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Ambrì Piotta

Cinque spunti dalle partite giocate nel weekend dall’Ambrì Piotta

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno Soglia e percentuale playoff
Dopo le due sconfitte del weekend la situazione di classifica dell’Ambrì Piotta si è fatta più intricata, ed è da tempo chiaro che 70 punti non basteranno – a differenza di altre stagioni – per accedere ai playoff. Con sole quattro partite da giocare è dunque tempo di dare i numeri.

Attualmente – statistiche di SportsClubStatsl’Ambrì Piotta ha l’82.7% di probabilità di fare i playoff, cifra che salirà a 96 in caso di vittoria esterna piena martedì a Losanna. Il numero di punti per finire tra le prime otto non è logicamente fisso, ma la matematica dice che con 76 punti – che potrebbero essere frutto, ad esempio, di vittorie casalinghe su Davos e Rapperswil – si avrà il 94,1% di probabilità di vedersi in verde sul teletext. Per la certezza assoluta ce ne vorranno invece 79, ma anche a 78 e 77 le chance sono superiori al 98%.

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due Una bestia nera… Anzi, nerissima!
Non c’è stato verso nemmeno nell’ultima partita. L’Ambrì Piotta quest’anno non è riuscito a raccogliere alcun un punto contro il Bienne, che si è imposto sull’arco di quattro incontri con il punteggio complessivo di 17-2. L’altra squadra contro cui i biancoblù hanno fatto realmente fatica sono stati gli ZSC Lions, con una media di soli 0.75 a partita, mentre per le avversarie rimanenti la produttività è stata maggiore.

I seeländer sono però stati una bestia nerissima per la squadra di Cereda, visto che dal punto di vista delle reti (non) segnate la serie con il Bienne è stata da record. Il gol di Kubalik ottenuto sabato ha infatti interrotto un digiuno che durava da addirittura da 203’03”, come segnala Brenno Canevascini. Questo è un primato assoluto nella storia dell’Ambrì Piotta, visto che il precedente era di 184’39, registrato il 5 ottobre 2001 dopo una lunga lotta per ritrovare il gol contro il Lugano.

tre Che si torni là, dove fa male
Nel weekend l’Ambrì Piotta ha tirato complessivamente 53 volte in porta, ma quante di queste conclusioni sono state realmente pericolose? Beh, a dire il vero non molte. I biancoblù sono infatti andati al tiro principalmente dall’esterno, tant’è che a Friborgo ben il 70% dei tiri (considerando tutti i tentativi, anche quelli bloccati o a lato) sono partiti da lontano, mentre questa percentuale il giorno dopo con il Bienne è salita addirittura al 77%.

Difficile dunque trovare la via della rete, soprattutto in questo periodo, quando le cose si fanno serie ed i gol più preziosi sono quelli “sporchi” ottenuti dallo slot. Insomma, c’è da rimboccarsi le maniche e tornare nelle zone più calde della pista, perché è da lì che potranno arrivare le reti necessarie per guadagnare l’accesso ai playoff.

quattro L’iPad c’è, ora qualcuno monti le telecamere
Se n’era già parlato poco tempo fa, quando al Ginevra Servette era stato negato un gol alla Corner Arena che sembrava da assegnare, e sabato sera alla Valascia si è aggiunto un nuovo episodio analogo alla lunga lista. Parliamo naturalmente delle revisioni video, il cui livello tecnico approssimativo sta iniziando a stridere con le ambizioni della NLA di essere una delle migliori leghe al mondo.

Nel corso del terzo tempo Riat ha infatti esultato dopo aver aggirato la porta di Manzato, il quale ha cercato in extremis di impedire al puck di superare la linea di porta. Situazione dubbia e revisione video. Peccato che le immagini non chiarissero il tutto al 100% e, nonostante il buon senso dica che con tutte le probabilità quel disco la famosa seconda linea l’ha toccata, i monitor della Valascia non hanno permesso agli arbitri di avere l’assoluta certezza.

La gravità di episodi come questi non va sottovalutata e, nonostante per la finalissima ci sarà qualche mezzo tecnologico in più installato, è arrivato tempo di avere costantemente un numero maggiori di telecamere – ad una qualità al passo con i tempi – per poter rivedere con chiarezza le azioni.

I club stanno d’altronde adottando sempre più i mezzi tecnologici – da qualche partita sulla panchina dell’Ambrì è apparso un iPad – ma il passo in questo senso va fatto in maniera completa, e non solo a metà.

cinque L’inesorabile legge dell’ex
Se c’è una squadra che ultimamente deve avere paura dei fantasmi del passato, quella è sicuramente l’Ambrì Piotta, che nel weekend ha incassato alcune pesantissime reti firmate da volti decisamente noti. Ci riferiamo naturalmente a Lukas Lhotak, che quando incontra i biancoblù sembra vedere la porta ingrandirsi e i dischi che partono dal suo bastone trovano puntualmente la via della rete.

Venerdì sera i nervi dei tifosi leventinesi sono così stati messi decisamente alla prova, ed ogni volta che il ceco era in pista c’era di che preoccuparsi. Lhotak però non ha avuto pietà ed ha infilato una decisiva doppietta, addirittura la seconda in stagione contro la sua ex squadra (su un totale di dieci reti segnate)! Non è bastato?  Pare di no, perché il giorno successivo non è mancato l’appuntamento con il gol di Pedretti… Insomma, martedì sera occhio ad Emmerton, perché non c’è due senza tre!

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