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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


spuntiambri

uno DOPPIA FIRMA, FINORA SOLO SULLE VITTORIE
L’Ambrì Piotta
sta trovando il modo di andare a punti nonostante diversi problemi a livello di gioco, tanto da aver stabilito un bilancio di sei vittorie nelle ultime sette uscite. I successi biancoblù sono però arrivati principalmente in seguito alle prestazioni di due evidenti protagonisti, ovvero Sandro Zurkirchen e Jason Fuchs, che nelle ultime uscite hanno saputo prendere la squadra sulle spalle ed indicare la retta via ai compagni. Vittorie firmate da un duo in grande forma, che non fanno però che far salire l’attesa per un’altra loro firma… Quella sul rinnovo contrattuale! Bisognerà avere pazienza però, perchè nulla sembra imminente…

due NON CI SONO PIÙ I DERBY DI UNA VOLTA…
… quando le sfide cantonali erano caratterizzate da quelle “botte da orbi” figlie di una rivalità ed un agonismo che anni fa avevano una dimensione completamente diversa, e che forse si sono un po’ perse con il passare del tempo. Certo, vedere delle sfide con tante penalità non è sicuramente sinonimo di qualità, ma il match tra Ambrì Piotta e Lugano di sabato sera è stato per diversi tratti piuttosto piatto. Non sorprende dunque constatare che, con soli 8 minuti di penalità complessivi, il secondo derby stagionale sia risultato il più corretto da 49 partite a questa parte! Bisogna infatti tornare sino al 27 novembre 2007 per trovare una sfida più corretta (6 minuti complessivi), mentre la partita di sabato è diventata la quarta partita tra biancoblù e bianconeri più corretta di sempre!

tre UN LAVORO IMPORTANTE, DALLA DISTANZA
Adrien Lauper non è sempre apparso al massimo in questo inizio di campionato, ma con il ritorno in formazione di Adam Hall il numero 96 sta tornando a giocare in maniera efficace, sottolineando quanto importante sia per lui avere l’americano come spalla e mentore. Osservandolo più da vicino sabato sera si è notato come Lauper faccia un grande lavoro che spesso rimane all’oscuro, come quello di conquistare degli importantissimi ingaggi in fase offensiva. L’attaccante ha infatti messo un gran numero di dischi su Merzlikins, soprattutto dalla zona neutra ed in maniera velenosa, costrigendo il lettone del Lugano a trattenere i puck e provocare un ingaggio… Nota di merito dunque a Lauper che, senza che in molti se ne accorgessero, ha trasformato intelligentemente dei semplici appoggi per permettere il cambio in opportunità offensive.

quattro AD OGNUNO IL SUO CERCHIO
L’inizio di stagione è stato piuttosto problematico al centro per i biancoblù, ma ora le cose sembrano andare meglio. Il ritorno di Hall permette infatti ai biancoblù di essere maggiormente efficaci agli ingaggi, ed in combutta con Emmerton si sta evidenziando una tendenza intelligente nella loro gestione. Osservando le cifre si scopre infatti che Emmerton è il giocatore che vince il maggior numero di ingaggi in zona offensiva in tutta la NLA (4.54 a partita), mentre l’americano sinora è il secondo miglior centro in Svizzera (dietro a Justin Jeffrey) per quanto concerne i faceoff vinti in media a partita in zona difensiva. Ad ognuno il suo cerchio dunque, perchè c’è ingaggio e ingaggio!

cinque “NOT IN MY HOUSE!”
Era questo il motto dell’ex centro NBA, Dikembe Mutombo, che durante la sua carriera ha fatto delle stoppate in faccia agli avversari il suo marchio di fabbrica. Nel weekend lo slogan l’ha preso in prestito Sandro Zurkirchen che, confrontato a tu-per-tu con uno sniper come Damien Brunner per ben due occasioni, ha abbassato con autorevolezza la saracinesca. Il bianconero ha avuto sul suo bastone i puck per cambiare il derby, ma il portiere biancoblù non aveva nessuna intenzione di essere battuto in casa sua. Brunner dovrà aspettare, lui che in carriera non è mai riuscito a bucare Zurkirchen alla Valascia.
Ehi Damien, not in my house!”.


spuntilugano

uno BACIARE LA FORTUNA
Il detto che recita “essere baciati dalla fortuna” lo conoscono tutti, ma a volte capita che chi riceve quella benedizione dalla dea bendata ricambi immediatamente il gesto. È ciò che è capitato a Elvis Merzlikins nel derby della Valascia nei primi minuti della partita, quando Janne Pesonen gli ha fatto correre più di un brivido lungo la schiena. Lanciato in contropiede verso il portiere bianconero, l’attaccante finlandese ha visto il suo tiro finire sulla traversa, salvando il lettone dalla capitolazione. A quel punto Merzlikins, conscio del rischio corso, si è girato baciando il ferro della porta, in segno di sollievo e ricambio verso la strana bilancia della fortuna.

due BATTI IL FERRO FINCHÈ È CALDO
La sfida domenicale tra il Lugano e il Bienne è stata quasi un monologo degli uomini di Doug Shedden, nonostante il risultato di 3-1 possa ingannare chi non ha assistito al match. Il Lugano è infatti andato vicino alla rete in diversi altri frangenti, mostrando di non voler mollare la presa e colpendo i pali della porta con Wilson, Bürgler e Klasen. Insomma i bianconeri sono stati come un martello, finalmente convinti che per battere gli avversari occorra picchiare sul ferro finché questo è ancora caldo, peccato che a volte il disco prenda troppo sul serio quel proverbio…

tre BEATI GLI ULTIMI QUANDO ARRIVA IL LUGANO
A leggerla così sembra quasi che il Lugano sia un distributore di compassione verso gli ultimi arrivati, la verità è che in questo primo turno (e un po’) di campionato, contro i bianconeri si sono sbloccati diversi giocatori, trovando le loro prime reti del campionato. Infatti contro la squadra di Shedden hanno trovato la loro prima rete giocatori che non sono propriamente degli scorer, come Gautschi, Zgraggen e Grassi, ma anche quelli che dopo qualche giornata erano più attesi sul tabellino, quali Danielsson, Thoresen, Pestoni e Sciaroni, tutti sbloccatisi contro Furrer e compagni. Forse che vedere i colori bianconeri funga da terapia?

quattro KLASEN CHI?
Con la prima linea offensiva ancora poco in palla nonostante la presenza del topscorer Klasen, a fare la differenza e segnare reti ci pensano spesso e volentieri quei giocatori troppe volte considerati semplicemente di contenimento. Già partendo dalla vittoria di Losanna si è palesato questo trend, con le reti di Morini, Hirschi e Sartori, passando per la rete di Gardner contro il Berna, e arrivando all’ultimo week end. Contro l’Ambrì Piotta si sono viste reti di pregevole fattura messe a segno da  Walker e poi Sannitz, e nella vittoria sul Bienne, Reuille ha finalizzato uno splendido scambio con Gardner e Ulmer. Insomma, a differenza degli anni passati, se gli uomini come Brunner faticano ancora, stavolta Shedden può dormire sonni tranquilli.

cinque A QUALCUNO PIACE RISCALDATO
Intermezzo domenicale con sorpresa per il pubblico della Resega, durante la sfida contro il Bienne. Dopo le voci susseguitesi durante la settimana su un probabile ritorno di Maxim Lapierre, il club bianconero ha ufficializzato l’accordo col canadese pochi minuti prima della partita e al termine della prima pausa lo ha annunciato ai tifosi tramite gli schermi giganti della Resega. L’annuncio improvviso ha colto di sorpresa i tifosi, che si sono lasciati andare a una vera e propria ovazione nei confronti di Lapierre, a dimostrazione che il giocatore ha lasciato un grande ricordo tra il pubblico. Evidentemente alcune minestre definite “riscaldate” sono molto più apprezzate di altre preparate sul momento.

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