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Ambrì Piotta

Cereda: “Possiamo e dobbiamo migliorare, i nostri leader sabato hanno mostrato la via”

Il coach biancoblù sa che la serie sarà ancora molto dura: “Ci sono aspetti da rivedere per farci trovare pronti in vista di lunedì sera. La nostra competitività può aumentare ancora, dobbiamo bloccare più tiri”

AMBRÌ – Con la vittoria di sabato sera l’Ambrì Piotta è a metà dell’opera, ma ottenere gli ulteriori due successi necessari per arrivare alla salvezza sarà un compito durissimo per i biancoblù. Ne è ben consapevole coach Luca Cereda, che si concentra sugli aspetti in cui la sua squadra può ancora fare dei passi avanti.

“Nel corso di questa serie dovremo migliorare – ha commentato l’allenatore dei leventinesiil nostro livello di competitività deve crescere e dobbiamo bloccare molti più tiri… Ci sono degli aspetti da rivedere per farci trovare pronti lunedì sera”.

Tra gli elementi che sicuramente hanno bisogno di essere registrati c’è il boxplay, che sull’arco delle prime tre partite ha concesso al Kloten quattro reti, ovvero in sostanza tutte quelle segnate dagli aviatori. “Il miglior boxplay del mondo è il fatto di non prendere penalità, questa è la partenza, ma sicuramente dobbiamo fare qualche aggiustamento in questo senso… Loro, anche se non segnano, sfruttano le superiorità per creare momentum e questo vogliamo impedirlo”.

La squadra di Schläpfer ha inoltre potuto usufruire di linee di tiro troppo pulite in alcune situazioni, e spesso in entrata del terzo l’uomo che arriva a rimorchio per gli aviatori si ritrova con parecchio spazio a disposizione, mentre la difesa biancoblù impiega qualche secondo di troppo e ritrovare compattezza.

“Sappiamo che il rush è una loro prerogativa”, conferma Cereda. “Se andiamo a rivedere la gara che avevano vinto a Lugano per 7-2 nel mese di febbraio, i loro gol venivano dai powerplay e dal rush, e quella serata è stata un ottimo esempio delle loro potenzialità… Sappiamo che sono due aree in cui sono molto forti, per cui non dobbiamo dargli tutto questo tempo e spazio”.

Nonostante alcuni aspetti da migliorare, Cereda ha scelto anche sabato di confermare la squadra con cui aveva iniziato la serie, anche se in vista di lunedì potrebbero esserci dei cambiamenti in seguito all’infortunio di Gautschi. “Trovo che anche a Kloten giovedì non abbiamo giocato male, ma sono mancate un po’ le emozioni. Eravamo però contenti dell’equilibrio trovato, ed era dunque giusto ripresentarci nella stessa maniera in pista… Domenica raccoglieremo i cocci di questa sfida e vedremo cosa cambiare in vista di lunedì. Per quanto riguarda Gautschi, non ci sono informazioni precise al momento”.

Verosimile dunque che i leventinesi continueranno a schierare in retrovia Isacco Dotti, in pista sabato per la sua quinta partita consecutiva. “Il suo inserimento in squadra è stato avvantaggiato dal fatto di conoscere già il nostro sistema, per averlo giocato negli Juniori e poi nei Rockets. È un giocatore molto solido, fisico ed intenso, ed è quello che abbiamo bisogno e vogliamo in questa serie. Per il momento siamo contenti del suo apporto e felici di averlo con noi”.

A dare un contributo sostanziale sono inoltre stati nuovamente i leader, con i vari Emmerton, D’Agostini e Kubalik capaci di combinare complessivamente cinque punti. “Abbiamo sicuramente bisogno che i nostri leader si comportino come tali e mostrino agli altri la strada… Questo non significa necessariamente segnare, ma soprattutto dare energia e giocare nella maniera giusta, bloccando tiri e vincendo i duelli. Sabato hanno fatto un passo avanti e credo che come squadra possiamo farne altri nel corso di questa serie”.

Serie che ha imposto all’Ambrì Piotta un cambiamento di mentalità, dal mantra che recitava “andiamo in pista con la possibilità di vincere” ad un più concreto “andiamo in pista dovendo vincere”.

“Credo che quando si affronta una sfida si debba sempre essere coscienti della possibilità di perdere – ha spiegato Ceredama allo stesso tempo bisogna giocare per vincere, non per non-perdere. In carriera ho avuto un allenatore che in un momento molto importante, prima di un overtime, ci aveva detto di voler vederci giocare per vincere, e non per non-perdere. È una differenza enorme, e permette di non avere rimpianti… Questo è molto importante per noi ed è il messaggio che stiamo cercando di trasmettere”.

Un ultimo appunto va inoltre fatto agli juniori élite, capaci di conquistare la salvezza e mantenere la categoria. “Ho guardato la partita, è stata bella ed emozionate”, ha concluso Cereda. “Come avevamo detto ad inizio stagione, vogliamo ripartire con il nostro club e credo che questa sia una delle prime pietre che siamo riusciti a mettere nelle fondamenta… Dobbiamo continuare a ricostruire”.



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