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Lugano

Chris Campoli, lavoratore “precario” di lusso a Lugano

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LUGANO – Conoscendo gli “affari” sul mercato straniero del Lugano degli ultimi anni, ha sorpreso non poco la decisione di affidarsi ad un contratto come quello proposto a Chris Campoli. In prova fino a ottobre e possibilità di rinnovo per il resto della stagione, solo se allenatore e dirigenza saranno soddisfatti e riterranno opportuno aggiungere un difensore ai tre stranieri già presenti in rosa.

Sorprende perché fino a pochi mesi fa un giocatore non eccelso ma comunque buono e con i numeri di Campoli – 28 anni, nel pieno della maturità sportiva e quasi 500 partite di NHL alle spalle – avrebbe trovato persino il tappeto rosso all’entrata della Resega (e qualche stagione fa pure dei presidenti portaborse…) mentre ora gli si fa firmare addirittura una sorta di “try out”. Decisione tutto sommato giusta, per avere il tempo di decidere con calma e raziocinio secondo le esigenze.

Sinora Campoli – o “Chempòli”, secondo la pronuncia dello stesso canadese – ha reso secondo le migliori aspettative, risultando uno dei giocatori più in vista di questo preseason. Forse agli occhi dei tifosi è arrivato con l’immagine di “rincalzo di lusso”, venendo accostato semplicemente alla breve avventura del lock out con la maglia del Bienne, ma il 28enne di Mississagua ha caratteristiche tecniche che farebbero molto comodo ai bianconeri.

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Fisicamente non è enorme ma dispone di grande forza, è un ottimo portatore del disco e sa destreggiarsi molto bene in power play e nei rilanci. Non ha picchi di classe assoluta, ma sa fare bene molte cose e, a mio parere ciò che ha mostrato finora – nonostante l’infortunio, sembra poco grave, subito contro il Langnau – vale assolutamente un posto in squadra. Dalla sua parte c’è pure una personalità forte e determinata, lui stesso si definisce un leader, e la volontà di tornare la prossima stagione in NHL è garanzia di impegno assoluto, come era capitato in passato per i vari York, Strudwick e Thoresen.

Campoli si sta giocando appieno le sue carte, e finora sembra aver pescato bene dal proprio mazzo, ma ultimamente alcuni infortuni sul fronte d’attacco potrebbero far venire qualche pur piccolo dubbio a Patrick Fischer. Mettendovi voi stessi nei panni di coach e direttore sportivo, confermereste il difensore numero 41 oppure prendereste un’altra strada?

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