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Con l’arrivo di Kessel e la speranza di una tregua dagli infortuni, Arizona punta ai playoff

Capaci di qualificarsi ai giochi che contano per l’ultima volta nel 2011/12, la squadra ha aggiunto uno sniper come Kessel per cercare di ovviare ai problemi offensivi. La difesa guidata da Ekman-Larsson è la punta di diamante

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


COYOTES

La rosa 2019/20

PORTIERI
Antti Raanta, Darcy Kuemper

DIFENSORI
Oliver Ekman-Larsson, Alex Goligoski, Niklas Hjalmarsson, Jakob Chychrun, Jason Demers, Jordan Oesterle, Ilya Lyubushkin

ATTACCANTI
Phil Kessel, Derek Stepan, Nick Schmaltz, Carl Söderberg, Christian Dvorak, Michael Grabner, Lawson Crouse, Vinnie Hinostroza, Brad Richardson, Clayton Keller, Christian Fischer, Conor Garland


Dopo sin troppi anni passati nell’anonimato – tra problemi sul ghiaccio ed altrettanti societari – gli Arizona Coyotes sono da qualche stagione in un trend al rialzo, e la lunga fase di rebuild sembra ora essere finalmente entrata in uno stadio avanzato che si presenta in maniera davvero interessante.

Con la nuova stagione alle porte i Coyotes sembrano infatti un club pronto per dire la sua, grazie anche all’aggiunta in organico di uno sniper affermato come Phil Kessel, che a Glendale si spera possa essere determinante nella rincorsa a quelli che sarebbero i primi playoff dal 2011/12.

Le speranze sono lecite, visto che a livello difensivo Arizona ha degli elementi davvero interessanti, ma è sempre stata frenata da un reparto d’attacco che ha faticato a trovare la necessaria concretezza. In avanti tanta responsabilità le avrà dunque il giovane e talentuoso Clayton Keller, che dovrà però ritrovare la forma migliore mostrata nel suo anno da rookie, quando aveva firmato 65 punti in 82 partite.

Assieme a lui saranno diversi i giocatori da cui si attende un passo avanti, nella speranza che stavolta gli infortuni non mettano i bastoni tra le ruote come in passato… Basti pensare a Nick Schmaltz, arrivato da Chicago ma fermato proprio sul più bello. Il primo centro sarà ancora Derek Stepan, anche lui andato in calando e capace di fare di più, mentre la seconda linea sarà verosimilmente guidata dal nuovo arrivato Carl Söderberg, che ha la flessibilità di giocare anche all’ala.

La vera anima della squadra sarà però nuovamente la difesa, guidata dall’eccezionale capitano Oliver Ekman-Larsson, che rappresenta la punta di diamante di un reparto che si presenta come uno dei più bilanciati e profondi della lega. L’intera retroguardia è stata confermata in blocco senza l’aggiunta di novità, dando così allo staff tecnico la possibilità di lavorare con continuità.

I veri punti di domanda arrivano tra i pali, ma in termini di abbondanza. Il finlandese Antti Raanta in passato si è espresso su ottimi livelli quando ha potuto giocare, ma la sua passata stagione è stata fermata da dei problemi fisici che gli hanno permesso di giocare appena 12 partite. Dietro di lui Darcy Kuemper ha fatto registrare il 92.5% di parate sull’arco di 55 incontri, numeri che rendono lecite le sue ambizioni di puntare al ruolo di titolare. I due si daranno battaglia sin dal training camp.

Esclusi dai playoff per soli quattro punti la passata stagione, i Coyotes quest’anno sembrano avere qualche ingrediente in più per puntare a tornare finalmente nei giochi che contano, a patto che l’esperienza accumulata un anno fa si trasformi in una stagione più regolare e concreta. A livello di infortuni Arizona spera di ricevere una tregua dalla sfortuna, e se così sarà nel deserto potrebbe prospettarsi una stagione intrigante.

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