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Ambrì Piotta

Cereda: “Stiamo lottando per la nostra vita, ma non possiamo uscirne solo come gruppo”

Il coach ha chiamato a raccolta il popolo biancoblù dopo le sole 2’500 presenze di mercoledì: “Il club ed i suoi tifosi devono compattarsi. Stiamo per entrare in una tempesta, ora dobbiamo trovare pulizia nel nostro gioco”

AMBRÌ – Non era facile ricominciare ma, nonostante la “ruggine” fosse evidente in alcune circostanze, l’Ambrì Piotta di Luca Cereda ha ottenuto una vittoria importante e significativa, che lancia al meglio le prossime uscite.

“La nostra non è stata una grande prestazione”, ha ammesso il coach leventinese. “Negli ultimi giorni ho percepito una grandissima voglia di ricominciare da parte dei ragazzi, quasi euforica. Avendo segnato subito è però subentrato il pensiero che la partita sarebbe stata facile, e quando si entra in quella mentalità poi diventa difficilissimo portare a casa il risultato. Proprio per questo i tre punti sono molto positivi, perchè nonostante l’errore siamo riusciti a vincere”.

Vi è inoltre da considerare il fatto di aver ripreso l’attività agonistica dopo una pausa atipica. “Entrambe le squadre erano naturalmente nella stessa situazione, però lo stop dovuto alle Olimpiadi è stato lungo e strano… Non avevamo tutto il gruppo con noi, dunque mercoledì siamo entrati in pista senza sapere precisamente a che punto eravamo. La partita contro il Kloten ci ha permesso di avere un’idea più chiara della nostra situazione, e ci ha fornito le indicazioni per lavorare nel modo giusto in vista del weekend”.

Weekend che è reso ancora più interessante dai punti recuperati al Losanna, che ora è “soltanto” a sei lunghezze di distanza. “Abbiamo davanti due impegni difficili contro lo Zugo, e solamente dopo aver chiuso la regular season guarderemo a che punto siamo”, ha spiegato l’allenatore. “Il fatto di aver vinto la prima partita dopo la pausa è l’aspetto più positivo, ora dobbiamo riuscire a trovare maggiore pulizia nel nostro gioco… Ad oggi questo è un fattore più importante rispetto al guardare chi ci sta davanti in classifica”.

Finale di regular season che potrebbe costringere Cereda a rinunciare a Kubalik, nei confronti del quale è stata aperta una procedura ordinaria dopo il colpo rifilato a Bieber. “Non credo sia stato un intervento cattivo”, ha commentato a caldo Cereda. “Ha cercato di fare un counter check per proteggersi ed ha preso con il gomito il mento dell’avversario… C’è stata anche un po’ di sfortuna, ma non credo ci fosse cattiveria da parte sua”.

Superata questa entrata in materia, i biancoblù possono ora guardare alla fase finale della stagione, ed in questo senso è un po’ deludente aver giocato mercoledì sera davanti a soli 2’500 spettatori.

“Stiamo lottando per la nostra vita e non riusciremo ad uscirne solo come gruppo”, ha commentato Cereda. “Sarà una lotta che deve vedere impegnato tutto il club, compresa la dirigenza e il nostro tifo. Stiamo per entrare in una tempesta e tutto l’ambiente deve compattarsi, sappiamo che sarà molto molto difficile ma tutti insieme ce la faremo”.

Infine, un appunto sul fatto di aver battuto quattro volte su quattro il Kloten, e in cinque occasioni consecutive se si va a ritroso sino al passato campionato. “È una cosa a cui non penso, così come non penso ad un’eventuale serie. Gli aviatori sono però migliorati parecchio ed hanno ingaggiato due nuovi stranieri, tra cui un portiere che non abbiamo ancora visto. La reputo una squadra molto pericolosa, con una prima linea che a mio parere è tra le più forti del campionato, se non la più forte… Sarà un avversario difficile da affrontare e nelle prossime occasioni dovremo lavorare davvero bene in fase difensiva”.

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