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Interviste

Chiesa: “Zurkirchen ci ha tenuto in partita, ma si è visto il giusto spirito da parte di tutti”

Il capitano sulla situazione di Spooner: “Per noi non è un problema, si sta allenando alla grande e si comporta da buon professionista. Non giocare non è facile o divertente per nessuno, ma sappiamo che si farà trovare pronto”

RAPPERSWIL – Dopo un inizio di stagione al di sopra delle aspettative, in cui il Lugano è andato a punti per otto partite consecutive, mostrando quasi sempre un buon hockey, i bianconeri negli ultimi giorni hanno vissuto i primi momenti difficili.

Nel weekend infatti sono arrivate due prestazioni sotto tono che hanno portato a due sconfitte da zero punti ed inoltre nella giornata di lunedì si è infiammato il caso Spooner in seguito ad un’intervista scoppiettante dell’attaccante canadese.

Avvenimenti che sembrano aver lasciato un segno nella testa dei bianconeri, perché la prestazione offerta martedì sera a Rapperswil è stata per lunghi tratti deludente, con gli ospiti incapaci di rendersi pericolosi offensivamente e di mettere in pista l’intensità che li aveva contraddistinti nelle settimane precedenti.

In una situazione del genere, risulta essere ancora più importante che la squadra di Kapanen per finire ha trovato lo stesso un modo per portare a casa una vittoria.

“Credo che abbiamo fatto un po’ di fatica a uscire dalla nostra zona, specialmente nel primo tempo”, analizza il capitano Alessandro Chiesa. “Grazie ad un grandissimo Zurkirchen siamo riusciti a rimanere in partita e alla fine un powerplay ci ha finalmente premiato, dandoci l’opportunità di andare all’overtime e poi vincere. Le buone squadre comunque trovano sempre un modo per vincere queste partite. Bisogna infatti essere onesti, abbiamo concesso troppe occasioni da rete e troppe libertà ai loro attaccanti, ma in un qualche modo siamo riusciti comunque a portare a casa un risultato importante”.

Un dato che si è notato è il fatto che nei primi 10 minuti del terzo tempo – quando ci si aspettava un vostro sforzo offensivo per cercare il pareggio – siete riusciti a tirare in porta una sola volta…
“Paradossalmente il primo cambio abbiamo cominciato molto bene, ma in seguito abbiamo avuto difficoltà con il loro forecheck, ci hanno schiacciato bene nella nostra zona. Siamo comunque riusciti a lottare e a rimanere compatti davanti al portiere – chiaramente concedendogli molto spazio, ma davanti alla porta per finire siamo riusciti a chiudere bene – e quella alla fine è stata la chiave che ci ha dato una possibilità di sfruttare l’occasione che si è presentata con il powerplay a poco dalla fine”.

Una vittoria importante, ma una prestazione che non può lasciarvi soddisfatti…
“Chiaramente non è stata la nostra miglior partita, ma bisogna dire che il Rapperswil gioca molto bene in casa (il Lugano, dopo il Langnau, è solo la seconda squadra ad imporsi alla SGKB Arena, ndr). Ci sono molte cose che avremmo potuto fare meglio, ma comunque lo spirito di sacrificio, la voglia di bloccare tiri e di essere compatti davanti alla porta ci sono stati. Poi bisogna essere onesti, come già detto, un grandissimo Sandro ha fatto delle parate fondamentali”.

Rispetto alle otto partite consecutive in cui siete andati a punti, in queste ultime tre gare si è vista un’involuzione…
“Hai ragione. Specialmente nella partita casalinga di sabato è mancata l’identità di gioco che vuole il nostro allenatore e l’intensità che ci ha contraddistinto nelle partite precedenti. Meno di 24 ore dopo siamo andati a Losanna, dove trovo che comunque abbiamo disputato una buona partita. Avevamo le occasioni per pareggiare e andare a punti, quindi non era tutto da buttare, anche se sicuramente non abbiamo portato sul ghiaccio la stessa esplosività delle prime partite. Infine in quest’ultima uscita contro il Rapperswil ci sono sicuramente cose da migliorare: guardandola dal punto di vista di noi difensori, dobbiamo riuscire a dare più fluidità al gioco dando più velocità ai passaggi così da sfruttare le nostre ali veloci”.

Dopo questi mini tour de force, ora avete qualche giorno per recuperare, prima di scendere in pista per un altro weekend impegnativo…
“Credo che adesso – dopo queste tre partite in quattro giorni, con due trasferte, tra cui quella a Losanna che è stata abbastanza pesante – la cosa più importante sia recuperare bene. Venerdì ci aspetta la trasferta a Berna e si sa che non è mai facile giocare là, ma noi andremo a testa alta. Domenica è invece in programma la Coppa Svizzera e sicuramente vorremo passare il turno e andare avanti”.

In questi giorni si sta parlando moltissimo di Spooner. Nello spogliatoio come state vivendo questa situazione?
“Per noi non è un problema, perché lui si sta allenando veramente alla grande e si sta comportando da buon professionista. È chiaro che per nessuno è facile e divertente non giocare, ma noi sappiamo che quando avrà l’occasione si farà trovare pronto. A Rapperswil era qui con la squadra e ci ha supportato, quindi non vedo nessun caso e nessun problema”.

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