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Ambrì Piotta

Ci si attendeva di più, Ambrì spento e battuto nettamente a Losanna

LOSANNA – AMBRÌ

5-1

(2-0, 3-1, 0-0)

Reti: 8’31 Jeffrey (Ryser, Junland) 1-0, 19’41 Pesonen (Froidevaux) 2-0, 31’08 Mieville (Deruns) 3-0, 31’31 Lhotak (Fora) 3-1, 34’50 Pesonen 4-1, 38’11 Walsky (Pesonen, Froidevaux) 5-1

Note: Malley, 6’497 spettatori. Arbitri Fischer, Massy; Gnemmi, Küng
Penalità: Losanna 8×2′, Ambrì 10×2′

LOSANNA – Dopo un successo incoraggiante la sera precedente, l’Ambrì è uscito malamente dal ghiaccio di Malley, con la secca sconfitta per 5-1 subita a Losanna arrivata quasi a simboleggiare una prima parte di stagione tra vertiginosi e alti e bassi, sia dal punto di vista del gioco che ha quello puramente dei risultati.

La sfida di venerdì sera è stata sì caratterizzata nuovamente da una quantità industriale di penalità, ma è anche vero che la squadra di Kossmann la partita l’ha persa nel periodo centrale, incassando tre reti a parità numerica che hanno chiuso la sfida con una ventina di minuti d’anticipo. I leventinesi non hanno però nulla su cui recriminare, perchè sostanzialmente dal primo minuto all’ultimo a livello collettivo non hanno portato praticamente nulla sul ghiaccio che potesse permettere loro di pretendere un esito diverso dalla sconfitta.

L’essenza della partita è probabilmente racchiusa dal 4-1 firmato da Harri Pesonen – il gol che di fatto ha “ucciso” l’Ambrì – che su azione d’ingaggio ha sfruttato la confusione dei biancoblù e la serata tra le nuvole di Zurkirchen che, dopo essere stato infilato tra le gambe, ha dichiarato di averne abbastanza ed ha lasciato il posto a Descloux. Il numero 39 sperava probabilmente di fare una figura migliore davanti al suo futuro pubblico, ma il biglietto da visita non è stato dei migliori.

Un’esagerata serie di errori di posizionamento e d’organizzazione difensiva hanno complessivamente permesso al Losanna di legittimare vittoria e ampio risultato finale, mentre sull’altro fronte nemmeno la prima linea ha saputo realmente dare vita alla squadra. Sostanzialmente inesistente il forecheck, mal applicato oppure non abbozzato del tutto, con praticamente solo quel disco recuperato da Emmerton e servito a Pesonen ad inizio secondo tempo che ha rappresentato una manovra di successo da questo punto di vista.

Quell’episodio, unito ad una fase di 52 secondi in doppia superiorità numerica in cui l’Ambrì aveva fatto girare bene il disco (pur non trovando il tiro giusto), poteva far credere che gli ospiti fossero in grado di scrollarsi di dosso un brutto primo tempo, ma ci si è velocemente dovuti ricredere.

Alla mezz’ora un’azione personale di Deruns ha messo in imbarazzo Mäenpää – pessima prova la sua – per poi consegnare a Mieville il puck del 3-0. Bella ma sporadica la rete di Lhotak, autore praticamente dell’unica fiammata in velocità dell’Ambrì Piotta, che per il resto della sfida ha invece subito la rapidità dei locali, facendosi infilare in fase di transizione e passando spesso a rincorrere gli avversari anche nel proprio terzo difensivo.

Ma d’altronde che l’Ambrì fosse in pista distratto e mal organizzato lo si era capito dal primissimo minuto, quando i vodesi avevano avuto sul loro bastone due nettissime occasioni da gol. La squadra di Kossmann pare inoltre aver pagato dazio a livello fisico, giocando ancora con soli sei difensori e vedendo la spia della riserva accendersi prestissimo, dopo che il match di giovedì aveva spremuto gli uomini migliori della squadra viste le tantissime situazioni speciali. I ticinesi erano però solamente alla quinta partita del mese di dicembre e dal punto di vista del “fiato” ci si poteva attendere una reazione migliore alle sollecitazioni di questo doppio turno.

Le speranze di riaprire l’incontro si sono praticamente esaurite in un episodio poco dopo il gol di Lhotak, con Berthon che liberissimo dalla media distanza ha sparato addosso ad Huet. Quella è stata sostanzialmente l’ultima occasione da rete della partita per l’Ambrì (si era poco oltre la mezz’ora…) che, subite altre due segnature, si è resto protagonista di un terzo tempo insignificante e trascurabile su ambo i fronti.

Semplicemente troppo poco Ambrì, dunque. La squadra di Kossmann è apparsa disunita e mal organizzata, ed anche quegli elementi che solitamente sanno far scattare la scintilla a Malley erano un po’ opachi. Con la tolleranza zero appare difficile seguire un vero gameplan – a maggior ragione dopo essere andati velocemente in svantaggio – e le diverse situazioni speciali hanno spezzato sin da subito un ritmo di gara che i biancoblù non hanno praticamente mai trovato.

Per fare punti in trasferta ci voleva però ben altro, a partire da un atteggiamento apparso quasi arrendevole dopo aver conquistato la posta piena la sera precedente. La pausa natalizia servirà ora per prendere consapevolezza della propria situazione e dare davvero quel giro di vite a livello di “disperazione”, perchè con l’anno nuovo ogni punto in palio sarà davvero importante per poter centrare almeno l’obiettivo minimo rappresentato dal decimo posto.

Poi tutto sarà possibile, ma solo se in pista si porterà ben altro.

fattore2NULLA DA RECRIMINARE: l Losanna ha legittimato vittoria e ampio vantaggio finale facendo la partita praticamente dal primo all’ultimo minuto, sfruttando in velocità le lacune a livello organizzativo e di concentrazione di un Ambrì troppo distratto per poter reggere il confronto.

Sull’altro fronte i biancoblù non hanno mai mostrato di credere nella vittoria e, frustrati anche dalle tante penalità che hanno contraddistinto il match, hanno mollato sin troppo facilmente. Da gennaio dovrà arrivare un netto click mentale, perchè a quel punto ogni match avrà una grandissima rilevanza.

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