi e Chris Tierney, che hanno passato lo scorso campionato senza riuscire ad esprimere il loro potenziale.

Sulla stessa barca troviamo anche Mikkel Boedker, che non ha rispettato le aspettative, mentre il rossocrociato Timo Meier – nona scelta assoluta al Draft 2015 – ha le caratteristiche per fare un passo avanti importante e diventare un giocatore affidabile. Lo scorso anno ha giocato solamente 34 partite in NHL, ottenendo sei punti.

Ai nomi citati si aggiungono diversi altri giovani giocatori, ma se nessuno di loro saprà alzare in maniera decisiva il proprio livello, tutta la responsabilità ricadrà sui “soliti” Pavelski, Couture e Thornton.

In retrovia le colonne portanti sono rappresentate da Brent Burns e Marc-Edouard Vlasic, entrambi messi recentemente sotto contratto per altre otto stagioni. Nel caso del primo ci si aspetta un‘altra annata strepitosa, in un tandem che probabilmente sarà completato da Paul Martin.

Non è invece più in squadra David Schlemko, scelto dai Golden Knights (che lo hanno poi girato ai Canadiens) durante l’Expansion Draft, mentre lo svizzero Mirco Müller è stato scambiato ai New Jersey Devils.

Tra i pali il ruolo di titolare è saldamente nelle mani di Martin Jones, questo nonostante dei numeri che lo scorso anno sono andati in ribasso rispetto alla sua prima stagione da titolare. Anche a lui è stato rinnovato il contratto – sei anni per 34.5 milioni -, mentre alle sue spalle il backup sarà Aaron Dell, giocatore molto solido che nella sua stagione da rookie (a 28 anni) si è distinto per dei numeri addirittura migliori del suo compagno di reparto.

Complessivamente i San Jose Sharks saranno chiamati a reagire dopo una stagione in cui sul fronte offensivo non sono stati micidiali come in passato, e dovranno farlo senza un leader – carismatico, ma anche in termini di punti – come Patrick Marleau.

Il giocatore non è stato rimpiazzato, dunque il destino della squadra sarà nelle mani dei tanti elementi che hanno il potenziale per dare di più. Verosimilmente li vedremo ancora nei playoff, ma sino a prova contraria non sembrano avere gli ingredienti per andare sino in fondo.


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