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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: un po’ ciascuno, separati ma uniti, costi quel che costi, non così veloci

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno Un po’ ciascuno non fa male a nessuno

Ha vissuto una settimana perfetta l’Ambrì Piotta, e per riuscirci è stato fondamentale che alcuni elementi siano riusciti finalmente a dare concretezza al loro gioco. Lunedì all’Hallenstadion era infatti stato decisivo Brendan Perlini, che aveva trovato le sue prime reti in biancoblù, mentre venerdì alla Valascia era stato Kneubuehler a fare secco i Lakers con il primo game winning goal della sua carriera.

Non basta? Ecco allora Marco Müller, che domenica dopo 15 partite di digiuno è tornato sul tabellino con una doppietta decisiva. Per tutti e tre i giocatori in settimana sono arrivati i primi game winning goal della stagione, ed è particolare notare come nelle sue 12 vittorie l’Ambrì Piotta abbia visto ben nove giocatori diversi segnare la rete decisiva. I due che comandano questa particolare classifica domenica non erano inoltre in pista, ovvero Julius Nättinen (3 gwg) e Dario Rohrbach (2).

due Veloci, ma non abbastanza

Quando Kneubuehler ha trovato il gol decisivo al 59’39 contro il Rapperswil, e poi Daniele Grassi ha infilato la porta sguarnita soli sei secondi più tardi si è subito urlato al record, ma i dati di Brenno Canevascini ci ricordano che le due velocissime reti segnate venerdì non rappresentano per l’Ambrì Piotta un record assoluto.

Il primato appartiene infatti ancora a Jan Eriksson e Gabriele Fransioli, che il 3 marzo 1984 contro il Visp andarono a segno nel giro di appena cinque secondi. Nella storia biancoblù c’è inoltre stata un’altra circostanza in cui sono arrivati due gol in soli sei secondi, ovvero il 24 novembre 1979. In quella serata l’avversario era il Dübendorf ed in rapida successione trovarono la rete Luca Rossetti e Cesare Zamberlani.

Se però si parla di massima lega, allora sì che possiamo ritenere storica la doppietta in rapida successione di qualche giorno fa.

tre Separati, ma sempre uniti

(Clicca per ingrandire il grafico di NLIceData)

Si dà oramai quasi per scontato vedere Marco Müller e Dominic Zwerger in pista assieme, ed infatti i due in questa stagione hanno giocato fianco a fianco un totale di 22 partite, mentre i numeri complessivi in biancoblù parlano di ben 72 incontri disputati nella stessa linea.

A volte però è anche utile mischiare le carte, ed infatti domenica i due sono stati schierati in blocchi diversi. Il risultato? Un gol (stupendo) e un assist per l’austriaco, una doppietta dopo 15 partite di digiuno per il numero 13. Non c’è però stato verso di tenere i due davvero “separati”, visto che sul game winning goal di Müller l’assist è arrivato proprio da Zwerger.

Andando a vedere quali sono i “compagni preferiti” di Müller, nell’attuale campionato ha fatto registrare due punti primari in combutta rispettivamente con Zwerger, Nättinen e Flynn, mentre uno dialogando con Kostner, Fora, Hächler e Grassi. In termini complessivi (contando dunque anche gli assist in seconda), nel corso degli anni sono invece state 35 le volte in cui i nomi dei due sono finiti fianco a fianco sul tabellino.

quattro “Costi quel che costi”

Durante la sfida contro il Rapperswil, coach Luca Cereda aveva chiamato un timeout prima di un powerplay fondamentale, dicendo alla sua squadra che “costi quel che costi” quella era una partita da vincere. Poco dopo è arrivato l’importantissimo 3-3.

Domenica il messaggio è probabilmente stato lo stesso, ma nel terzo periodo l’Ambrì Piotta non si trovava ad inseguire ma bensì a difendere il risultato, ed allora ecco che lo sforzo biancoblù ha dovuto assumere una forma diversa. La squadra leventinese ha infatti condotto in porto la vittoria stringendo i denti, ed è impressionante constatare come il totale di tiri bloccati alla terza sirena sia arrivato addirittura a 38!

Nel solo terzo tempo sono stati 15 i tiri su cui i biancoblù ci hanno messo il corpo, guidati dal “solito” Jannik Fischer che di conclusioni ne ha fermate 5. Attualmente l’Ambrì è terzo nella classifica dei blocked shots con 17.87 in media ad incontro, dietro a Langnau (19.51) e Losanna (18.34).

cinque Bestie non poi così nere…

Durante il corso della stagione l’Ambrì Piotta ha avuto le sue belle difficoltà nelle partite contro Rapperswil e Langnau, ma nell’ultimo weekend i biancoblù hanno spazzato via i dubbi sollevati dalle statistiche con due vittorie fondamentali. È dunque interessante andare a vedere cosa dicono i numeri da quando Cereda è alla guida dei leventinesi.

Il coach di Sementina ha guidato l’Ambrì Piotta in 189 partite di regular season, che hanno fruttato un totale di 242 punti (1.28 ad incontro, media superiore dal 2017 ad oggi a quella di Langnau e Rapperswil).

L’avversario contro cui sono arrivati più punti è in media il Kloten (2.75 punti), affrontato però solamente nella stagione 2017/18 prima della relegazione degli aviatori. Se guardiamo agli avversari attuali, contro il Davos sono arrivati 1.7 punti di media, seguiti da Ginevra (1.6), Rapperswil (1.57), Langnau (1.5) e Friborgo (1.4). Più difficili invece le partite con Lugano (1.24), ZSC Lions (1.2) e Losanna (1.18), mentre la media va sotto il punto a partita nei casi di Berna (0.81), Bienne (0.79) e Zugo (0.68).

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