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NHL

Con Tavares i Maple Leafs hanno un attacco stellare, la difesa resta il dubbio più grande

L’ex capitano degli Islanders si aggiunge ad un gruppo spettacolare composto dai vari Matthews, Marner e Nylander. Andersen è solido tra i pali, ma per puntare alla Stanley Cup potrebbe mandare un difensore di rilievo

A partire dal 3 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


MAPLE LEAFS

La rosa 2018/19

PORTIERI
Frederik Andersen, Garret Sparks

DIFENSORI
Morgan Rielly, Nikita Zaitsev, Jake Gardiner, Ron Hainsey, Connor Carrick, Travis Dermott, Justin Holl

ATTACCANTI
John Tavares, Patrick Marleau, Nathan Horton, Nazem Kadri, Zach Hyman, Connor Brown, Josh Leivo, Auston Matthews, Pär Lindholm, Mitch Marner, Kasperi Kapanen, Andreas Johnsson, Tyler Ennis, William Nylander


I Toronto Maple Leafs sono stati i protagonisti dell’estate. Il ritorno a casa di John Tavares con un ingaggio di sette anni per un totale di 77 milioni di dollari porta definitivamente la franchigia canadese tra le contendenti per la Stanley Cup, ed ora starà a coach Mike Babcock far funzionare al meglio la macchina a sua disposizione.

Per risultare davvero completa la squadra assemblata dal giovane GM Kyle Dubas è però ancora orfana di un vero leader della difesa, che possa portare il reparto su quel livello “élite” che può già vantare la controparte offensiva della rosa. Se i Leafs sapranno diventare un po’ più solidi in retrovia, potrebbero avere le carte per andare sino in fondo.

Guardando al reparto offensivo, c’è da sottolineare la partenza di un elemento come James van Riemsdyk, tornato a Philadelphia dopo aver infilato lo scorso anno 36 gol. Nonostante la sua partenza, l’attacco di Toronto rimane tra i più micidiali della lega, grazie ad elementi giovanissimi e spettacolari come Auston Matthews, Mitch Marner e William Nylander, capaci di ottenere dai 60 agli 80 punti nell’ultimo torneo.

A loro si aggiungono pedine che danno qualità e profondità al reparto, come il terzo centro Nazem Kadri, che assicurano dunque a Toronto un’alta potenza di fuoco anche in caso di infortuni.

Maggiori problemi vengono a galla in difesa, sia sulla carta che a livello di sistema. I Maple Leafs sono infatti stati la sesta squadra a concedere il maggior numero di tiri, dato ridimensionato fortunatamente dalle buone prestazioni dei portieri Frederik Andersen e Curtis McElhinney.

Il reparto presenta elementi con buona tecnica come Jake Gardiner e Morgan Rielly (52 punti a testa), anche se il lato destro sembra un pochino più debole vista la presenza di giocatori come Ron Hainsey, Nikita Zaitsev e Connor Carrick. In questo senso a Toronto manca come detto un elemento da “top pair”, che possa alzare il livello e far scalare in gerarchia alcuni elementi in una posizione più consona alle loro capacità.

Se i dubbi in retrovia verranno fugati, Toronto potrebbe finalmente tornare a vincere una serie di playoff per la prima volta dal 2004.

Dell’ottimo impatto dei portieri si è invece già detto. Il danese Andersen ha giocato 66 partite e si è piazzato al quarto posto nella corsa al Vezina Trophy, trofeo che potrebbe vincere se potrà giocare qualche match in meno, alzando la qualità del suo gioco.


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