Social Media HSHS

Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Alcune considerazioni “semiserie” per ripercorrere il fine settimana vissuto dalla due squadre ticinesi

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno L’È PROPRI ROBA DA MATT!
È sembrata quasi una scena da “mondo alla rovescia”, ma è successa per davvero e ben simboleggia il lavoro che Luca Cereda e il suo staff hanno portato avanti durante l’estate. Vedere Matt D’Agostini battere in velocità Linus Klasen prima di segnare il quarto gol biancoblù al derby ha avuto per certi versi dell’incredibile, tanto che se qualcuno lo avesse raccontato solamente qualche mese fa lo si sarebbe preso per matto… Invece è tutto vero, per la prima volta dal suo arrivo in Leventina il canadese è stato il vero protagonista del weekend!

due CORVI FIRMA IL DANNO, E ANCHE LA BEFFA
Dopo la vittoria nel primo derby stagionale, l’ambiente sabato era di quelli euforici alla Valascia. La squadra di Cereda ha regalato al suo pubblico una prestazione di grande sostanza e sacrificio, vanificata però da un paio di episodi che vanno ad ammonire tutti coloro che si sono fatti delle illusioni dopo la vittoria sul Lugano. E se i corvi bianconeri per una sera non hanno fatto paura, è sicuramente da temere il Corvi davosiano, che dopo i 14 gol dello scorso anno è tornato a colpire con un polsino irresistibile!

tre  I SUOI GIOCATORI LI PREMIA IL DS
Alla Valascia c’è una novità, che va ad interrompere quella che era una vera e propria tradizione. A partire da questa stagione non saranno infatti più i giornalisti presenti in tribuna stampa a scegliere i migliori giocatori in pista, ma di questo compito se ne occuperà direttamente il DS biancoblù. Una scelta singolare, ma che per il pubblico può anche rivelarsi interessante… Dopo la sirena finale basterà infatti guardare a centro pista per scoprire chi è riuscito a catturare le attenzioni di Paolo Duca.

quattro PER LA TECNOLOGIA, SARÀ PER UN’ALTRA VOLTA
Il mondo dell’hockey avanza con passi da gigante, e la federazione svizzera non ha certo intenzione di rimanere indietro. Da questa stagione gli arbitri avranno a disposizione un nuovo sistema di revisioni video, che permetterà loro di prendere la decisione migliore dopo aver rivisto le azioni in oggetto su degli speciali tablet in dotazione. La prima partita della stagione è però in ogni pista un po’ particolare, ed infatti per il primo incontro stagionale alla Valascia il sistema di video review è andato in tilt già nel prepartita. Poco male, di episodi sospetti non ce ne sono stati e per un’ultima serata si è fatto “alla vecchia maniera”. La tecnologia però non aspetterà oltre, da sabato sera gli iPad dovranno essere pronti all’uso!

cinque “THE SKY IS THE LIMIT”
È una tipica frase che nel mondo dello sport viene spesso utilizzata per motivare squadre e giocatori, ma forse Igor Jelovac l’ha presa un po’ troppo alla lettera! Il difensore biancoblù lo scorso anno aveva saputo fare dei passi avanti, e si spera possa continuare a progredire anche sotto la guida di Cereda. Se si applica però il modo di dire quando ci si ritrova a liberare il proprio terzo, può accadere qualche imprevisto… Questo è quello che è successo al leventinese, che in un boxplay nel terzo tempo ha alleggerito la pressione grigionese spedendo il disco letteralmente alle stelle… O meglio, addirittura mandandolo nella rete di protezione sopra la porta di van Pottelberghe! Per l’Ambrì Piotta il limite è il cielo se si continuerà di questo passo, ma i dischi è meglio tenerli ad altezza di sicurezza.


uno CALORE DEI DERBY
La stagione 2017/18 si è aperta con il derby della Resega ma, per essere stata una sfida stracantonale e nonostante il pienone, l’ambiente non sembrava caldissimo come le sfide tra bianconeri e biancoblù a stagione iniziata. Colpa forse del caldo stagionale, il quale ha provocato qualche sudorazione di troppo sugli spalti e disagi sul ghiaccio, come la nebbia e le pozze d’acqua nel terzo tempo. Se non ci pensa il pubblico allora sta alla meteo scaldare il derby…

due SWEET CAROLIN…A
Sarà una settimana di passione e di grandi occasioni quella che si appresta a vivere Gregory Hofmann, partito alla volta degli USA per partecipare al camp dei Carolina Hurricanes. Buon per lui – e un po’ meno per il Lugano – che Hofmann arrivi a questo appuntamento più in forma che mai, dopo aver disputato un ottimo preseason ed essere stato l’uomo migliore dei bianconeri nel weekend. Non bisogna infatti sottovalutare le possibilità del numero 15 bianconero in una squadra alla quasi disperata ricerca di potenza offensiva, e nell’ambito di un camp in cui la maggior parte degli altri giocatori saranno più indietro nella condizione rispetto a chi ha già iniziato il campionato. Insomma, per lui potrebbe essere una dolce Carolina, per i tifosi bianconeri i sentimenti sono decisamente più contrastanti.

tre I RITORNI, QUELLI BELLI
Un anno e mezzo, tanto è passato dall’ultima partita disputata da Clarence Kparghai dopo l’infortunio patito nella finale contro il Berna di due stagioni fa. Un lasso di tempo interminabile, un calvario di operazioni e riabilitazioni dolorose, la voglia di essere sul ghiaccio guardando e soffrendo per i compagni durante un campionato intero. Poi, il 9 settembre, di nuovo in pista per una gara ufficiale dopo le amichevoli estive, a Zugo per la vittoria anche sua contro Stalberg e compagni. Solo 4′ scarsi sul ghiaccio, ma ciò che conta era esserci e non possiamo minimamente immaginare la sua sensazione al primo cambio giocato. Bentornato Clarence.

quattro LA PUNTUALITÀ DEL GOL DELL’EX
Probabilmente non fa più nemmeno notizia, e dopo le reti che Bertaggia ha rifilato al suo Zugo durante e dopo la stagione del suo scambio per il quale è finito a Lugano, ora è Dario Bürgler a rincararare la dose di dispiacere ai suoi ex compagni e tifosi. Se la scorsa stagione giocando contro gli uomini di Kreis aveva messo a segno 2 reti e 3 assist, quest’anno è già partito con una doppietta nella prima sfida stagionale contro i Tori. Ormai diventa un’abitudine, tanto che sugli spalti le reazioni ai suoi gol sembravano quelle rassegnate di chi se lo aspettava…

cinque DANNI COLLATERALI
Partite sempre dure sul piano fisico quelle tra Lugano e Zugo, animi caldi e fisici imponenti non risparmiano colpi duri in una sfida che negli ultimi anni ha raggiunto una certa popolarità tra gli addetti alla panchina dei penalizzati e nelle infermerie. Sabato però nessun giocatore è rimasto infortunato, ma a fare le spese di questa sfida è stato suo malgrado uno sfortunato linesman, rimasto vittima di un doppio check. Quando Jani Lajunen ha pensato di andare in check alle assi su Viktor Stalberg non ha di certo fatto caso che dietro lo svedese dello Zugo era posizionato lo sfortunato linesman, il quale è andato ad assorbire tutta l’onda d’urto dei due colossi (97 kg il bianconero, 95 kg il suo avversario), uscendo decisamente frastornato verso gli spogliatoi da un duello in cui è risultato essere un danno collaterale.

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta