Social Media HSHS

NHL

Columbus vuole il riscatto, ma lo cerca senza tanti cambiamenti

A partire dal 12 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Dopo la sconfitta in finale, i San Jose Sharks torneranno in pista ospitando i rivali dei Los Angeles Kings, mentre i Chicago Blackhawks ospiteranno i St. Louis Blues in una sfida subito dagli altissimi contenuti. Per vedere in pista i campioni dei Pittsburgh Penguins bisognerà invece aspettare il giorno successivo, quando sul loro ghiaccio ospiteranno i Washington Capitals.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.

I Columbus Blues Jackets non sono certo una franchigia nota per aver avuto nella loro storia particolare successo, ma l’ultima stagione verrà probabilmente ricordata come una delle più fallimentari e deludenti di sempre.

I Jackets avevano infatti iniziato lo scorso campionato con l’aspettativa di poter competere seriamente per un posto nei playoff, ma dopo un inizio che li ha visti far registrare immediatamente otto sconfitte consecutive, il cambio di allenatore non li ha salvati da un destino che ha riservato loro il 27esimo posto complessivo.

Da allora non è cambiato moltissimo nelle file di Columbus, fatta eccezione per l’addio dato a due veterani come Fedor Tyutin e Jared Boll, nei confronti dei quali è stato fatto valere il buyout. La vera sorpresa è invece arrivata al Draft, quando il GM Jarmo Kekäläinen ha selezionato con la terza scelta assoluta Pierre-Luc Dubois, “passando” di conseguenza su Jesse Puljujarvi, fiinto agli Oilers.

Obiettivo dichiarato dei Jackets, Dubois si colloca in un reparto offensivo che vedrà ancora presenti i vari Brandon Saad, Boone Jenner e Cam Atkinson, lo scorso anno autori della loro miglior stagione in carriera in termini di gol realizzati (rispettivamente 31, 30 e 27). Rimangono però dubbi al centro, dopo che nel mese di gennaio Ryan Johansen è stato scambiato ai Nashville Predators.

Senza di lui a risentirne particolarmente è stata la produzione di Foligno, passata da 31 gol ed un totale di 73 punti, a solamente 12 gol e 37 punti nell’ultima stagione. Per sopperire alla sua assenza a “sacrificarsi” dovrà probabilmente essere Jenner, che abbandonerà l’ala per passare al centro in un reparto completato da Brandon Dubinsky, Alexander Wennberg e dal giovane Pierre-Luc Dubois.

In fase difensiva i Blue Jackets lo scorso anno sono stati semplicemente disastrosi, tanto che solamente i Calgary Flames hanno concesso più reti di loro. Qualche passo avanti è stato fatto con l’arrivo di Seth Jones a stagione in corso, ma alcuni tra i giovani più interessanti presenti nell’organizzazione avranno probabilmente bisogno ancora un po’ di tempo prima di poter contribuire in NHL.

Anche in questo senso va letta la decisione di concedere un tryout all’ex difensore degli ZSC Lions, Marc-André Bergeron, giocatore d’esperienza e capace di contribuire in entrambe le zone della pista.

Tra i pali ci sarà invece nuovamente Sergei Bobrovsky, anche se dalla sua vittoria del Vezina Trophy nel 2013 sembra oramai passata un’eternità. In quell’inizio di campionato caratterizzato da otto sconfitte consecutive il russo era stato disastroso, ed aveva ammesso di aver poi perso la fiducia nei propri mezzi.

Durante la stagione è poi stato fermato da alcuni infortuni e per lui si tratterà dunque di ricominciare da capo… Nei suoi confronti ci si attende però parecchio, soprattutto considerando che si tratta del secondo portiere più pagato della lega.

Click to comment

Altri articoli in NHL