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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: il gusto del ketchup, il jolly, la fiamma fredda, il momentum e Stan the man

© JustPictures | Vedran Galijas

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno Senza ketchup non c’è gusto

Dopo le prime schermaglie di campionato l’Ambrì Piotta è l’unica squadra a non essere ancora riuscita a trovare la via della rete. Complessivamente il gruppo di Cereda è stato il secondo ad aver scagliato più tiri – 64 in due partite – con una buona media di 32 tiri ad incontro, ma per ora i leventinesi non hanno visto i loro sforzi ripagati.

Quasi un terzo di queste conclusioni sono arrivate dallo slot ed una è stata fermata dai ferri, ma è mancato il proverbiale rimbalzo giusto per riuscire a sbloccare la situazione. A livello di gioco l’Ambrì ha però lanciato segnali positivi, ben riassunti dall’intervista che Marco Müller ha concesso alla RSI al termine del derby.

“Siamo come una bottiglia di ketchup”, ha affermato il centro, facendo riferimento al fatto che al momento la fase offensiva biancoblù è un po’ bloccata, ma basterà l’insistenza giusta per vedere i gol arrivare con più regolarità. Speriamo dunque che l’Ambrì possa aggiungere presto del condimento al suo gioco, perché così i match rischiano di essere un po’ insipidi.

due Una fiamma che non scalda

Il prossimo venerdì alla Valascia capitan Elias Bianchi vestirà per la terza partita consecutiva il casco di Top Scorer, ma la fiamma cucita sulla sua divisa è probabilmente la più fredda di sempre.

Bisognerebbe infatti andare a spulciare le statistiche – e senza garanzia di successo – per trovare un’altra circostanza in cui un giocatore è sceso in pista per tre partite con la maglia griffata PostFinance senza avere alcun punto al suo attivo.

Una situazione che i biancoblù sperano di cambiare al più presto. In termini di paragone, alla terza partita lo scorso anno il top scorer era D’Agostini (2 punti), mentre guardando alle stagioni precedenti troviamo Kubalik (4 punti nel 2018), ancora D‘Agostini (5 punti, 2017) oppure Emmerton (tre punti, 2016).

tre Un mazzo in attesa del Jolly

Ha tante carte da giocare nel suo lineup Luca Cereda, ma per riuscire a pescare la mano vincente sembra che il mazzo biancoblù debba essere mischiato ancora un po’. Le diverse amichevoli saltate da Nättinen e Horansky non avevano reso semplice allo staff la ricerca del lineup migliore, ed i diversi cambiamenti fatti di partita in partita comportano ora una certa pazienza per vedere i singoli sviluppare i giusti automatismi.

FlynnD’Agostini e MüllerZwerger sono coppie che avevano funzionato in passato e che sono state riunite domenica per la sfida di Coppa, mentre Kostner è tornato a guidare la classica linea con Bianchi e Trisconi. Horansky e Rohrbach hanno completato il top six, mentre KneubuehlerNovotnyGrassi rappresentano una combinazione quasi inedita e sicuramente interessante.

Il mazzo biancoblù è però destinato ad essere mischiato nuovamente, visto che Cereda ha ancora un asso nella manica che non vede probabilmente l’ora di utilizzare. Nättinen ha infatti saltato i primi tre impegni ufficiali e sarà out per altre due settimane, ma una volta che la sua carta sarà messa sul tavolo, per l’Ambrì potrebbe rappresentare un vero jolly.

quattro Il momentum prende vita

Nonostante le due sconfitte, l’Ambrì Piotta non ha vissuto a livello di gioco un inizio di campionato negativo, ed anzi ha mostrato buone cose. Gli uomini di Cereda hanno provato a macinare gioco e – finalizzazione a parte – hanno portato in pista una certa solidità.

A livello di “momentum” la sfida giocata a Berna ha visto più fasi controllate dai leventinesi rispetto al derby, e questo appare ancora più semplice da constatare grazie ad un nuovo strumento messo a disposizione dalla SIHF.

Nelle schede delle partite – nella sezione “shot tracker” – è infatti ora disponibile anche il grafico “offensive output”, che posiziona su una linea temporale tutte le conclusioni effettuate, generando così un grafico che relaziona i momenti di pressione delle due squadre ed il numero di “expected goals”.

Si può così osservare come a livello statistico l’Ambrì abbia vissuto in particolar modo un ottimo periodo centrale a Berna – nonostante i due gol subiti – ed avrebbe potuto attendersi almeno due gol dalla sfida della PostFinance Arena e perlomeno uno nel derby.

cinque Stan the man

© Vedran Galijas | JustPictures

No, non ci stiamo riferendo a Stanislas Wawrinka, ma bensì a Stanislav Horansky, che nel pomeriggio di domenica è finalmente riuscito a sbloccare il reparto offensivo dei leventinesi segnando le prime due reti ufficiali della stagione.

Per il 26enne slovacco si è trattato del giusto premio per un inizio di campionato positivo, probabilmente più di quanto ci si potesse aspettare dopo averlo visto mancare parecchie amichevoli.

Horansky nel mese di settembre ha però continuato a lavorare bene in allenamento, ed al ritorno in pista di giovedì è apparso tra i migliori dei suoi, così come nel derby del giorno seguente. Tra lui, Kneubuehler e Rohrbach l’attacco leventinese ha degli ottimi candidati per completare il top six, anche nel momento dell’atteso debutto di Nättinen.

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