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Interviste

Chiesa: “È stata una vittoria di gruppo, ma bisognerà giocare con più furbizia”

L’ex capitano del Lugano sa che la squadra deve fare dei passi avanti la vittoria sul Berna non era scontata: “Sapevamo che uscendo dalla quarantena sarebbero stati aggressivi e molto motivati”

LUGANO – Una seconda vittoria filata dopo quella di domenica e anche contro il Berna il Lugano è riuscito a non subire reti Se sul piano del gioco la squadra di Serge Pelletier lascia ancora molto a desiderare, perlomeno i bianconeri hanno ritrovato energie e spirito di sacrificio, necessari per poter almeno lottare contro qualunque avversario.

Alessandro Chiesa è consapevole che i passi da fare sono ancora molti: “Non siamo soddisfatti del gioco, bisogna ammetterlo – esordisce il quasi 34enne – ma la solidità difensiva è alla base di tutto e due vittorie ci aiuteranno a lavorare con più tranquillità.”

Alessandro Chiesa, alla prima partita stagionale contro il Berna sapevate che squadra aspettarvi?
“Sapevamo cosa aspettarci perché avendo passato anche noi due quarantene eravamo pronti ad affrontare una squadra che poteva essere riposata e motivata, la stessa cosa che era successa a noi. Il Berna infatti ha fatto molto forecheck ed è stato parecchio aggressivo, ma quando abbiamo fatto la differenza nel primo tempo siamo riusciti a trovare le giuste contromisure, giocando compatti e uniti”.

Con il passare del tempo vi siete chiusi un po’ troppo in retrovia, troppa prudenza?
“Nel secondo periodo ci è venuto il classico “braccino”, invece di cercare di chiudere la partita con decisione abbiamo arretrato un po’ troppo e questo non ci ha aiutato sul piano difensivo. In quei frangenti dove il Berna spingeva di più abbiamo giocato troppi dischi all’indietro invece di sorprenderli in velocità”.

Mancano ancora quei passi avanti per rivedere una squadra sicura di sé e capace di proporre gioco offensivo in maniera regolare…
“Sono mancate soprattutto le sincronizzazioni, in diverse azioni siamo andati in offside o in icing, e anche noi difensori ci siamo messi spesso in difficoltà da soli rallentando l’uscita dal terzo, sono aspetti fondamentali che non possono essere trascurati. Non ci sono dubbi che il nostro gioco vada assolutamente migliorato, nelle uscite di zona bisogna essere più rapidi e puliti, e come già detto in questo metto anche noi difensori, che abbiamo il compito del primo passaggio. Bisogna anche giocare con più furbizia, perché come visto nel secondo periodo con la panchina lontana abbiamo passato troppo tempo schiacciati nel nostro terzo, e questo lo paghi in termine di energie”.

C’è da dire che in questo periodo vi trovate con due portiere di nuovo in piena forma…
“Schlegel ha avuto solo un piccolo periodo di flessione, dove non è nemmeno stato aiutato troppo da noi compagni, ma già dall’inizio di stagione si era capito che sta attraversando un periodo di grande forma, non siamo stupiti di questa sua prestazione. E sono felice che abbiamo potuto ritrovare anche Sandro Zurkirchen con noi, anche lui domenica ha mostrato le sue grandissime qualità”.

Da difensore esperto come hai visto gli esordi di Villa e Ugazzi?
“Tutti siamo a disposizione dei più giovani per consigli, esperienza o incoraggiamenti, ma sia Ugazzi che Villa hanno dimostrato subito coraggio e personalità nell’hockey di National League. Non hanno paura a prendersi responsabilità, non si nascondono e vogliono giocare il disco. Si meritano queste possibilità e ovviamente mi fa piacere vedere ragazzi del vivaio che arrivano nella nostra squadra”.

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