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NHL

Carolina vuole ripetere la sua “tempesta perfetta”, ma l’interrogativo resta tra i pali

Con una squadra talentuosa e dinamica gli Hurricanes voglio nuovamente qualificarsi ai playoff. Haula e Dzingel sono innesti interessanti e confermare Sebastian Aho è stato vitale, ma restano dubbi su Mrazek

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


HURRICANES

La rosa 2019/20

PORTIERI
Petr Mrazek, James Reimer

DIFENSORI
Dougie Hamilton, Jaccob Slavin, Justin Faulk, Jake Gardiner, Brett Presce, Trevor van Riemsdyk, Gustav Forsling, Haydn Fleury, Fredrik Claesson

ATTACCANTI
Sebastian Aho, Jordan Staal, Teuvo Teravainen, Nino Niederreiter, Ryan Dzingel, Erik Haula, Brock McGinn, Jordan Martinook, Andrei Svechnikov, Martin Necas, Warren Foegele, Brian Gibbons, Clark Bishop, Lucas Wallmark


Reduci da una stagione entusiasmante che li ha visti arrivare sino alla finale della Eastern Conference, sono in molti a chiedersi se i Carolina Hurricanes della passata annata siano stati un fuoco di paglia oppure una bella realtà con la possibilità di consolidarsi.

La squadra è stata capace di costruirsi una precisa identità – abbracciando in pieno la provocazione di Don Cherry ed il suo “Bunch of Jerks” – e per i Canes è stato principalmente molto importante tornare a giocare i playoff dopo ben nove anni di assenza. Ora l’intera franchigia ha finalmente la possibilità di lavorare sull’onda di un certo entusiasmo, per cercare di centrare il post season per due anni consecutivi per la prima volta dal 2002.

Dal mercato non è arrivato nessun colpo veramente eccezionale – anche se aver pareggiato l’offer sheet dei Canadiens ad Aho è stato fondamentale – ma non sono da sottovalutare gli innesti di elementi come Erik Haula e Ryan Dzingel, che daranno profondità e qualità al reparto d’attacco.

Sul fronte offensivo le principali attenzioni saranno concentrate su Aho, ma anche il giovane Svechnikov – che ha il potenziale per diventare una star – ed il rookie Martin Necas contribuiranno a rendere il mix di Carolina dinamico e imprevedibile. In casa Canes c’è tanto talento – non bisogna dimenticare ad esempio Teravainen – ma anche una certa sostanza grazie alla presenza giocatori come Niederreiter oppure Jordan Staal.

Dalla difesa poi arriveranno diversi impulsi, a partire da quelli garantiti da Dougie Hamilton e Justin Faulk. Complessivamente la retroguardia degli Hurricanes è una delle più intriganti della NHL, e rappresenta il prototipo di difesa moderna. Ai due nomi citati si aggiunge Jaccob Slavin, all rounder che è una garanzia, mentre un maggior accento alla copertura viene portato da Brett Pesce.

In porta le principali responsabilità verranno affidate nuovamente a Petr Mrazek, che sembra finalmente aver dato una precisa direzione alla sua carriera. A sostenerlo avrà un backup di discreta fattura – ma mai costante – come James Reimer, e in caso di bisogno in AHL ci sarà pronto anche Anton Forsberg, che due anni fa a Chicago aveva dimostrato di poter dire la sua se chiamato in causa. A lui si aggiunge Alex Nedeljkovic, nella passata stagione tra i migliori nelle minors.

I veri dubbi sulle possibilità degli Hurricanes di qualificarsi nuovamente ai playoff arrivano però proprio dalle retrovie, perché se l’attacco è completo e dinamico, e la difesa appare ancora di ottimo livello, ci sono seri dubbi sulla capacità dei portieri di sostenere il resto della squadra.

Petr Mrazek non sempre è stato costante e spesso ha avuto problemi di salute, e la sua capacità di giocare ad alto livello sarà il fattore più determinante per l’intera squadra.

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