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Ambrì Piotta

Cereda: “Chi va in pista non cerca scuse ma soluzioni, questa è l’essenza dell’Ambrì”

Il coach sulla prima fase di stagione: “Alla mia squadra dò una sufficenza più che meritata. All’inizio abbiamo peccato di costanza, ma per attitudine e lavoro quotidiano nessuno si è mai tirato indietro”

AMBRÌ – È stato un inizio di campionato intensissimo, ma ora finalmente l’Ambrì Piotta può tirare il fiato. I biancoblù hanno guadagnato la pausa vivendo una settimana molto positiva, con due vittorie pesanti ed una bella prestazione contro la capolista, sfuggita solamente nei secondi finali.

“Dobbiamo essere fieri dello sforzo e dell’attitudine dei ragazzi, purtroppo meritavano qualcosina in più ma ogni tanto lo sport ti porta delle delusioni. Ora per noi si tratterà di riposare un po’ ma da lunedì ci rimetteremo già al lavoro”, ha commentato coach Luca Cereda.

La pausa arriva al momento giusto, oppure viste le ultime prestazioni avreste volentieri continuato per qualche altra partita?
“Stavamo vivendo effettivamente una buona fase, ma è arrivato il momento giusto per fare una pausa… Abbiamo veramente giocato tanto in questi primi mesi di campionato, ora vogliamo lavorare sulla condizione fisica e poi fare un po’ di stacco per tutti, così da prepararci bene alla fase di stagione che ci porterà fino a Natale”.

Dai peso all’ultimo posto, oppure sei soddisfatto della prima fase?
“Non guardiamo ancora troppo la classifica. All’inizio abbiamo pagato un po’ gli sforzi della CHL, come immaginavamo, ma ultimamente la squadra è cresciuta tanto nonostante sapessimo di essere un po’ nella tempesta. Come costanza e solidità sul ghiaccio abbiamo fatto passi avanti”.

Ha fatto il suo rientro prima della pausa Dario Rohrbach, già su buoni livelli…
“Noi abbiamo bisogno di guerrieri che si mettono a disposizione del gruppo, e non di giocatori che pensano ai loro punti personali. Anche per Rohrbach vale questo, venerdì ha giocato molto bene mentre sabato ha un po’ pagato il prezzo delle due partite in 24 ore, ma anche stavolta ha dato il suo contributo”.

Che nota dai al tuo Ambrì per questo inizio di stagione?
“Direi un quattro, perché all’inizio abbiamo peccato di costanza, mentre ora l’abbiamo trovata nella prestazione ma non ancora nei risultati. La sufficienza però è più che meritata, per l’attitudine, lo sforzo e per il lavoro quotidiano”.

Nonostante le avversità sistema e filosofia hanno retto l’urto, questa è davvero la cosa più importante, indipendentemente dai risultati…
“Per noi la cosa fondamentale è fare passi avanti ogni giorno, cercando di migliorare indipendentemente da cosa è successo il match precedente. Cerchiamo di lavorare al massimo dei nostri limiti, questa è la nostra vera filosofia e credo che lì stiamo andando nella giusta direzione… Sul ghiaccio non siamo sempre stati costanti, ma la principale nota positiva è aver percepito che quando portiamo la nostra identità ce la giochiamo con tutti, indipendentemente da chi è l’avversario e nella pista in cui giochiamo. Questo ci dà fiducia”.

Ed anche indipendentemente da chi va sul ghiaccio, viene da aggiungere…
“Questo è il complimento che dobbiamo fare ai giocatori. Chi gioca lo fa in maniera ottima, non si cercano scuse ma soluzioni, e questa è l’essenza dell’Ambrì”.

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