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Ambrì Piotta

Ambrì Piotta a bassa intensità, lo Zugo vince con un chiaro 5-1

Incassati due gol in cinque minuti, i biancoblù non hanno saputo trovare la carica per dare battaglia a Hofmann e compagni. Primo gol per Kneubuehler

(PPR/Urs Flueeler)

Ambrì Piotta a bassa intensità, lo Zugo vince con un chiaro 5-1

ZUGO – AMBRÌ

5-1

(2-0, 3-0, 0-1)

Reti: 2’16 Zehnder (Albrecht, Diaz) 1-0, 5’50 Alatalo (Martschini, Thorell) 2-0, 21’33 McIntyre 3-0, 31’21 Hofmann (Martschini) 4-0, 38’08 Hofmann (Diaz, Kovar) 5-0, 54’54 Kneubuehler 5-1

Note: Bossard Arena, 6’612 spettatori. Arbitri Wiegand, Gofman; Kovacs, Cattaneo
Penalità: Zugo 6×2′, Ambrì 12×2′

ZUGO – È stata una serata complicata quella che l’Ambrì Piotta ha vissuto alla Bossard Arena di Zugo, dove i biancoblù hanno perso contatto con la sfida sin dalle prime battute. La squadra di Cereda non è riuscita a portare sul ghiaccio quell’intensità necessaria per impensierire in casa propria una delle principali forze del campionato, dando vita ad una partita il cui esito finale non è mai stato messo in dubbio.

Mandata in pista con Hrachovina confermato tra i pali ed il nuovo assetto provato martedì in CHL – uniche differenze il rientro di Ngoy e Sabolic finito in sovrannumero – la squadra si è mostrata poco compatta in particolare a protezione del portiere ceco, con gli attaccanti dello Zugo che troppo facilmente si sono infilati tra le maglie biancoblù.

(PPR/Urs Flueeler)

Il conteggio finale parla di 34 tiri, di cui praticamente due terzi (il 63%) arrivati dallo slot, con Hrachovina non sufficientemente aiutato dai compagni ed in definitiva non particolarmente colpevole sulle reti locali. Anzi, lo straniero ha sfoderato anche qualche parata da rivedere – una in particolare molto bella su Hofmann – ma il contesto che si è venuto a sviluppare alla Bossard Arena non poteva portare ad un risultato molto diverso indipendentemente dalla sua prestazione.

Sull’altro fronte il giovane Luca Hollenstein ha giocato per la prima volta un match da titolare in NLA, e per poco non gli è anche riuscito di ottenere uno shutout, non fosse per il gol di Kneubuehler che nel finale gli ha negato la goia di mandare l’Ambrì in bianco.

La rete del numero 11 è meritata per quanto mostrato dall’attaccante in questo avvio di stagione, ma complessivamente l’Ambrì Piotta non ha fatto molto per rendere la vita difficile al portiere locale, che in tutto l’arco del match ha dovuto fronteggiare ben pochi tiri pericolosi.

(PPR/Urs Flueeler)

La più grande chance i biancoblù se la sono paradossalmente costruita quando giostravano in 3-contro-5, con D’Agostini partito in contropiede ma incapace di battere tutto solo il portiere avversario. A quel punto si era sul 2-0 e con Cereda già costretto a chiamare il timeout, ma chissà che una rete non avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match, che invece non ha mai deviato il suo corso.

Lo Zugo al 21’33 ha trovato il terzo punto con McIntyre – anche qui la retroguardia ospite si è mostrata statica – ed il match si è sostanzialmente concluso. Il ritmo della sfida non è inoltre stato favorito da una miriade di penalità, che hanno impedito la normale rotazione di terzetti offensivi in pieno rodaggio, con l’Ambrì che si è inoltre ritrovato in cinque circostanze – deve essere un record! – in tre uomini contro cinque.

In questo senso tra le note positive rientra nuovamente il boxplay. Per finire lo Zugo ha trovato il modo di eludere la resistenza locale – doppietta di Hofmann – ma complessivamente nelle fasi in cui il match era ancora aperto l’Ambrì si era difeso discretamente.

A conti fatti però i biancoblù hanno avuto ben pochi argomenti per mettere in difficoltà lo Zugo, che segnando due volte nei primi cinque minuti non ha dato molte possibilità alla squadra di Cereda di imbastire le premesse per creare una sorpresa.

Questi elementi hanno partorito un match in cui a livello di intensità, competitività e concentrazione l’Ambrì è apparso sotto le sue possibilità, e senza questi ingredienti i leventinesi hanno prolungato la loro sterilità in trasferta. Lontano dalla Valascia non è infatti ancora arrivato alcun punto, mentre sul fronte offensivo la media di appena 1.91 gol a partita non lascia alla squadra di Cereda molti margini di errore.

L’occasione di reagire arriverà già sabato sera alla Valascia, dove si presenterà un Rapperswil caricato dalla grande rimonta operata contro il Berna. L’Ambrì dovrà come prima cosa presentarsi sul ghiaccio tanto carico quanto gli avversari, per quello che sarà un test dai connotati significativi.


IL PROTAGONISTA

Gregory Hofmann: Il top scorer dello Zugo ha ottenuto due gol nel corso del periodo centrale che hanno chiuso definitivamente la sfida, mettendo la firma su quella che è stata la 20esima doppietta della sua carriera.

Autore di addirittura nove tiri in porta, la sua è una presenza costantemente pericolosa e quasi impossibile da arginare, ed infatti sinora nessuno in campionato ha saputo segnare più di lui.


HIGHLIGHTS

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