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Ambrì Piotta

Cory Schneider tornerebbe volentieri in Svizzera a fine carriera

20121129-20121129-_DSC1232(© Y. Leonardi)

NEWARK – L’attuale portiere dei New Jersey Devils, Cory Schneider, durante lo scorso lockout aveva giocato solamente 8 partite con l’Ambrì Piotta, con una percentuale di parate del 91.4% ed una media di 3.22 reti subite a partita. Sono bastate per lasciare decisamente il segno.

In un’intervista rilasciata domenica su NJ.com, infatti, il canadese con anche nazionalità rossocrociata ha affermato che prima o poi non esclude di tornare in Svizzera per difendere la porta dell’Ambrì Piotta (o di un’altra squadra di NLA). Naturalmente al momento per lui questa non è un’opzione attraente in questo punto della carriera, ma con il passare degli anni “mai dire mai”.

Al momento, però, Schneider non ha di fatto ottenuto materialmente il passaporto svizzero, ma la questione sembra davvero una formalità. “Non ho avuto tempo di andare a ritirarlo prima di partire per la Svizzera durante il lockout. C’è un consolato a New York e dovrei andare a ritirarlo. Devo però sistemare tutti i documenti per la cittadinanza, così da poter superare la burocrazia del consolato il più veloce possibile”.

“Attualmente ricevere il passaporto non mi darebbe alcun vantaggio – ha continuato Schneiderdal punto di vista hockeyistico però a fine carriera potrei tornare in Svizzera. È stato un bellissimo posto in cui giocare ed una nazione stupenda con un’altissima qualità di vita”.

“Nessuno sa come andranno le cose – ha poi spiegato – la NHL non è per sempre. Se dovessi avere l’occasione di andare in Svizzera per qualche anno al termine della mia carriera, sarebbe una bellissima esperienza. Non conterei come straniero e questo in quella lega è molto importante”.

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