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Lugano

Al Lugano manca ritmo e mordente, secca sconfitta 5-1

I bianconeri sono stati battuti dall’Ingolstadt ed hanno chiuso il torneo segnando solamente un gol, ma alla squadra mancano ancora gli automatismi

Al Lugano manca ritmo e mordente, secca sconfitta 5-1

INGOLSTADT – LUGANO

5-1

(1-0, 2-0, 2-1)

Reti: 9’30 D’Amigo (Elsner, Edwards) 1-0, 21’08 Mashinter (Sullivan) 2-0, 24’42 Höfflin (Detsch, Mashinter) 3-0, 45’15 Foucault 4-0, 52’30 Mashinter 5-0, 55’27 Romanenghi 5-1

Note: IceForum Latsch
Penalità: Lugano 5×2′, Ingolstadt 3×2′

LATSCH – Il Lugano di Kapanen ha chiuso la partecipazione alla Val Venosta Cup con una sconfitta per 5-1 contro i tedeschi dell’Ingolstadt, allenati dall’ex coach bianconero Doug Shedden.

La squadra si è presentata in pista con Stefan Müller tra i pali, mentre in difesa si è rivisto Riva – che ha preso posto di fianco a Jecker – e sul fronte offensivo Spooner e Sannitz hanno guidato le prime due linee, con il primo affiancato da Lammer e Bürgler, mentre Klasen e Fazzini erano in un blocco più bilanciato con il momò nel mezzo. Zangger è invece rientrato completando la linea di Lajunen e Suri.

Il pomeriggio non si è però rivelato dei più semplici per i bianconeri, che sono evidentemente ancora nel bel mezzo del loro processo per assimilare un sistema di gioco completamente nuovo, e che vede il gruppo alla ricerca degli automatismi di base ed una maggiore unione tra i reparti.

Ne è così uscita una sfida in cui i tedeschi hanno saputo imporsi grazie ad un maggior ritmo e convinzione, mentre il Lugano non sempre ha saputo applicare un forecheck efficace per mantenere il puck in zona offensiva.

A sbloccare il risultato ci ha pensato una vecchia conoscenza di Kapanen, lo statunitense Jerry D’Amigo che il coach finlandese aveva allenato un paio di stagioni fa al KalPa. Il raddoppio è invece arrivato nelle prime battute del periodo centrale con Mashinter, che ha ribadito in porta un disco ballonzolante tornato nello slot dopo aver sbattuto sulla balaustra di fondo.

L’Ingolstadt ha poi saputo approfittare di uno degli errori bianconeri in zona neutra per trovare il 3-0, con Höfflin che ha fatto secco Müller dopo essere stato liberato dal tocco di un compagno sulla blu. A quel punto Kapanen ha chiamato il timeout, ma il Lugano anche nei minuti successivi si è confermato un po’ troppo imballato per rendersi davvero pericoloso.

Alla fine i bianconeri sono riusciti perlomeno a trovare il gol della bandiera con Romanenghi, che ha permesso al Lugano di ottenere la prima ed unica rete del torneo, dopo aver però aver permesso a Mashinter di firmare la doppietta ed il provvisorio 5-0.

Dopo le due prestazioni del weekend il taccuino di coach Kapanen sarà dunque sicuramente ben zeppo di appunti, che permetteranno alla squadra di lavorare in vista degli ultimi due test amichevoli contro Rapperswil e ZSC Lions. Visti i molti accorgimenti di cui la squadra ancora necessita, saranno indubbiamente dei test interessanti.

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