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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


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uno “TUTTA LA VERITÀ, NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ”
Finalmente Hans Kossmann ha messo tutte le sue carte sul tavolo! Sabato sera per la prima volta in stagione i blocchi offensivi dichiarati nel prepartita sono stati effettivamente quelli impiegati sul ghiaccio, e speriamo che da oggi in avanti si continui su questa linea. Se dal punto di vista del lineup c’è stata chiarezza sin dall’inizio, la prossima “verità” da svelare sarà quella relativa a Franco Collenberg, la cui situazione da “separati in casa” con il proprio coach dovrà presto sfociare in spiegazioni e soluzioni.

due ONDAAAA… E… NER… GE… TI… CAAAAAAA!!!!!
Ve lo ricordate Goku? Era protagonista di Dragon Ball,  uno dei manga ed anime di maggior successo di sempre e che letteralmente spopolava negli anni Novanta, anche alle nostre latitudini. Sono in molti ad essere cresciuti con le sue avventure, caratterizzate dall’enorme energia e volontà di un personaggio diventato per molti un vero modello ed ispirazione. Goku deve aver segnato in maniera importante anche l’infanzia di Peter Guggisberg, che al posto del proprio nome porta inciso sui suoi bastoni proprio quello di “Son Goku”… Nel weekend l’attaccante ha decisamente reso onore al personaggio, portando sul ghiaccio una carica degna della famosa “onda energetica”!

tre REGOLE MODERNE, TECNOLOGIE MEDIEVALI
Nella serata di sabato il Langnau ha sbloccato il risultato con un tiro dalla blu di Stettler che, con il principale intento di evitare che il disco uscisse dal terzo, è riuscito anche a beffare Zurkirchen dalla distanza. Offside? “Possibile”, avrà pensato Hans Kossmann, che per la seconda volta in stagione ha fatto ricorso al coach challenge. Tutto giusto sulla carta, ma nel momento in cui gli arbitri si sono ritrovati a rivedere il tutto al video, le immagini a disposizione per determinare se il puck fosse ancora sulla linea blu o meno erano di una qualità scandalosa. Va bene imitiare la NHL, ma allora che lo si faccia anche a livello di tecnologie a disposizione, perchè altrimenti tanto vale…

quattro UNO FISSO, 3-2 PER L’AMBRÌ
Siete tra chi ama le scommesse? Benissimo, allora quando l’Ambrì Piotta gioca in casa potrebbe essere una scelta saggia puntare sulla vittoria dei biancoblù per 3-2, a maggior ragione dopo che la sfida di sabato con il Langnau è terminata proprio con questo punteggio. Quella è stata infatti la 50esima volta che una partita alla Valascia è terminata con quello score, diventato ufficialmente il più frequente nella storia dei biancoblù. Nel dubbio, dunque, 3-2 per l’Ambrì!

cinque CONDANNATI DALLE OPPORTUNITÀ
In qualche modo l’Ambrì Piotta è riuscito ad inanellare tre vittorie di fila, il tutto senza avvalersi di quella che è per molte squadre la maggiore arma offensiva: il powerplay. Con uno schema tattico completamente nuovo e delle individualità che sulla carta dovrebbero permettere una certa efficacia, per ora i risultati delle superiorità biancoblù sono stati pessimi, tant’è che quello leventinese è il peggior powerplay della lega… Anzi, il bilancio è pure in rosso, visto che al fronte di un gol segnato ne sono stati subiti due in shorthand. Ed intanto Kloten e Langnau ringraziano, forti di un punticino racimolato grazie alla fragilità degli special teams dell’Ambrì.


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uno “CHE CONFUSIONE! SARÀ PERCHÈ TI AMO…”
La famosa canzone dei Ricchi e Poveri è utilizzata dalla Curva Nord per sottolineare l’amore e l fede sportiva dei tifosi verso la squadra bianconera. Certo è che di questi tempi esclamare “Che confusione!” va più in direzione del gioco espresso dal Lugano, che anche alla Resega ha mostrato grossi problemi. Ci sarà confusione, ma l’amore dei tifosi non viene mai a mancare.

due C’È UNA PRIMA VOLTA PER TUTTI
Diciamocelo, questa volta tutti erano pronti a scommetterlo. Prima della partita tra ZSC Lions e Lugano, Inti Pestoni e Patrick Thoresen erano a quota zero nella casellina delle reti segnate. Ebbene, entrambi sembra aspettassero apposta la visita dei bianconeri per riuscire a sbloccarsi e così è andata. L’ex leventinese ha aperto le marcature e Aa segnato anche un gol “calcistico” (poi annullato) mentre il norvegese è stato il mattatore di serata con una doppietta e un assist. Certe cose sembrano uscire da sceneggiature degne delle migliori serie tv…

tre CHI BEN INIZIA È A METÀ DELL’OPERA
Dopo un periodo grigio in quel di Zugo alle dipendenze di Harold Kreis, Dario Bürgler sta mostrando tutte le sue qualità di scorer puro in questo inizio di stagione. Sarà l’aria di Lugano, sarà il calore dei tifosi, potrebbe essere qualunque cosa, ma intanto il numero 87 ha già messo a segno 5 reti, ossia il 50% di quelle segnate nell’ultima regular season con la maglia dei tori, con oltretutto uno strabiliante shooting del 24%. Per intanto è un altro grande colpo di mercato fatto nel discount di Zugo…

quattro NON C’È TEMPO PER LE SPIEGAZIONI, GIOCA!
Da quando è arrivato alla Resega, per Ryan Wilson c’è stato poco tempo per ambientarsi e da subito è stato utilizzato moltissimo da Doug Shedden in qualsiasi situazione di gioco. Il problema è che la preparazione estiva di Wilson è stata fatta in maniera individuale, quindi non può trovarsi ai livelli dei suoi compagni e in un paio di circostanze lo si è visto. Nonostante sia arrivato per ultimo, il canadese è già il giocatore con più minuti nelle gambe, con 27 minuti di media a partita, e in più di un’occasione la fatica lo ha tradito. Ma non c’è tempo per questo, ora gioca, poi ti spiegheremo.

cinque REALTÀ O VIDEOGIOCO?
Ci risiamo, come succedeva già stagioni orsono, al Lugano è tornata la sindrome dei blackout, quella che gli fa subire più reti in pochi secondi o subito dopo gli ingaggi a centro pista. A far arrabbiare di più Shedden e i tifosi è il fatto che su queste reti i giocatori del Lugano sono spesso completamente fermi o largamente fuori posizione, tanto che agli appassionati di videogiochi è parso di leggere sugli schermi o alla tv la scritta “controller disconnected”

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