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Ambrì Piotta

Cereda: “Dobbiamo abbandonare il fioretto per giocare di più con piccone e pala”

Il coach: “Dobbiamo lavorare un po’ di più fisicamente davanti alle due porte, cosa che stavolta non abbiamo fatto. Bisogna rendersi conto che siamo i più piccoli del campionato, facendolo questa potrà diventare un’arma”

AMBRÌ – Ha le idee ben in chiaro coach Luca Cereda dopo la sconfitta contro il Langnau, uno stop arrivato al termine di una prestazione iniziata in maniera promettente, ma che poi non è sfociata in quella prova che sembrava delinearsi durante il primo periodo.

“La prestazione è stata OK… Non buona ma nemmeno negativa, dobbiamo sicuramente imparare che ci sono delle partite in cui il disco non entra ed allora dobbiamo lavorare un po’ di più fisicamente davanti alle due porte, cosa che stavolta non abbiamo fatto. Prendiamo la sconfitta e impariamo”, ha commentato l’allenatore biancoblù.

Dopo le belle vittorie contro Ginevra e Davos, peccato non aver trovato una conferma contro una squadra alla vostra portata…
“Dobbiamo tutti renderci conto che noi siamo i più piccoli del campionato. Lo ripeto, non per fare il “piangina”, ma perché quando avremo la giusta consapevolezza potrà diventare una nostra arma, ma ad oggi non ci siamo ancora. In questo occasione probabilmente se avessimo segnato per primi la partita sarebbe cambiata, ma dobbiamo giocare un po’ più con il piccone e la pala, ed un po’ meno di fioretto”.

Dopo un buon primo tempo, vi siete in qualche modo “inceppati”…
“Loro sono molto bravi a difendersi, e anche alla Valascia si sono confermati. Bloccano sempre tantissimi tiri e quindi contro il Langnau bisogna giocare con pazienza e disciplina, ed anche voglia di prendere dei colpi… Su tutto l’arco della partita l’abbiamo fatto troppo poco”.

Nel finale hai comunque dato una chance alla tua squadra di giocare con sei uomini, che messaggio hai lanciato?
“Ho detto loro “andate e fate un gol, adesso è ora”. Erano passati oltre 50 minuti e dunque era tempo di mettere un disco in porta… Mi hanno accontentato, ma è stato troppo poco e troppo tardi”.

Chi ricorderà a lungo questa serata è Karim Del Ponte…
“Per lui era difficile, perché sabato aveva giocato con i Rockets e dunque non era stato con noi negli ultimi giorni. Sono comunque contento per Karim perché ha fatto il battesimo in National League. Quest’anno sta facendo dei buoni progressi, a Biasca ha un buon ruolo e gioca tanti minuti, è sulla strada giusta per conquistare un posto fisso nella massima lega ma dovrà continuare a lavorare”.

Per le prossime partite sarete invece privi di Nättinen… Pensi che la convocazione in Nazionale possa fargli bene?
“Di solito in generale chi torna dalla Nazionale torna sempre in condizioni peggiori di quando è partito, ma vedremo, il ghiaccio ci darà le risposte. Non trovo che questo sia un bel momento per viaggiare nel mondo, però la situazione è questa e la accettiamo… Aspetteremo il suo ritorno a braccia aperte settimana prossima”.

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