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Diaz: la situazione contrattuale ed il perchè del taglio dei Rangers


(© BlueshirtsUnited.com)

NEW YORK – Nella giornata di venerdì i New York Rangers hanno ridotto a 23 giocatori la loro rosa, tagliando il difensore svizzero Raphael Diaz, oltre all’attaccante Jayson Megna. L’ex Zugo ha pagato la concorrenza del 23enne Dylan McIlrath, draftato nel 2010 al primo turno e che da un paio di stagioni cercava di superare l’ultimo taglio della rosa.

Una prima ragione che ha portato al taglio di Diaz è stata la volontà dei Rangers di “scommettere” sul fatto che il rossocrociato non venga scelto da nessun’altra franchigia durante le 24 ore nei waivers. “Credo che ci sia il 50% di possibilità che resti un Ranger. È un buon giocatore ed ha il livello della NHL. Spero rimanga con noi, ma se non succederà gli auguriamo ogni bene”, ha commentato il GM Jeff Gorton.

La speranza dei Rangers è sostanzialmente quella di tenere entrambi i giocatori, ma ad essere stato sottoposto al processo dei waivers è stato Diaz perchè, stando alle stime del club, McIlrath sarebbe stato sicuramente scelto da un’altra squadra, mentre con Diaz le possibilità di vincere questa “lotteria” e tenere il giocatore sono più alte. New York non era disposta a prendersi il risco di perdere McIlrath dopo averlo draftato e seguito per oltre quattro anni.

Non sono però mancate le parole di elogio per Diaz, autore di due gol e tre assist in tre partite di preseason. “Diaz è tornato a New York ed ha fatto tutto ciò che gli abbiamo chiesto, ed ha raggiunto il livello che ci aspettavamo – ha affermato coach Alain Vigenault parlando con gli altri coach abbiamo però deciso che McIlrath meriti di iniziare con noi la stagione. Spero che Diaz superi i waivers e resti nell’organizzazione”.

La stessa visione è condivisa dal GM, Jeff Gorton, il quale ritiene Diaz un ottimo difensore che darebbe una profondità interessante alla squadra. I primi sei difensori dei Rangers sono però tra i più forti della Lega – Yandle, Staal, McDonagh, Klein e Girardi sono intoccabili – dunque se lo svizzero inizierà la stagione ad Hartford, dovrà sperare in un infortunio o in un passo falso dello stesso McIlrath, anche se bisogna ricordare che Dan Boyle appare tutt’altro che solido nella sua posizione. Da considerare però che i Rangers potrebbero scambiare Kevin Klein a corto termine, operazione che riaprirebbe a Diaz le porte delle squadra. Sono inoltre alte le probabilità che Yandle venga scambiato alla trade deadline.

In merito alla situazione contrattuale di Diaz e alle possibilità di un suo ritorno in Svizzera c’è invece stata parecchia confusione nei media locali, è dunque bene fare un po’ di ordine riassumendo il suo status.

Raphael Diaz ha un contratto one-way con i New York Rangers di una stagione per 700’000 dollari e, per essere girato in AHL, è stato piazzato tra i “waivers”. I giocatori presenti in questa lista possono essere scelti per la durata di 24 ore da un’altra franchigia NHL, e se questo non succede il giocatore finisce nelle minors. A questo processo non sono sottoposti i giocatori sotto una certa età o senza un minimo di partite giocate in NHL (qui i dettagli).

Nel caso in cui Diaz dovesse venire scelto da un’altra squadra, ricomincierà da lì con lo stesso tipo di contatto. Nel caso in cui invece nulla dovesse accadere, Diaz avrebbe la facoltà di rifiutare il trasferimento in AHL, conferendo ai Rangers il potere legale di sospenderlo senza stipendio. In quel caso le due parti dovrebbero accordarsi per la rescissione del contratto, con New York che mantiene comunque il totale controllo della situazione, mentre Diaz non ha di fatto il destino nelle sue mani.


(© BlueshirtsUnited.com)

Per poter vedere un ipotetico ritorno in Svizzera gli scenari sono sostanzialmente due: Diaz dovrà passare attraverso il processo degli “unconditional waivers”, che ha lo scopo di  sciogliere il contratto, come fatto nel recente passato ad esempio da Matthew Lombardi proprio con New York, oppure Damien Brunner con New Jersey. L’alternativa è rappresentata da un prestito, opzione rara per un giocatore della sua età e che aveva ad esempio permesso ad Huet di tornare in Svizzera nonostante un faraonico contratto con i Blackhawks.

L’agente di Diaz, Daniel Giger, ha affermato sulla NZZ che il 29enne vedrebbe di miglior grado un suo ritorno in Europa (NLA o KHL), piuttosto che affrontare una stagione in AHL. Come già scritto, però, le porte della difesa dei Rangers torneranno ad aprirsi in tempi verosimilmente brevi.

Il termine per gli altri 29 club NHL per accaparrarsi Diaz scadrà sabato pomeriggio alle 18:00, ora Svizzera. Probabilmente solo allora si avranno reali indicazioni sul suo futuro che, sino a quando non verrà comunicato altimenti, rimane legato ai New York Rangers. Se poi realmente Diaz getterà la spugna per tornare in Europa, ricordiamo il contratto ancora valido sino al 2016 con lo Zugo, suo club formatore.

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