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Lugano

Cuore, muscoli e nervi: capolavoro del Lugano che sbanca Berna

BERNA – LUGANO

2-3

(0-0, 0-2, 2-1)

Reti: 26’22 Bertaggia (Pettersson) 0-1, 28’37 Kostner (Reuille, Chiesa) 0-2, 41’29 Brunner (Ulmer, Klasen) 0-3, 53’43 Plüss (Gragnani) 1-3, 58’19 Holloway 2-3

Note: PostFinance Arena, 16’545 spettatori. Arbitri Koch, Wiegand; Kovacs, Wüst
Penalità: Berna 3×2′ + 1×5′ + 1×20′, Lugano 6×2′ + 1×5′ + 1×20′

LUGANO – Dopo le due brutte partite contro Rapperswil e Friborgo in pochi avrebbero scommesso anche solo in un paio di punti nella doppia sfida contro il Berna. Invece il Lugano di queste ultime due partite a saputo tirare fuori il meglio di sé proprio in dirittura d’arrivo dei playoff.

E da playoff sono stati appunto le due sfide agli orsi, ricche di intensità, velocità, tecnica ma soprattutto di scontri muscolari. Proprio per contrastare questa fisicità dei bernesi e un prevedibile maggior impatto sul ghiaccio nella loro pista, Patrick Fischer ha riproposto la stessa formazione vittoriosa la sera prima, con gli unici innesti di Kostner al posto di Fazzini e di Merzlikins al posto dell’ammalato Manzato.

Tatticamente ben messi in pista, i bianconeri hanno gestito bene il primo tempo, proprio quando ci si poteva aspettare una grande aggressività da parte dei padroni di casa. Il Berna ha infatti controllato il gioco facendosi valere come padrone del ghiaccio, ma il Lugano solo in un paio di frangenti ha veramente sofferto riuscendo però a resistere grazie ad una difesa molto decisa e a un Merzlikins molto concentrato.

Dopo aver annullato egregiamente la voglia di rivalsa del Berna, il vero capolavoro Hirschi e compagni lo hanno costruito nel secondo periodo. Grandissima la difesa, perfetto il box play, grande la concretezza in attacco: queste sono state le armi con cui il Lugano ha fatto la differenza nei migliori 20′ da trasferta della stagione, operando un micidiale uno-due poco prima di metà partita.

Bertaggia lanciato da Pettersson uscendo dalla panchina dei penalizzati e Kostner servito al centro da Reuille hanno mandato quasi al tappeto il Berna, che ha subito il colpo e non è riuscito a rialzarsi nemmeno con il gioco fisico. Già, perché il Lugano ha sorpreso gli uomini di Guy Boucher anche su quel piano, rispondendo colpo su colpo alle provocazioni, operando numerosi e sonori check sui vari Gragnani e Plüss, e lasciando senza respiro il portatore del disco avversario.

Addirittura, in entrata di terzo periodo, Brunner ha portato sul 3-0 i suoi, ammutolendo la Postfinance Arena e suggellando sino a lì la perfetta prestazione dei bianconeri. Fino al 55′ i bianconeri sembravano in grado di controllare persino agevolmente il match, ma Holloway e banda hanno cominciato ad indurire al massimo il loro gioco, e la rete in assolo dell’eterno Plüss ha ridato la carica ai compagni.

Un finale di gara ad altissima tensione, reso ancora più emozionante e nervoso dalla rete del 2-3 di Holloway e da diversi colpi proibiti, a cui gli arbitri hanno fatto fatica far fronte. Il Berna ci ha provato, ha picchiato duro, Merzlikins e i suoi scudieri hanno resistito, Fischer ha ringraziato per il capolavoro.

Una squadra unita in ogni reparto, capace di sacrificarsi e di lottare per 60′, ad immagine di guerrieri come Walker, Chiesa, Sannitz e McLean, encomiabili nella loro disponibilità a subire e a rispondere alla durezza avversaria, per tutto il match al servizio dei compagni.

Un plauso a Merzlikins, ributtato in una mischia rischiosa ha risposto alla grande, infondendo sicurezza e venendo protetto dai suoi difensori che si sono prodigati a impedire che molti tiri finissero in porta.

I bianconeri incassano 6 punti in un week end da sballo contro il Berna, ritrovano sé stessi anche in trasferta, guadagnano il vantaggio casalingo nei playoff e si trovano in una forma fisica straripante alle porte dei giochi che contano. Altro? Ah sì, martedì rientra Ilari Filppula

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