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Ambrì Piotta

Cereda: “Impazienti di essere alla Spengler, non andremo lì in passeggiata scolastica”

Il coach: “Fieri dell’attitudine mostrata contro il Davos. Alla Spengler porteremo l’identità dell’Ambrì, vogliamo giocare il nostro miglior hockey. Dopo aver vista sin da bambini in TV, è un’occasione più unica che rara”

AMBRÌ – L’Ambrì Piotta ha chiuso lunedì sera un dicembre eccezionale, aggiungendo un nuovo punticino ad una classifica che ora lascia tutto aperto in vista della seconda parte di stagione. Più di così, alla squadra biancoblù, sicuramente non si poteva chiedere.

“È stata una bella battaglia, che poteva andare dalle due parti. Alla fine il Davos è stato un po’ più freddo nei rigori, ma la cosa che ci rende molto fieri è l’attitudine della squadra”, ci ha spiegato coach Luca Cereda. “Dopo essere stati in vantaggio praticamente tutta la partita, andare sotto dieci minuti dalla fine e poi spingere nuovamente per il pareggio non era facile. Di fronte avevamo un grande avversario, con dei nazionali in terza linea, noi siamo stati bravi a lottare fino alla fine”.

Dopo un ottimo mese di dicembre vi siete messi in condizione di affrontare la seconda parte di stagione con ogni scenario ancora possibile…
“È vero, ma non guardiamo alla classifica. Mancano ancora troppe partite, la strada è lunga. Ora ci godiamo il Natale con le nostre famiglie, poi penseremo alla Coppa Spengler, che rappresenta un impegno un po’ diverso dal solito. Per noi sarà una cosa più unica che rara. L’abbiamo guardata da bambini durante le vacanze natalizie, dunque essere quest’anno protagonisti è qualcosa di particolare e che apprezziamo molto. Cercheremo di imparare tanto, siamo impazienti di essere lì”.

Che Ambrì Piotta vedremo alla Coppa Spengler?
“La nostra identità non cambia, dunque anche a Davos cercheremo di portarla sul ghiaccio. Non andremo a fare una passeggiata scolastica, ma per cercare di mostrare il nostro miglior hockey, questa sarà un’esperienza che a medio e lungo termine ci aiuterà tanto. Vogliamo approfittarne per fare passi avanti”.

Potrete inoltre contare su quattro innesti…
“Siamo contenti di tutti i rinforzi, sono ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco assieme a noi. Sicuramente Wolski è un innesto interessante, ma anche Miranda, Douay e Weber… Siamo veramente felici di averli con noi per questo torneo. Un eventuale contratto per Wolski? Non guardiamo così avanti, per ora penso solo al primo allenamento a Davos. Per lui sicuramente sarà una grande opportunità, perché la Spengler è un torneo che dà visibilità internazionale e sicuramente è molto motivato a sfruttarla”.

Mentre sarete a Davos inizieranno i Mondiali U20, con anche il biancoblù Rocco Pezzullo tra i convocati…
“È un ragazzo molto promettente, che ha già fatto parte del nostro gruppo con qualche allenamento, sia quest’anno che quello passato. Siamo estremamente felici e fieri di lui, considerando che sarà al torneo all’età di soli 18 anni. Per lui il vero lavoro inizierà adesso, ma è sicuramente un ragazzo che ha delle prospettive… È molto educato e con la testa sulle spalle, queste sono le basi per avere una buona carriera”.

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