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National League

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


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uno IL POKER DEGLI INFALLIBILI
L’Ambrì Piotta
non è considerata la squadra tecnicamente più dotata della lega, ma a scapito della percezione comune i biancoblù si stanno dimostrando micidiali nel più tecnico degli esercizi: i rigori. Vincendo domenica a Zugo gli uomini di Kossmann hanno infatti collezionato la quarta vittoria su quattro agli shootout, mantenendo perfetto il proprio bilancio nelle sfide arrivate all’ultimo epilogo. Merito di giocatori come Hall, Guggisberg e Fuchs, che vantano un 2 su 2 in questo esercizio, così come di un Pesonen particolarmente ispirato e capace di infilare cinque dei sette rigori eseguiti in NLA!

due CI VUOLE ANCHE FORTUNA… IN TUTTI I SENSI!
È con questo spirito che capitan Paolo Duca ha firmato la sua prima rete della stagione alla Bossard Arena, tornando così da una lunga assenza nel migliore dei modi. Sulla sassata in powerplay di D’Agostini il numero 46 ha infatti deviato il tiro quel tanto che è bastato per far finire il puck alle spalle di Haller, seppur per una questione di millimetri… Un doppio colpo di fortuna insomma, sia perchè il disco è finito in zona utile per un nulla, sia perchè la deviazione di Duca è arrivata con il fondoschiena. Ma d’altronde si sa, la fortuna aiuta gli audaci che si avventurano nello slot avversario!

tre “SCUSI, CHI HA FATTO PALO?”
Una frase che si sarebbe potuta pronunciare in diverse circostanze nella doppia sfida del weekend tra Ambrì Piotta e Zugo, con gli svizzeri centrali che alla Valascia hanno fatto vibrare i ferri della porta di Zurkirchen in più di un’occasione, mentre i biancoblù hanno ancora davanti agli occhi la bordata di Fora che per un nulla domenica non portava al vantaggio per 4-1. Chi con il palo ha invece avuto un rapporto complicato nel weekend è stato Adrien Lauper, colto con la mano nella marmellata – ovvero con il palo in mano – dopo aver spostato la porta alla Valascia!

quattro I FANTASMI DEL PASSATO
A Sandro Zurkirchen, lo Zugo proprio non va giù. Da quando è arrivato alla Valascia proprio in provenienza dall’EVZ, il portiere svittese ha infatti sempre avuto un gran da fare nell’arginare la sua ex squadra, tanto che nessuno come gli svizzero centrali è stato capace di bucarlo con tanta frequenza. A guardia della porta leventinese il futuro portiere del Losanna ha infatti incassato 52 gol al cospetto dello Zugo, numero che rende la squadra di Kreis la più indigesta in assoluto, davanti a Lugano (48 gol subiti), Davos e Friborgo (43). Chissà se la regola si confermerà e dall’anno prossimo sarà l’Ambrì Piotta a trovare diverse reti nei match contro i vodesi?

cinque “CARA MOBILIARE…”
Citando un famoso spot pubblicitario, chissà che iniziano così i pensieri di Hans Kossmann quando si ritrova a comporre il suo lineup? Scherzi a parte, dopo che in passato era già stato il caso con Peter Guggisberg, sabato sera anche il rientro dopo l’infortunio di Paolo Duca è stato fermato da un veto assicurativo. Nonostante il capitano si fosse allenato nei giorni precedenti con i compagni ricevendo l’OK medico, la compagnia di riferimento sabato sera non considerava ancora conclusa la pratica relativa al suo stato di infortunio, costringendolo a guardare da bordo ghiaccio. Insomma, un elemento di incertezza in più, che si è aggiunto alla bandiera bianca alzata da Sven Berger durante il riscaldamento alla Bossard Arena… Anche in questo caso, meglio andare sul sicuro!


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uno IL DITO NELLA PIAGA
La partenza di Dario Simion verso Davos di qualche stagione fa è ancora una ferita aperta nel cuore di molti tifosi, sicuri del potenziale del ragazzo e convinti che all’epoca potesse diventare una colonna portante nel futuro del Lugano. Da quando ha raggiunto Arno Del Curto alla Vaillant Arena, il giovane locarnese ha messo in mostra tutto il suo potenziale, e spesso non si è dimenticato di farne bella mostra anche alla Resega di fronte ai suoi ex tifosi. Infatti anche in questa stagione Simion non ha mancato di dare molti dispiaceri alla squadra di Doug Shedden, infilando ben 4 reti e 3 assist negli incontri di campionato tra il suo Davos e il Lugano, praticamente il 30% del suo bottino totale e quasi la metà delle reti. Quando si dice “farli piangere due volte”…

due QUASI UNA FIGURACCIA PER DUE
L’errore di Elvis Merzlikins alla Vaillant Arena ha del clamoroso per come il bianconero ha regalato il disco ad Ambühl ma, si sa, il lettone è un portiere che ama giocare il disco fuori dalla propria porta e a volte certi rischi si pagano. Tutti ricorderanno il suo gesto ma la rete di Tino Kessler sul susseguirsi dell’azione ha parzialmente nascosto un altro incredibile errore, quello proprio di Ambühl che, aggirando la gabbia completamente sguarnita, ha mandato il disco sul palo. Per sua fortuna il giovane Kessler si è trovato proprio sulla traiettoria del rimbalzo, altrimenti tutta la scena avrebbe avuto del tragicomico.

tre IL PERSEVERAR DIABOLICO
C’è una cosa da dire: nel suo sbagliare, il Lugano è tremendamente coerente. La coerenza nell’errore però significa solo darsi del male continuo. Lo dimostra a caratteri cubitali l’incedere del Lugano degli ultimi tempi che va sotto, subisce, rimonta e a volte riesce pure a vincere. Incredibili le somiglianze a specchio nella doppia sfida contro il Davos, con i bianconeri a chiudere i primi periodi sotto di 1-3 (dopo aver subito due volte lo 0-2 in pochissimi minuti e poi lo 0-3) e a cercare la rimonta nel periodo conclusivo. In entrambi i casi le rimonte del Lugano hanno visto i bianconeri piazzare un 2-0 nel terzo tempo, e almeno domenica è servito per portare a casa punti. Ancora più a fondo: la rete di Dino Wieser per il 4-1 alla Vaillant Arena è arrivata dopo un contropiede in 3 contro 1 dei padroni di casa, ripartiti dopo un errore del Lugano che si era appena salvato da un altro 3 contro 1 gialloblù nell’azione precedente. Masochista.

quattro SWISS SNIPER
Dario Bürgler, lo si era capito, è una bella scommessa vinta sul mercato del Lugano, viste le cifre raggiunte finora dall’ex attaccante di Zugo e Davos. Luca Fazzini invece lo si è atteso molto, e da novembre il suo rendimento si è alzato parecchio, in particolare per ciò che concerne le reti. Bürgler ha infatti messo a segno 16 reti nel corrente campionato, raggiungendo una cifra che gli è riuscita solo nelle migliori annate in quel di Davos, tenendo una percentuale di shooting del 15,69%, vicinissima a quella del 16,26% di un certo Arcobello e superiore a gente come Sprunger e Martschini. Anche Fazzini sta dando il meglio sottoporta, raggiungendo il 15% al tiro grazie alle sue 10 reti sin qui messe a segno, con una media in decisa ascesa nelle ultime partite. Ma chi è veramente il miglior sniper del Lugano con il 17,65% di shooting? Su, che lo sapevate tutti fosse Massimo Ronchetti!

cinque DECISIVO SEMPRE E COMUNQUE
Nelle ultime partite Linus Klasen ha dimostrato di avere meno lucidità del solito, anche comprensibilmente, dato che tutti prima o poi attraversano un periodo di scarsa lena. Sarà, eppure anche in un periodo dove il fenomeno svedese appare meno preciso del solito il suo apporto non manca mai, dato che Klasen va a punti da ormai 10 partite filate, nelle quali ha messo a segno 2 gol e 14 assist. In stagione non ha mai passato più di 2 partite senza firmare il tabellino e ora si trova in solitaria in cima alla classifica dei marcatori della LNA. Fossero tutti così i periodi di magra…

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