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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


spuntiambri

uno LA FURBIZIA DEL RAGAZZINO, L’INGENUITÀ DEL VETERANO
Domenica pomeriggio la partita di Michael Fora è durata poco più di due minuti, con il giovane difensore biancoblù che non si è fatto pregare due volte prima di ingaggiare una spettacolare bagarre con Matt D’Agostini, che dallo scontro è pure uscito malconcio. Entrambi sono così finiti sotto la doccia e, se da un lato i biancoblù hanno perso un buon difensore, dall’altro il Ginevra è stato costretto a giocare tutta la partita sEnza Top Scorer… Insomma, uno “scambio” davvero vantaggioso, con Fora che con furbizia ha pagato il prezzo per privare gli avversari di una pedina fondamentale.

due SCUOTERE BENE PRIMA DELL’USO
Essere un giocatore dell’Ambrì di questi tempi non deve essere facile, e la sensazione di ritrovarsi all’interno di un “frullatore” potrebbe aver fatto capolino nella mente di alcuni. Coach Kossmann ha infatti mandato in pista tre formazioni praticamente diverse durante il corso della settimana, nel tentativo di trarre il meglio dai suoi uomini. A Langnau la tecnica non ha funzionato troppo bene, visto che anche cambiando più volte i terzetti offensivi nel terzo tempo i gol non sono arrivati. In generale però la squadra sta rispondendo positivamente agli stimoli, tant’è che l’ottavo posto è sempre più vicino!

tre GLI EX NON DELUDONO MAI
Il mercato dello scorso anno aveva visto l’Ambrì Piotta perdere uno dei suoi attaccanti svizzeri più prolifici, ovvero Daniel Steiner, ma aveva fatto registrare l’interessante ingaggio del centro rossocrociato Oliver Kamber. Nella sfida di martedì alla Tissot Arena i due hanno così affrontato rispettivamente la loro ex squadra, finendo entrambi sul tabellino. Steiner aveva infatti alimentato la possibile rimonta dei suoi con il secondo gol, con Kamber che aveva però rimesso le cose al loro posto grazie al bel gol in powerplay valso il 4-2… Insomma, tra ex ci si intende!

quattro FUOCO AMICO PER ZURI
Sin dai primi minuti la sfida di domenica tra Ambrì Piotta e Ginevra si è giocata sul fisico, a partire dalla bagarre di Fora sino ad arrivare a diversi check che hanno fatto tremare le balaustre della Valascia. Il clima ideale per Jesse Zgraggen, insomma, che di interventi rudi sicuramente se ne intende… Attenzione a non esagerare però, visto che il numero 58 è andato a travolgere anche il proprio portiere Sandro Zurkirchen, che cercava di raggiungere un disco!

cinque UN PO’ DI CABARET SUI TITOLI DI CODA
Un gol annullato per un’invasione di area di porta “un po’ così” di Jim Slater e quattro gol incassati in un solo periodo di gioco… Decisamente troppo per il focoso Chris McSorley, che alla Valascia ha messo in piedi un vero e proprio one-man show nel finale di partita, rimediando ben due penalità per le sue continue proteste verso la quaterna arbitrale. Non contento, incassato il 5-3 ha anche cambiato il portiere, e trattenuto i suoi alla balausta rifiutandosi di giocare… Ma non c’è stato niente da fare Chris, pur se con qualche minuto di ritardo la parola “fine” è arrivata inesorabile per i granata.


spuntilugano

uno CHIEDO L’AIUTO DA CASA
La situazione del Berna in queste settimane si è trasformata ben presto in emergenza, con il coach Lars Leuenberger costretto a dover far fronte a ben 10 assenti. Addirittura, gli orsi hanno potuto schierare contro il Lugano solo tre centri, di cui uno era il giovanissimo Luca Hischier, tanto per stilare il quadro della situazione. Leuenberger è corso ai ripari, e deve aver trovato qualcuno sulle tribune disposto a dargli una mano, ossia quello sconosciuto che a un certo momento era tranquillamente seduto in panchina a dispensare consigli ai fratelli Flurin e Gian-Andrea Randegger. Non è dato a sapere chi fosse quella persona, intrufolatasi di soppiatto, fatto sta che Flurin la doppietta alla fine l’ha messa…

due IN FONDO, CHE VUOI CHE SIA?
Doug Shedden nel week end ha messo assieme la squadra un po’ come ha potuto, date le assenze per squalifica e infortunio, ed ha potuto contare anche su Giacomo Dal Pian, richiamato da Olten. La squadra ha risposto alla grande, battendo il Friborgo in trasferta e il Berna in casa con prove di grande spessore caratteriale, tanto da far dimenticare a un attempato tifoso gli importanti assenti nella pausa tra un tempo e l’altro alla Resega: “Per fortuna tra tutti gli assenti non ci sono i giocatori più forti”. Eh già, in fondo chi vuoi che siano Gregory Hofmann e Damien Brunner?

tre SE TA CIAPI TA COPI
È ormai noto a tutti che il livello arbitrale in LNA spesso lasci a desiderare, e bene o male, tutte le tifoserie hanno da recriminare sull’operato dei direttori di gara. L’arrabbiatura furiosa di Doug Shedden verso Stricker nella serata della Resega ha scaldato ulteriormente gli animi di qualcuno, che in preda ai bollori dell’incavolatura ha tentato di lanciare una scarpa dalla Curva Nord direttamente all’arbitro, tanto per mostrare il proprio disappunto. Solo che il suddetto contestatore non aveva fatto i conti con la rete di protezione che divide il ghiaccio dagli spalti e la scarpa – presumiamo, non proprio freschissima – faceva bella mostra di se dietro la gabbia di Schwendener.

quattro PAT SCHAFHAUSER, LA FORZA E LA PERSEVERANZA
A ogni partita la Curva Nord inneggia un canto a Pat Schafhauser, vittima di quel terribile e fatale incidente sulla pista di Davos che il 5 dicembre del 1995 cambiò per sempre la vita dell’ex giocatore del Lugano. Sono passati esattamente 20 anni da quell’episodio, che scosse l’intero sport svizzero ma che ha spronato l’HCL e la Swiss Ice Hockey a costituire la Fondazione Pat Schafhauser, a sostegno delle persone in difficoltà a causa dell’hockey. Sabato sera non si è mancato di ricordare il buon Pat, con una coreografia a lui dedicata da parte della Curva Nord, perché si prenda esempio da un uomo che nelle difficoltà della propria vita ha trovato la forza di aiutare gli altri.

cinque GLORY DAYS
Inserito nel line up dopo diverso tempo tra panchina e tribuna, Diego Kostner ha ritrovato il ghiaccio in quel di Friborgo, dove ha fornito anche un assist per il gol Kparghai. Ovvio quindi che sabato sera si volessero sentire le sue opinioni in merito a questo periodo, personale e di squadra. Il buon Diego ha pure segnato un bella rete contro gli orsi, e il risultato è stato che praticamente tutti, tra giornali, tv, radio e portali volevano intervistarlo. Nel corridoio adiacente lo spogliatoio del Lugano ogni tanto transitava qualche giocatore bianconero di maggior fama scrutando se qualcuno volesse scambiare quattro chiacchiere, ma niente. Quella sera per Kostner c’era la coda, com’è giusto che sia per chi sa sfruttare alla grande e in silenzio le poche chances che gli vengono concesse.

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